III - Le Ricerche

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Le tre serve sembravano quasi incapaci di articolare le parole, ma finalmente una di loro riuscì a balbettare: "Signore! Signore.."

Improvvisamente, altri due servi arrivarono di corsa dalla parte opposta del salone, e tutti noi in pubblico, con orrore, assistemmo alla ragione per cui il Melodia non era venuto subito alla festa.

I due servi buttarono per terra il cadavere, e tutti noi fummo in grado di osservare la fine dell'ospite non arrivato. Era stato ucciso, Luigi era stato ucciso!

Il presentatore e una quantità di uomini, incluso mio padre, assolutamente sorpreso, come ognuno di noi in realtà, si avvicinò confuso al corpo di Luigi. L'uomo che stava presentando il discorso si mise ad esclamare. "Chi è stato?! Come è successo?! Un dottore! Che ci sia un dottore!"

Per noi che non ci eravamo avvicinati al corpo, rimanevamo lontani di metri osservando confusi, spaventati e disgustati dagli eventi che erano appena accaduti. Luigi era stato assassinato, cosa poteva essere successo? Come è stato ucciso? Chi può aver fatto una cosa simile?! Certo.. non volevo sposarmi con lui, ma non desideravo di vederlo morto, certamente. Alla fine un medico ci arrivò direttamente là, un certo Pier. Non fu molto d'aiuto in realtà, ormai Luigi era andato, questo poteva dirci per certo, ma cos'altro ci disse era molto particolare, Luigi, che era molto probabilmente morto di soffocamento, cosa principalmente consacrabile dalla presenza di un segno sul collo, doveva essere stata usata un arma e doveva essere stato preso per di più di sorpresa, quindi questo immediatamente toglieva la possibilità che si trattasse di un incidente o un suicidio, era un vero e proprio delitto, qualche bastardo lo aveva ucciso. Era morto solo poco prima della festa, e, dopo che avevano interrogato sospettivamente I servi, trovarono anche il punto dove era stato nascosto dopo l'omicidio, all'interno di una cassa nel magazzino. Doveva essere stato trovato mentre una delle serve ripuliva tranquilla, che orrore.. non immagino che sorpresa.

La signora Maddalena si avvicinò a me, e io e lei ci guardammo con sguardi confusi, e leggermente preoccupati.

"E ora come spieghiamo questo? E come ti sposi adesso?"

"Beh.. suppongo che le cose siano andate come desideravo, alla fine." Sentii una forte pacca sulla spalla, "Non dica queste cose, signorina! Un uomo è morto, steso al suolo, non mi sembra tempo di fare battute!"

"Mi scusi, mi scusi.."

"Ma che gli è successo?" Non so dove fosse prima la signora Maddalena, ma chiaramente non doveva stare ascoltando insieme a me. "Non ne sono sicura, sai.. Ma dicono che è stato ucciso nella festa."

"E' orrendo! Ma come fai ad essere così calma?!" lei mi osservò, quasi come l'avessi commesso io il delitto, e io al contrario le rispondevo con un volto di incomprensione e dubbio, in realtà, mascheravo il leggero sollievo del fatto che non mi sarei certo potuto sposare con un cadavere, ovvio. "E di cosa dovrei preoccuparmi? Morta io mica sono."

"Ma no! Ma quello è ovvio, grazie al cielo! Ma ci pensi signora, ci pensi! L'assassino deve aggirarsi ancora tra noi!"

Quel pensiero mi colpì come un pugno nello stomaco, e per quanto potesse sembrare ipocrita, non lo avevo mai davvero considerato fino a quel momento. Tutto a un tratto, l'atmosfera festosa che avevamo condiviso iniziò a perdere il suo splendore.

La cruda verità era che, se l'omicidio si era verificato esattamente come il dottore aveva affermato, poco prima dell'inizio della festa, allora il colpevole doveva ancora trovarsi tra di noi. Era tra i presenti, partecipando alla festa come se niente fosse. E ciò significava che nessuno di noi poteva considerarsi al sicuro dalla sua presenza minacciosa.

Ogni sorriso, ogni risata, ora sembrava potenzialmente falsa, un modo per nascondere la paura che ci avvolgeva. Chi di noi era il colpevole? Chi aveva commesso un omicidio così spietato e aveva il coraggio di restare tra noi come se nulla fosse accaduto?

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