IV - Riunione e Risoluzione

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Riunì tutti quanti in una stanza che era stata scelta dal consigliere, in realtà non tutti tutti, ma specificatamente le persone di interesse e chiunque di responsabile. La mia credibilità e richiesta di poter riunire tutti quanti non fu accolta a braccia apertissime, infatti ero consapevole che non avesse la più piena fiducia per me, Mauro, ma comunque lo fece, quindi dovevo essere rapida o avrei solo sprecato il loro motivo. Non ci trovammo nel salotto, no, nonostante fosse stato il principale punto per tutte le mie discussioni, ma in realtà in una piccola stanza reclusa da tutte le altre, qui avrei potuto avere in pace il mio discorso. Circondato sia dalla presenza di Ignazio e Mauro, potevo vedere che la maggior parte delle persone che avevo interrogato o che in generale mi erano state accanto erano presenti lì. Osservai tutta la stanza, ogni persona presente. Dal Signor Francesco e sua moglie, alla dama Giulia, al Conte Giovanni, fino al Signor Lauro e la Dama Antonia. La maggior parte dei membri nella stanza non erano neanche consapevoli del perché fossero richiamati là, poiché giuravano nella loro innocenza riguardando il caso, ma io, di per sé, credo di aver formulato una teoria più che convincente che mi diede una decente risposta per la morte di Luigi Emilio Melodia e che sarà sicuramente anche in grado di cacciarmi fuori dai guai in cui il mondo sembrava volermi forzatamente infilare. Immediatamente, cominciai a parlare, consapevole che nessun altro sarebbe dovuto venire.

Osservavo mentre tutti mi guardavano scettici, quello che avrei potuto dire in quel momento sarebbero potute essere le cose più stupide che ognuno di loro poteva sentire. "Signori, e signorine. Vi ho riuniti qui perché ho formulato una risoluzione per il caso, e credo di aver finalmente trovato il colpevole di questa situazione, che.." puntai il dito un po' su tutti, per alzare la curiosità. "CHE HO BLOCCATO IN QUESTA STANZA CON TUTTI NOI!", non avevo solo invitato i sospetti, ma bensì anche alcune guardie, richieste a Mauro, per potermi aiutare. Quando la situazione si comprese, potevo vedere un po' di nervosismo in ognuno di loro, nervosismo giusto, in effetti era una questione abbastanza spinosa, chi sarebbe stato accusato in quella stanza non avrebbe mai e poi mai rivisto la luce del sole, ci credo che erano in ansia, lo sarei stata anche io.

"Parli!" Disse il signor Francesco, chiaramente sudato. "Vogliamo sapere, non ci tenga alle strette! Chi ha ammazzato il bastardo?! In fretta!" Capì da lì che non avrei più potuto tenerli alle strette. Ma non potevo dare una risposta diretta, o sarebbe suonata poco credibile, dovevo spiegare i fatti fin dall'inizio, soltanto così mi sarei permessa di poter dare la mia finale accusa senza nessun tipo di ripercussione.

"Durante tutte le domande che ho fatto ad ognuno di voi, sono riuscita a ritrarre una panoramica della zona. Il movente è stato il più difficoltoso da trovare, poiché la maggior parte di voi aveva un motivo più che valido, Antonia. Tu avresti potuto ammazzarlo per amore e per tutti i tradimenti che ha commesso con te." Avevo premuto un bottone spinoso, lei reagì rapidamente. "Non mi sarei mai spinta così in fondo per un fallito come lui!"

"Infatti non sei stata tu, come ho già detto. partiamo dal presupposto che non eri presente nel momento dell'omicidio, che si svolse, da quello che abbiamo tutti compreso, forse qualche ora prima della festa. Ciò ti scagiona."

Dopo una piccola pausa di pensiero, mi sentivo anche in vena di dover chiarire un po' l'ovvio. "Insieme a lei, anche Giulia. Che non ha avuto nessun movente e anche un alibi abbastanza solido, cioè lo stesso suo Antonia, è innocente. Stessa cosa per lei, Mauro." Affermai, puntando il dito su di lui. "Sospettavo inizialmente che avresti potuto essere tu, in un tentativo di impossessarti delle proprietà di Luigi, ma non lo avresti fatto. Per diversi motivi. Partiamo dal presupposto che come affermi tu, non hai incontrato il signor Luigi per tutto il giorno. Ma non avresti mai preso un approccio così diretto. Tu non lo avresti ucciso, ma come hai sempre fatto, avresti allontanato ogni persona che provava ad avvicinarsi a lui, per non avere successori. Le condizioni pessime di Luigi lo avrebbero ucciso prima di lei, e lei ne era consapevole, è per questo che non ne ha fatto niente a riguardo, se non allontanare ogni donna che provasse a rubarglielo." Forse credeva che lo avrei rimosso dai miei sospetti? No, non così . Sapevo le sue intenzioni. "Tecnicamente, avresti contribuito alla sua morte, fosse morto di causa naturale, ma non è successo, quindi effettivamente, sei innocente." 3 su 8 rimossi. Mancavano gli altri. "Lauro e Giovanni. Voi siete collegati al signor Luigi per diversi motivi, ma specificatamente politici. Sospettavo che qualcuno di voi potesse effettivamente averlo ucciso, ma sarebbe stato impossibile, Lauro, lei non avrebbe mai avuto il motivo, aveva da poco iniziato a trattare con Luigi. Mentre per lei, conte, nonostante i miei dubbi, sono consapevole che neanche lei avrebbe potuto farlo, non per motivi di buona anima, ovvio, ma perché, dopo anni di affari, era consapevole di quanto buono fosse come cliente Luigi. E che ci avrebbe perso più di quanto avrebbe potuto guadagnare. Alla fine, nessuno di voi due si sarebbe spinto così in fondo per una situazione così inutile. L'avreste risolta in pace.", l'aria si faceva più fitta, sempre più carte venivano tolte dal tavolo. "Signor Francesc-"

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