Capitolo 10

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Ryan non sapeva come fosse riuscito a tirar fuori il coraggio per chiedere a Chad di uscire, ma soprattutto era estremamente stupito del fatto che lui avesse accettato così di buon grado, senza mandarlo a quel paese o chiarire i termini di quell'incontro in anticipo.

Questo lo metteva nella posizione in cui aveva tutto il diritto di tirarsi a lucido per l'occasione: era di fronte al suo armadio ormai da più di mezz'ora, sperando che gli venisse ispirazione per l'outfit definitivo, ma avrebbe giurato che il suo encefalogramma in quel momento fosse piatto. Non sapeva se Chad potesse preferire un abbigliamento eccentrico, alla Ryan Evans, o qualcosa di un po' più classico. Ricordava che, nelle sere in cui si erano visti, indossava abbigliamenti dai colori meno accesi, quindi si propose di seguire quella direttrice.

Decise di provare una camicia celeste con dei pantaloni bianchi, qualcosa di sobrio rispetto al suo consueto, ma dovette ammettere che gli stava veramente bene, si intonava perfettamente ai suoi occhi.

Era molto tentato dal non indossare alcun cappello in realtà, gli piaceva la forma che avessero preso i suoi capelli dopo lo shampoo quel giorno, ma era come non indossare una parte di sè. Perciò prese una coppola dello stesso colore dei pantaloni e decise che fosse definitivo.

Sarebbero partiti dal Lava Springs con la macchina di Chad, presso destinazioni decise da entrambi. Il riccio avrebbe deciso per la cena, mentre Ryan per il post. Il biondo era in fibrillazione. Sapeva che non fosse propriamente un appuntamento galante, anzi, non lo era affatto, e si sentiva molto in colpa quando gli capitava di immaginare un epilogo romantico dell'uscita. Ma non poteva davvero fare a meno di sorridere al solo pensiero di Chad, al solo pensarlo al suo fianco quella sera.

Lo aspettava a breve. Sarebbero andati a mangiare qualcosa e poi avrebbero fatto un giro nelle vicinanze. Fortunatamente suo padre non era nei dintorni, quindi non doveva temere di essere visto in macchina di Chad, ora che sapeva del suo segreto. Avrebbe potuto giustificarsi in qualsiasi maniera ma non gli avrebbe mai creduto, quindi sarebbe stato meglio evitare, ma solo per il benessere familiare, perchè tanto ormai non aveva più alcuna speranza nell'instaurare un rapporto con suo padre.

Era ormai pronto, vestito di tutto punto, e non sapeva cosa fare per far scorrere il tempo più velocemente. In realtà aveva riflettuto su dove avrebbe potuto portare Chad nel dopo cena, ma non gli era venuto in mente nulla. Era convinto che con un pò di cibo nello stomaco le idee gli sarebbero arrivate meglio, per cui stava continuando a procrastinare sulla decisione.

Si sentiva solo. Davvero solo.

Per tutta la sua vita aveva sempre contato su Sharpay. La maggior parte delle volte era lui a consolarla e farle da supporto, ma lei ricambiava quei gesti non con l'ascolto, perchè semplicemente non sapeva farlo, ma con il proteggerlo, come quella volta in cui alle scuole medie i compagni non smettevano di prenderlo in giro e lei aveva dato loro il benservito. Aveva sempre guardato a lei come suo punto di riferimento, per quanto giusto o sbagliato che fosse, ma in qualche modo il loro rapporto funzionava. Il carattere complicato di Sharpay trovava equilibrio grazie a Ryan, e lui a sua volta diventava più forte grazie alla testardaggine e determinazione di sua sorella. E' vero, stava finalmente vivendo non più alla sua ombra, ma le mancava quella testa bionda cocciuta al suo fianco. Solo che sembrava che a lei lui non mancasse per nulla, e gli faceva male. Forse solo lui aveva bisogno di lei.

Un messaggio all'improvviso lo distolse dalla sua elucubrazione mentale.

"Sono fuori. Raggiungimi."

Affacciandosi dalla finestra vide Chad in sella al suo pick-up. Così, uscì dalla sua villetta di Lava Springs sfoggiando un sorriso radioso al suo amico. Indossava una camicia bianca arrotolata sulle maniche e delle bermuda cachi. Ryan rimase quasi senza fiato nel vederlo. La camicia era perfettamente in contrasto con la sua pelle color cioccolato e questo creava un effetto meraviglioso. Tralaltro, poteva giurare che anche Chad lo avesse guardato dall'alto verso il basso appena varcò il cancello di casa.

SugarWhere stories live. Discover now