II - La Festa

7 3 2
                                    

La giornata passò velocemente e il sole cominciava a perdere il suo splendore. Era stata una giornata tranquilla per la maggior parte. Una bella giornata, in effetti. C'era un po' di vento, ma non faceva né troppo freddo né troppo caldo. Non c'erano nuvole nel cielo. Di conseguenza, il tempo era perfetto. L'unica cosa un po' scoraggiante era il fatto che il sole stava tramontando lentamente, e che per la maggior parte delle persone la giornata se ne era ormai andata. Mentre la giornata volgeva al termine, il cielo si fece sempre più scuro fino a diventare completamente nero. Mentre gli ultimi raggi del sole svanivano, la luna cominciò a sorgere.

Al calare della notte il villaggio divenne silenzioso. Non si sentiva alcun suono, a parte la brezza occasionale che soffiava tra gli alberi. Ma poi il vento cessò e tutto tornò a calmarsi. La notte era così calma che sembrava quasi che nulla fosse mai cambiato. Non osservavo la notte dalla finestra del mio palazzo però, ma questa volta dalla carrozza che mi avrebbe portato, insieme a mio padre e alla signora Maddalena, verso il palazzo dei Melodia, per partecipare alla festa. Sfortunatamente, la carrozza non era così tanto spaziosa da dividerci dandoci una stanza ognuno, per questo ero incastrata con la signora Maddalena e mio padre, che mi continuava a richiedere comportamenti da svolgere appena arrivati, così nervoso di poter fare una buona impressione. "Caterina, mi stai ascoltando?! Concentrati figliola, questa è una festa assolutamente importante e non possiamo permetterci nessun errore, siamo chiari?!"

"Certo, padre." Che fastidio, non potevo neanche avere tempo di osservare la luna, luminosa nel cielo, per carità, non è che potessi rispondere indietro in nessun modo, ma stava esagerando, continuando a ripetere le stesse cose. "Maniere Caterina! Maniere! Segui ogni cosa che quell'uomo ti dice, siamo chiari? Questa è un'opportunità che non posso in nessun modo evitare. Lo sai che onore porterà questo alla nostra famiglia?", quante volte l'ho detto che mi offende quanto sia fissato sull'onore della famiglia piuttosto che la mia felicità? "Certo, padre." risposi con l'ennesima risposta, dandogli la sua piccola conferma e facendolo continuare a parlare. "Il Signor Melodia è un'importante figura politica, ci garantirà privilegi mai visti prima! Ma è anche un uomo onorevole, e assolutamente di alta classe, quindi non sarà facilmente sorpreso. Ma io e quel ragazzo andiamo estremamente d'accordo! Quindi assicurati di non rovinare niente, siamo chiari, figliola?!" Mi disse, con un tono che nascondeva diverse tone di minaccia. "Certo, padre."

Per carità, non per rovinargli la grossa bolla in cui vive, ma definire il signor Luigi come uomo di alta classe, quel disgustoso seduttore! Che rozzo, non oserei stare a 4 cavalli di distanza con lui, vergognoso.

Mio padre continuò a blaterare ancora per un po', fino a finalmente smettere, quando comprese che avevo capito il messaggio che voleva darmi. "Andrò a controllare a che punto è Stefano." Disse, per poi introdursi davanti, dove il nostro autista, Stefano, Gestiva i cavalli che lentamente ed inevitabilmente ci portavano verso il palazzo. Non so perché se ne fosse andato, probabilmente perchè rimanere dopo la conversazione sarebbe stato strano o almeno, lo avrebbe messo a disagio. In ogni caso, ciò mi porto a rimanere sola con la signora Maddalena, con cui, per pura noia, fui forzata a conversare. Puntai lo sguardo verso la mia nutrice, pronta a parlare con lei. "Quindi, come si sente riguardo a questo?"

"Riguardo a cosa?" Non tolse lo sguardo dal paesaggio, che anch'essa pareva immersa ad osservare. "Riguardo alla festa, i Melodia, questo Luigi, come ti senti a riguardo?" "Non credo siano affari miei, signora Caterina." non pareva neanche che lei gradisse conversare con me, questo di certo non mi faceva sentire meglio. Non risposi, poiché non mi andava di far trascinare la conversazione, ma quando persi le speranze di continuare la conversazione, ricevetti una risposta dalla signora Maddalena.

"Le ossessioni di suo padre sono sbagliate, ma non credo che tu e io possediamo il potere di poter effettivamente cambiare il corso delle cose." Era davvero una frase spinosa da dirmi, ma mi fece comprendere che aveva capito di cosa volevo specificatamente parlare, il che mi diede un minimo di conforto. "dici che mi sposerò, quindi?"

Il MelodiaWhere stories live. Discover now