Capitolo Sedici.

35 5 5
                                    

Maggio 2023. Qualche ora dopo.


"Nora."


"Nora!"


Rachel, con un brivido, aprì gli occhi, ma la luce accecante la costrinse a socchiuderli di nuovo. La sua visione era offuscata, incapace di penetrare l'intensità di quella luce filtrante tra gli alberi circostanti. Le foglie degli alberi, vibranti di un verde ancestrale, sembravano cullate da una brezza sottile che portava con sé un richiamo indistinto. Una voce, come un sussurro, la chiamava. Un richiamo che sfidava le leggi del tempo e dello spazio. La voce risuonava nell'aria, un richiamo etereo che faceva eco tra gli alberi ma che sfuggiva alla sua comprensione. Rachel, combattuta tra l'incantesimo di quel momento e la sua incapacità di vedere chi la stava cercando, si sentì avvolta da un senso di mistero. Tentò di alzarsi, di rispondere al richiamo, ma la sua vista continuava a sfocarsi nella luce abbagliante. Il suolo sotto di lei era morbido, un tappeto naturale di foglie che ammortizzava ogni passo.

Con uno sforzo, Rachel si sollevò dal suolo, lasciandosi guidare dalla voce misteriosa che la chiamava tra gli alberi. La luce accecante persisteva, ma gradualmente i contorni della foresta prendevano forma attorno a lei. I tronchi degli alberi sembravano antiche colonne di un santuario segreto, mentre le foglie fruscianti al passaggio di Rachel creavano un sottofondo incantevole. Il richiamo continuava, avvolgendola come un incantesimo irresistibile.

"Nora!"

Mentre Rachel avanzava nel paradisiaco ambiente creato dalla luce, la voce diventava sempre più chiara, come una melodia avvolgente che la cullava nell'ignoto. Il terreno sotto i suoi piedi, fluido e accogliente, sembrava rispondere al suo passo con una dolce carezza. Le fronde degli alberi, illuminate da una luce eterea, danzavano in armonia con la brezza leggera. Rachel si sentiva trasportata in un regno oltre la realtà, dove il tempo si dissolveva. La voce, ora così vicina da sfiorare le orecchie di Rachel, rivelava tonalità familiari. Era come un richiamo dall'abisso del ricordo, un eco di qualcosa che apparteneva al suo passato. Il suo nome era sussurrato con delicatezza, un suono che risvegliava emozioni assopite. Rachel si sentiva avvolta da una sensazione di sicurezza. Nonostante l'incertezza del cammino, la luce e la voce la avvolgevano in un abbraccio rassicurante.

"Nora."

Nell'oscurità nascente, la sagoma prendeva forma, emergendo come un'ombra delicata nel crepuscolo incantato. La voce, ora più vicina che mai, si intrecciava con la figura come un filo invisibile che collegava il mistero al riconoscimento. Rachel, guidata dalla curiosità e dal richiamo irresistibile, si avvicinò con cautela. La figura si materializzava lentamente, rivelando contorni familiari che risvegliavano ricordi sepolti nel passato. Con un sospiro sommesso, la luce si dissolse completamente e Rachel si trovò di fronte a una figura che, sebbene avesse conosciuto in un tempo lontano, sembrava ora avvolta da un'aura di mistero.

"Papà?"

"Nora, piccola mia."

"Papà, che ci fai qui?" - Rachel balbettò incredula, le lacrime brillavano nei suoi occhi. La felicità di veder suo padre era evidente. Il cuore le batteva veloce nell'incredulità e nella gioia.

"Sono qui per te." - rispose lui con un tono calmo e rilassante.

"Per me?" - Rachel non capiva.

Le lacrime scivolavano lungo le sue guance, trasmettendo l'intensità dell'emozione che provava. La figura di suo padre, avvolta in un'aura di mistero, svelava un incontro che sembrava essere stato trattenuto per troppo tempo. Nel momento in cui Rachel si abbandonava all'emozione, una nuova figura comparve misteriosamente al fianco di quella del padre. La nuova figura, avvolta in un alone di enigma, si stagliava nell'ombra. Rachel, distogliendo lo sguardo dalla rassicurante presenza di suo padre, si trovò a scrutare con curiosità chi fosse questo nuovo arrivato nel panorama del suo ritrovato mondo. Si sforzò di decifrare i lineamenti di quella figura misteriosa. Il padre, avvertendo la curiosità di Rachel, la guardò con un sorriso comprensivo. L'identità della figura venne svelata e il cuore di Rachel oscillò tra sorpresa, gioia e anche un pizzico di paura.

Inside meWhere stories live. Discover now