Otto.

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Gioco di sguardi.

La maestra, dopo essere venuta a conoscenza del compito assegnato da Raimondo e della reazione della sua ballerina, convoca Alice in sala 5. Quando la giovane apre, lentamente, la porta della stanza la donna è già al suo interno, con il telefono tra le mani, intenta a scrivere un messaggio.

"Permesso". Sussurra timidamente, chiudendo la porta alle sue spalle. La Celentano la invita ad accomodarsi, dopo averla salutata con un sorriso. Passate le domande di circostanza, la maestra prende parola, facendo diventare l'atmosfera più seria.

"Sono venuta a conoscenza del contenuto della lettera del maestro Todaro. Ci tengo a precisare con te che non mi trovo per niente d'accordo su molte cose. Ti trovo una ballerina eccellente, ma che deve ancora lavorare tanto sugli altri stili. Questa settimana abbiamo portato in puntata una coreografia che rientra nel tuo stile, ma, se lui fosse in sala con noi, saprebbe che non abbiamo lavorato solo ed unicamente a quello. Stai esplorando nuovi mondi, e lo stai facendo con la giusta mentalità, Alice. Per questo motivo io non avrei nessun problema ad accettare il compito di Raimondo, nonostante le mille cavolate scritte". Afferma.

Alice abbassa lo sguardo sui suoi piedi, trovandoli per qualche istante più interessanti. È a conoscenza del fatto che la maestra è propensa a non rifiutare mai i compiti, essendo solamente un modo per crescere e lavorare più ore in sala. Ma sperava in un confronto a due, dove anche lei potesse esprimere la sua opinione.

"Ho visto, però, la tua reazione. Non alla coreografia o alle parole del maestro, ma alla canzone. Sono a conoscenza della tua situazione familiare e non ritengo che possa essere costruttivo per te eseguire questo compito. Il mio obiettivo è farti crescere e farlo con una canzone che non ti porta a concentrarti, con cui è difficile per te relazionarti, è impossibile farlo". Continua.

La ballerina è incredula, ma felice nel sentire quelle parole. Annuisce un paio di volte, inumidendosi le labbra e rendendosi conto di aver trattenuto il respiro troppo a lungo.

"Se posso". Pronuncia la giovane. "Non vorrei che questo rifiuto venisse preso come uno scappare e adagiarsi su ciò che so già fare. Per questo, se lei è d'accordo, vorrei chiedere al maestro Todaro di assegnarmi un compito simile, ma con una canzone differente. So bene anche che dovrei essere in grado di superare questo ostacolo e sto cercando di lavorare a queste mie fragilità".

Alessandra alza gli angoli della bocca, soddisfatta della richiesta della sua allieva. Vuole vederla lottare, ma allo stesso tempo non vuole forzarla. Si tratta di un rapporto personale, dove lei non si sente di intervenire.

"Lo chiamiamo in sala, così puoi parlargli direttamente oggi ed avere il prima possibile una nuova coreografia". Aggiunge la donna, trovandosi d'accordo con Alice.

Todaro si presenta in sala dopo pochi minuti, avendo appena terminato una lezione con Gaia. Dopo un breve, ma intenso, confronto con la maestra Celentano, Alice ha la possibilità di fare la sua richiesta all'uomo, che, affermando di essere una persona buona e disponibile, le comunica che un nuovo compito le arriverà nei prossimi giorni.

"Grazie ancora, maestra". Pronuncia Alice, stringendo tra le sue braccia il corpo della donna. Quest'ultima le sussurra di essere forte, che attorno a lei ha tante altre persone che le vogliono bene e che l'accettano per come è.

Il confronto avuto con la sua maestra e la possibilità di avere un nuovo compito da Raimondo ha risollevato l'umore di Alice, che, seduta sul divano grigio della casetta, ha appena terminato di raccontare tutto a suo fratello Matteo. Lui, più di tutti, è a conoscenza delle cattiverie attuate da Sophia nei confronti della figlia. Lui, più di tutti, odia la madre della ballerina per il dolore che ha portato nella sua vita. Lui, più di tutti, non riesce a capacitarsi del fatto che una madre possa non volere bene alla propria bambina, quella che ha messo al mondo e che ha accudito per 18 anni. Non riesce a comprendere come abbia potuto usare sua figlia solo per i suoi scopi, sogni e obiettivi.

IN PUNTA DI PIEDI | HoldenWhere stories live. Discover now