Era il lontano 10 giugno 2012 quando Tony Stark, miliardario che aveva da pochi anni assemblato l'armatura di Iron Man, partì in missione per salvare sua figlia dal terribile nemico che l'aveva rapita. Le portò anche un armatura nel caso in cui dovesse proteggerla combattendo. Quando arrivò il momento di combattere Tony riusciva a sentire solo il momento di panico e terrore quando sua figlia fu colpita e sparì nel nulla.
La cercò in lungo e largo ma non la trovò. Tornò anche nei giorni seguenti, ma di Selene non c'era traccia. Selene era morta, ed era tutta colpa sua...15 luglio 2017
Selene:
<<è troppo difficile per te stare dalla mia parte?>>
mi avvicinai a Bellamy.
<<non è questo. Quello che vuoi fare è una completa cazzata!>>
<<Non lo è! Dopo cinque anni passati a cercare di capire come tornare a casa ci sono riuscita, ho finalmente capito da dove sono arrivata! Bellamy ho avuto una visione mentre ero a caccia!>>
<<non posso permetterlo, scusami>> si allontanò.
<<Bell ti prego, voglio solo tornare a casa per riabbracciare mio padre>>
Era una cosa che desideravo ardentemente, volevo riaverlo accanto a me e nessuno me lo avrebbe negato.
<<sono cinque anni che non sento il suo profumo, cinque anni dove non mi dà il bacio della buonanotte, cinque anni dove non mi accompagna a scuola... Non farmi questo! Il pensiero di poterlo rivedere in qualche modo, mi ha sempre aiutata a sopravvivere!>> mi avvicinai nuovamente a lui.
Lui fece cenno di no con la testa.
<<è pericoloso>> disse.
<<Pericoloso!? Ci sono più pericoli qui che a New York! Bellamy il mondo là fuori è bellissimo! Te ne renderesti conto se solo decidessi di venire>> risposi.
<<sono cinque anni che quel portale non viene aperto, secondo te riuscirai ad aprirlo senza avere nessun problema? Non sai neanche se è realmente quello! E se si fosse chiuso per sempre?>> gridò lui.
<<non lo sapremo mai se restiamo qui con le mani in mano!>>
<<no, non ti aiuterò>> Bellamy serrò la mascella.
<<bene, lo farò da sola. Ricordati soltanto che se ci fossi stato tu al posto mio io ti avrei aiutato. Perché è questo che fa il Wonkru, è questo che fanno gli amici>> Mi girai lasciandolo lì, solo, immerso nei suoi pensieri.Avrei capito come aprire il muro e sarei andata da mio padre con o senza di lui. Mi mancava terribilmente specialmente dopo l'ultimo anno che ho passato qui.
Mi trovo bene in questo posto ma mio padre mi manca da morire.Non mi ricordo il momento o il modo preciso in cui sono entrata nel portale, ricordo solo di essere caduta a terra e che sono svenuta. Al mio risveglio rimasi due giorni a girovagare per questo posto, cercavo un modo per tornare a casa. Mi imbattei in un gruppo di selvaggi che mi catturarono e mi portarono dalla loro regina:
Lexa kom trikru.
Lei dopo aver ascoltato la mia spiegazione mi accolse nel suo clan e dopo la sua morte presi il suo posto.
Pochi mesi dopo la mia incoronazione le navicelle del popolo di Bellamy atterrarono in un campo poco distante dal mio villaggio, in poco tempo feci amicizia con loro e diventarono parte della mia famiglia.In questi cinque anni abbiamo passato tantissime cose e abbiamo dovuto combattere cose fuori dal normale. Sono stata catturata, morsa da animali, accoltellata, rapita da uno scienziato pazzo che mi ha iniettato uno strano liquido che mi ha donato strane capacità, ho dovuto affrontare una guerra e ho dovuto imparare a gestire un intera popolazione con più di mille abitanti.
La mia vita qui non è più semplice e nemmeno più sicura.
Entrai nelle mie stanze e cominciai a preparare l'armatura. Mi sarebbe servita se fossi andata da sola.
Sentii dei passi alle mie spalle e poi qualcuno bussò.
<<avanti!>>
<<Heda, Bellamy del popolo degli skaikru desidera incontrarvi>>
La mia guardia personale, Indra, entrò nella stanza.
<<fallo entrare>>
Indra acconsentì ed uscì, Bellamy entrò poco dopo.
<<verrò con te, ma non andremo da soli>>
Il mio cuore cominciò a battere fortissimo che a momenti sembrava potesse uscire fuori.
<<cosa ti ha fatto cambiare idea?>> chiesi.
<<ho riflettuto sull'ultimo anno che hai passato e poi ho pensato al fatto che io non sono più così fortunato da poter riabbracciare i miei genitori, tu te lo meriti>> mi fece un sorriso gigante.
<<grazie, Bell>> corsi ad abbracciarlo e lo strinsi forte.
<<ora vatti a dare una sistemata! Non vorrai mica farti vedere da tuo padre in queste condizioni?>> feci cenno di 'no' con la testa e corsi a prepararmi.Mio padre non dovrebbe vedere cosa sono diventata.
Due ore dopo io, Bellamy, Clarke la mia migliore amica, Indra, Kane capo del popolo di Bellamy, Jasper e Monty (due ragazzi appartenenti al popolo skaikru), ci mettemmo in viaggio per il portale. Avevo impiegato un'ora per prepararmi e un'altra ora per annunciare al mio popolo che sarei mancata per un po'. Ci mettemmo quasi mezz'ora di macchina per arrivare al portale e arrivati lì ci mettemmo un'altra mezz'ora per capire come aprirlo.
Clark cercò di trovare una spiegazione scientifica al perché il muro non si aprisse.
Mentre Jasper, Monty e gli altri restarono seduti su delle rocce a guardare.
Mi avvicinai al muro e lo toccai, sentii una strana sensazione:
Spalancai gli occhi e vidi mio padre piangere e seppellire qualcosa.
<<Ti amo dalla terra alle stelle>> disse papà nella visione.
Poi lei cambiò:
Vidi due rocce in basso a sinistra illuminarsi, due sopra nel centro e una in basso a destra.Mi risvegliai a terra, tutti erano attorno a me e mi chiedevano come stessi. Mi alzai e andai verso il muro.
<<c'è una combinazione>> li informai.
<<due giù a sinistra, due nel centro e uno in basso a destra>> dissi tra me e me mentre eseguivo la combinazione. I mattoni indietreggiarono e il muro si aprì.
<<ci sono riuscita! Dai andiamo, New York ci aspetta>>-
Heyyy, ecco a voi il primo capitolo, spero tanto che vi piaccia, se avete consigli o critiche costruttive scrivete tutto nei commenti, accetto tutto.
🫶🏻🫶🏻🫶🏻
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Powerful
FanfictionSelene Stark vive la sua bellissima vita nella fama e nella ricchezza. Nel 2008 suo padre, Tony Stark, sparisce e ritorna qualche mese dopo con un congegno al centro del petto che lo tiene in vita, da lì parte il cambiamento. Il papà diventa un supe...