Capitolo 18

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COLE

Oggi abbiamo fatto la nostra prima prova come band composta da cinque membri. Risultato? Un disastro. Io e Lexi non abbiamo fatto altro che discutere, io dicevo A e lei B, io dicevo nord e lei sud, io sole e lei luna. Penso sia stata la prova più difficile che abbia mai fatto, ma ...devo ammettere che io non ho fatto molto per placare gli animi. Sono ancora risentito che Lexi abbia accettato di entrare nel gruppo. Lei sapeva benissimo il perché non volessi qualcuno, volevo che il gruppo rimanesse invariato. E' nato con noi quattro e deve rimanere con noi quattro. Ma a quanto pare nessuno è di questa idea e inizio a chiedermi se forse sono io l'infantile della situazione, colui che ha i paraocchi e paraorecchie da non capire cosa sia giusto o meno per il gruppo. So che Lexi l'ha fatto apposta, me l'ha detto chiaramente quando ne abbiamo discusso in privato prima delle prove, e non sopporto che mi voglia dare lezioni di vita. Dice che devo parlare con i ragazzi, che non tutto si deve fare come dico io e che devo affrontare la situazione che mi si è posta davanti. Mi rendo conto di aver iniziato io questa sorta di circolo di discussioni e frecciatine a causa del mio comportamento. Non sono stato molto carino con lei, ma mi sono sentito tradito dai miei amici che hanno complottato alle mie spalle e mi sono fatto prendere dalla rabbia. Ma non posso essere arrabbiato con loro, perché sotto sotto hanno avuto ragione. Io avrei convinto Lexi a rinunciare, e avrei fatto un errore madornale visto che in realtà lei corrisponde perfettamente alla persona che fa per noi. Lei ha la voce che fa per noi. La prima volta che abbiamo cantato insieme è riuscita a catturarmi con la sua voce, e sono certo che anche per lei è stato lo stesso. C'è una forte sintonia tra noi e le nostre voci, ed è una cosa evidente anche per i ragazzi.

Guardo dallo specchietto retrovisore della macchina di Simon, e vedo Lexi, John e Bruno che scherzano su qualcosa. I ragazzi hanno proposto di andare a bere qualcosa per festeggiare le nostre prime prove insieme, ed io e Lexi dopo varie occhiatacce reciproche abbiamo accettato. Ormai siamo una squadra non ha senso comportarci da immaturi.
Come se si fosse accorta del mio sguardo, la sirenetta alza gli occhi ed incrocia i miei, tramite lo specchietto retrovisore. Ha i capelli raccolti tutti da un lato e un trucco super leggero che quasi non si nota. Immagino non si aspettasse la proposta di uscire insieme, altrimenti penso che si sarebbe anche cambiata d'abiti. Indossa un semplice jeans e un maglioncino rosa.

<< Sei sicura di non volerti cambiare?>>

Lei si dà una rapida occhiata.

<< Sto male?>>

La risposta è no, non sta affatto male.

<< No, è solo che vestita così non farai colpo facilmente>> la provoco, distogliendo lo sguardo e concentrandomi sulla strada davanti a me.

<< Oh non preoccuparti di quello. Farò colpo in altri modi>> risponde a tono.

Trattengo un sorriso, che viene smorzato dalla risposta di John.

<< E' difficile che lei non faccia conquiste, Cole. E' bella anche vestita così>>

<< Visto? Grazie John>> ovviamente il "visto?" è riferito a me.

Questi due, anche se si conoscono da poco, hanno legato subito. Non fanno altro che scherzare e prendersi in giro a vicenda. E non posso negare che mi dà fastidio sapere che ha subito allacciato con i miei amici.

<< Quanto manca?>> mi domanda Simon, seduto accanto a me al posto del passeggero. Anche se l'auto è sua, oggi guido io. Li sto portando al Moonlight , questo perché ho fatto amicizia con il buttafuori e ci farà superare la fila che, dato l'orario, sarà abbastanza lunga.

<< Siamo arrivati>> esclamo una volta varcato il parcheggio del locale. Come immaginavo, è quasi tutto pieno.

<< Forza andiamo>> sprono gli altri mentre scendo dall'auto.

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