15 - In trappola - Settembre 945

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I cacciatori che Cantelmo aveva destinato alla spedizione si erano rivelati all'altezza del compito. Bruno e Aiace avevano tracciato un sentiero parallelo a quello della carovana di Lo Scambio, lasciando sempre una buona distanza di sicurezza. Erano stati scrupolosi nello scegliere i ripari migliori per tenere il loro obiettivo sotto controllo in ogni momento del giorno e della notte. Così facendo il gruppo aveva scoperto che i commissari del popolo non avevano avuto scrupoli verso il vecchio Dunn: appena oltrepassati i confini del territorio di Ultima Biblioteca il magister era stato ammanettato e i suoi beni confiscati, alla stregua di un comune criminale. Non paghi, per evitare che scappasse, lo avevano assicurato con un paio di metri di corda a uno yiik obbligandolo a seguirne l'andatura. Le condizioni dell'uomo durante le ultime tappe del viaggio sembrarono essere peggiorate: era stato costretto a dormire all'addiaccio e le razioni erano sempre più magre. Anche da lontano era chiaro che l'uomo fosse provato.

Il desiderio di Saska durante i suoi turni di guardia era di sgattaiolare fino a Dunn e dargli qualcosa da mangiare, liberarlo e portarlo subito al sicuro, ma sapeva che il vecchio non si sarebbe mosso di lì e anzi, lo avrebbe malamente rimproverato. Perciò restava al suo posto e pativa in silenzio osservando, costretto a un gelido distacco, le infime condizioni in cui il magister era ridotto, ma ciò non era nulla paragonato ai sentimenti provati dalla figlia: Kassander era furibonda. Nonostante fosse più di un mese che scrutava impotente il padre in quelle condizioni, le fu impedito fisicamente ogni intervento, quindi si trovava costretta a pensare a nuovi e fantasiosi metodi con cui avrebbe ucciso gli aguzzini una volta concluso il piano, ma era una quiete solo momentanea. Era stata colta da una rabbia capricciosa e innaturale al punto che Saska era stato costretto a implorare che non intervenisse e a ricordarle il piano che Dunn stesso aveva elaborato.

"Lui sa che nnoi viicin! Fidt!"

"Oh se li ammazzo! Giuro che li faccio secchi uno a uno, e poi li scuoio! Anzi prima li scuoio e poi li ammazzo!" Ripeteva nervosa e spaventata per le sorti del padre.

Kassander non era paziente, non lo era mai stata, inoltre la situazione non aiutava e i nervi erano a fior di pelle. Quando non era intenta a covare rancore si rifugiava nel cibo a tal punto che per l'agitazione divorò quasi tutte le razioni di carne essiccata.

Saska e Kassander conoscevano bene le ampie strade che conducevano fino a Lo Scambio e, soprattutto, conoscevano il grande affaccendarsi di genti pronte per gli affari, ma le vie erano quasi deserte di carovane e di mercanti. Al loro posto erano comparse colonne di uomini in armi dirette ai confini meridionali seguite da grandi carri carichi di vettovaglie. La volontà di muovere guerra risultava concreta, non solo un'oscura minaccia.

Le marce quotidiane nel folto del bosco si erano susseguite con regolarità finché non era giunto il giorno designato per l'attuazione del piano: la città commerciale era quasi a portata di mano. Il gruppo si inoltrò così in profondità nei territori di Lo Scambio che la boscaglia si fece più rada e tra le fronde era possibile scorgere la maestosità dell'altopiano al centro del quale sorgeva il grande abitato. Bruno, per maggiore sicurezza, convinse il gruppo ad appostarsi a una distanza superiore rispetto al solito. Nessuno obiettò. Nonostante i quattro fossero allenati e addestrati, cominciavano ad avvertire la stanchezza del lungo viaggio e, soprattutto, pesava la mancanza di un riposo vero e proprio. Per tutto il tempo, e per paura di essere scoperti, non si erano goduti nemmeno il tepore di un falò o di un pasto caldo.

Il sole tramontò e gli uomini di Lo Scambio allestirono l'accampamento con tranquillità: ormai erano quasi a destinazione e si sentivano così al sicuro che da un paio di notti non venivano organizzati i turni di guardia e Dunn veniva lasciato riposare accanto agli yiik. A Saska e a Kassander parve una cosa semplice, ma Bruno li ammonì:

La prima Era - Venti di guerraWhere stories live. Discover now