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Sveva

Oggi a Roma fa particolarmente caldo e in più è da questa mattina che vado di fretta. Io e Ludo ci siamo svegliate più tardi dell'orario solito per andare in università, poi finite le lezioni siamo tornate a casa di corsa, ma per una buona ragione. Voglio provare a  rivedere Nicolas, so che oggi sta sul set, tentar non nuoce no?

Ero molta indecisa su cosa indossare ma alla fine ho optato per un jeans a vita bassa direttamente dagli anni 2000, infatti lo indossava mia madre più o meno alla mia età; per la parte di sopra ho deciso di mettere un semplice top monospalla rosso. Con questo caldo avrei voluto mettermi i pantaloncini corti ma le mie gambe mi preoccupano più del caldo.

-Sei pronta a vedere il tuo amore?- mi dice Ludo mentre stiamo tra la folla, che devo dire è molto meno rispetto alla scorsa volta, forse a causa dell' orario. Molti probabilmente stanno a scuola, ma fortunatamente abbiamo avuto solo due ore di lezione, dalle 9 alle 11.

-Ma che amore e amore- le rispondo, ma quando mi giro verso di lei vedo il suo viso cambiare e i suoi occhi illuminarsi. Sembra come se avesse visto un fantasma ma quando mi giro per capire la causa del suo stupore capisco subito. Ha visto Damiano, nella serie Manuel, appena uscito dalla scuola dove stavano girando. Si ferma a fare le foto con i fan e qualcuno si inizia a fare avanti per scattare qualche foto e scambiare due chiacchiere con lui.

-Tu hai avuto il colpo di fulmine, non io, vai Lulù è il tuo momento- dico spingendola verso di lui, lei non obbietta anzi dopo poco la vedo scomparire tra la folla. Continuo a cercarla per un po' con lo sguardo, finché non sento urlare il suo nome, e da questo capisco che è arrivato anche lui.

Chissà se avrà letto la mia lettera, dubito.

E per la seconda volta mi trovo davanti a lui, quando mi vede il suo volto si illumina e compare un sorriso. Questa volta è lui ad avvicinarsi a me stringendomi in un forte abbraccio

-Ci sono- sussurra accarezzandomi la schiena prima di staccarsi dall' abbraccio, che mi è sembrato interminabile. A quelle parole comprendo che ha mantenuto la promessa della volta scorsa.
Capisco di star provando delle emozioni troppo forti quando inaspettatamente dai miei occhi iniziano a scendere delle lacrime incontrollate.

Mi stacco dall'abbraccio contro la mia volontà per non bagnargli la maglietta -Scusami non mi aspettavo di piangere- provo a giustificarmi na sembra non essercene bisogno, infatti il suo sguardo è dolce e comprensivo -stai tranquilla, non è successo nulla- mi rassicura -piuttosto come stai?-

Non posso rispondere a questa domanda, scoppierei a piangere, quindi mi limito a scuotere la testa in segno di negazione in modo sconsolato. In testa 'vedo' tutti i mostri che mi affiancano nell'ultimo periodo. Ripenso a quanto vorrei essere bella come le altre ragazze, a quanto vorrei avere qualcosa di speciale, a quanto vorrei affrontare i pasti serenamente e a quanto vorrei riuscirmi a guardare allo specchio senza piangere.
Quanto vorrei apprezzarmi.

Mi hanno sempre detto che i miei occhi parlano, forse troppo.

-Sveva ho letto la lettera, e non hai idea di quanto mi dispiace che abbia dovuto affrontare tutto ciò, e mi dispiace non esserti stato accanto. Da quello che vedo le cose non sono cambiate più di tanto, se ho capito bene. Voglio esserci per te, quando ne hai bisogno scrivimi tranquillamente su Instagram, ti rispondo appena posso- è davvero una persona d'oro,  sono piacevolmente colpita da queste parole e non so cosa rispondere. Ma cerco di formulare una frase di senso compiuto

-Grazie mille Nico, ti scriverò senza dubbio. E comunque tu ci sei sempre stato, indirettamente, ma lo hai fatto.-

Lo stringo forte e a malincuore lo saluto

Un amore francese sotto il Colosseo -Nicolas Maupas-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora