Musical seconda parte

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Ciao belleeee!! Come state?
Vi sta piacendo questa piccola storia?
Ci tengo a precisare che è tutto frutto della mia fantasia e non intendo offendere o mancare di rispetto a persone o relazioni attualmente in corso.

Buona lettura piecureeeee ❤️‍🔥

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Maria pov

Mi sale il panico, chi cavolo sta bussando? E se fosse Massi? No dai è impossibile. Ma poi perché mi sto preoccupando? Non sto facendo nulla di male anzi, è solo un buonissimo amico.

"Avanti!" Dico senza pensarci. Mi stavo agitando inutilmente. Ma ho talmente paura che qualcosa possa andare storto che ogni cosa mi mette in ansia.

"Eccovi!" Esclama Marcello Sacchetta, il nostro coreografo
"Tutto bene?" Continua vedendomi bianca come un lenzuolo
"Eh? Sisi" mi rilasso.

Non so perché mi sono preoccupata così tanto; forse la paura di perderlo per un fraintendimento. Non lo so, ma ho visto, per un attimo, tutto negativo.

Parliamo per qualche minuto finché non sento vibrare il telefono. Un suo messaggio. Lo apro e delle lacrime mi rigano il viso. La mia gioia più grande.

Massimiliano Pov

Sto partendo da casa, direzione teatro Augusteo. Ho il cuore in gola e le mani che sudano. Sono emozionato per la mia bimba. Splenderà su quel palco, ne sono certo.

Una volta arrivato vado incontro alla sua famiglia che mi accolgono con abbracci e baci. Ho sempre amato la loro unione e il loro pensiero nei miei confronti. All'inizio, quando sono entrato nuovamente nella vita di Maria, avevo un po' paura del giudizio dei suoi genitori, invece, soprattutto Mamma Imma mi hanno accolto come parte integrante della loro famiglia.
Le domeniche siamo sempre a casa loro a mangiare polpette e a guardare film. Anche il rapporto con le nipotine di Maria è fantastico. Amo passare del tempo con loro a vestire bambole o a cantare canzoni dei cartoni animati. Mi fanno tornare un po' bambino quando con mio fratello passavamo intere giornate a travestirci e a preparare delle recite che poi proponevamo ai nostri parenti con tanto di banchetti e biglietti ad hoc.

"Zio Massi" mi dice Antonia abbracciandomi dalle gambe
"Ciao piccolina" dico prendendola in braccio e baciandole la guancia
"Acche io" sento Chiara subito dopo
"Amò zio due braccia ha" controbatte Martina
"Ohhh no! Io ho abbastanza braccia per queste bimbe" sorrido prendendo in braccio anche Chiara.

Me le sbaciucchio tutte gustandomi questo affetto da parte loro. Ho sempre amato i bambini; possono essere d'insegnamento su molti aspetti della vita, sul modo di agire, di pensare, di amare. Tutti noi abbiamo dentro un bimbo che vuole uscire, vuole sperimentare ma che la società imprigiona in strutture culturali dove: se sogni troppo sei un fallimento, se, invece, incarni i canoni ideali dell'età in cui ti trovi, sei un vincente. Uno dei motivi per il quale ho scelto di fare l'attore è proprio questo: dar voce al me bambino. Il mio lavoro mi permette di giocare con vari aspetti della vita, mi permette di incarnare vari ruoli, di spaziare con la fantasia. Ho lottato tanto per questo mio sogno: mi sono trasferito da Castellammare di Stabia a Roma, ho preso una casa in affitto, di giorno studiavo e di sera consegnavo pizze. Sono andato avanti per anni, poi, piccole parti in qualche fiction Rai fino al grande successo con Mare Fuori. Non nascondo che ho provato parecchio disagio quando, persone vicino a me, hanno giudicato la mia scelta ritenendola una stupidaggine. Che  futuro può darti il lavoro d'attore? Puoi guadagnare solo se diventi qualcuno, ma con le basi che hai, non vai da nessuna parte. E invece eccomi qua, a 27 anni con un lavoro che amo e tanti progetti per il futuro.

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