Capitolo 17

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POV READER
Posai le mani sul suo petto, allontanandolo un tantino da me, tenendo per un attimo lo sguardo basso. Sentivo le mani tremare e il cuore che per poco non saltò un battito "Geto... Ti prego, poni fine a tutto questo, sai bene che non voglio ucciderti, ma se sarò costretta lo farò" sussurrai guardandolo. Non potevo ancora credere che quello era lo stesso ragazzo con cui avevo condiviso la mia adolescenza, eppure eccolo qui davanti a me "dov'è finito il Geto che conoscevo quando eravamo adolescenti? Non puoi prendertela col mondo solo per quello che successe con Toji, so che é stato un trauma, ma non puoi uccidere tutti" gli presi il viso tra le mani, guardandolo dritto negli occhi nella speranza di farlo ragionare. In quel momento, in quel preciso istante la mia mente parve mettermi in guardia, davanti a me sapevo di avere Suguru Geto, ma effettivamente ogni fibra del mio corpo mi stava dicendo che quello non era il MIO Geto. "ti prego" sussurrai posando la fronte sulla sua, continuando a reggere il suo sguardo. Calò il silenzio per qualche minuto, creando una tensione quasi palpabile, finché non mise delicatamente le mani sulle mie spostandole dolcemente dal suo viso e tenendole a sé "non posso. Per quanto io farei qualsiasi cosa per te, non puoi chiedermi di mettere tutto da parte e fare finta di niente. Non capisci? Tutto questo é solo e soltanto colpa dei non stregoni, di quelle brutte scimmie non civilizzate, di quegli esseri inutili! Che non sanno nemmeno difendersi da soli, noi cosa dovremmo fare? Morire per salvare gente che non é nemmeno in grado di difendersi da sola? No. Io cancellerò questo problema. Mi sono incaricato di prendere per le redini la situazione, ci sono state così tante ingiustizie che questo mondo deve essere riavviato e lo farò io" disse con tono dolce e pacato "io lo faccio per te, per noi, Satoru si é schierato contro di me e forse anche tu, ma io non mi arrenderò mai, e se questo consiste nell'andare contro di te, troverò il mondo per adempiere alla mia missione in ogni caso" disse stringendo un tantino le mie mani, notando un sentore di odio profondo nei suoi occhi. Lo guardai con le lacrime agli occhi -Geto cosa ti hanno fatto?- pensai guardandolo; non potevo capacitarmi che un trauma avesse potuto generare tutto quell'odio represso, astio e quei pensieri tanto malati che per poco mi facevano tremare la voce (ALIX: ci crediamo, fidati sulla parola, i traumi sono devastanti) "Geto lasciami" continuavo a guardarlo negli occhi restando calma, cercando anche solo un piccolo bagliore del vecchio Geto che conoscevo, io speravo che in mezzo a quell'idio a quei pensieri di sterminio e quella cattiveria; sotto sotto, ci fosse ancora l'uomo per cui avevo una cotta da ragazzina, l'uomo che reputavo il mio migliore amico, il mio braccio destro e la persona a cui tenevo più al mondo, insieme a Satoru. Il ragazzo allentò la presa lasciandomi le mani "scusami... Non era mia intenzione farti male" disse tenendomi le mani con estrema delicatezza "come mai sei qui? Volevi solo dirmi questo?" Sospirai togliendo le mani dalle sue, notando che ci era rimasto particolarmente male, come se gli mancasse un pezzo e volesse di nuovo quel contatto "si. Sono venuta per provare a farti ragionare, ma ho fallito. Proteggerò i miei studenti e quello a cui credo e se questo mi porterà ad andare contro di te, lo farò. Sono pronta a tutto" dissi guardandolo e avvicinandomi a lui.

Strinsi le mani a pugno, piantando le unghie nei palmi delle mie mani. Appena mi fui calmata, aprii lentamente le mani, avvicinandone una hai suoi capelli corvini, nettamente più lunghi, ma in egual misura morbidi e setosi. Mi farai un attimo, accarezzandoli "mi dispiace essere tornata e ritrovarmi in questa situazione... Speravo che sarei tornata all'istituto e che tu mi avresti aspettata davanti alla porta... So che credevi fossi morta, so che hai sofferto, so che hai pianto e che hai vegliato su di me, volevo ringraziarti per questo, non so quante persone avrebbero fatto quello che hai fatto tu con me. Grazie per aver avuto speranza, grazie per non avermi abbandonata" sussurrai dandogli un bacino sulla guancia come facevo di solito quando eravamo a scuola. Feci per allontanarmi, ma mi prese per un polso tirandomi a sé e dandomi un bacio, sulle labbra, quelle stesse labbra che, ora come ora, speravo baciasse solo Gojo. Non realizzai subito, non mi venne l'impulso di allontanarlo, non subito, ci misi un attimo, prima di staccarmi e guardarlo "Geto mi dispiace, non posso" "Satoru?" Chiese guardandomi con un tono seccato, ricevendo solo un cenno con il capo da parte mia. "Tsk... Dovevo immaginarlo" mi lasciò subito "vai pure, sarà preoccupato, ok forse non sa nemmeno che sei qui" disse nettamente più triste "Geto-" "no. Va bene così, sappi solo che aspetterò. Prima o poi capirai che questo é necessario e io sarò qui ad aspettare" sussurrò girandosi di spalle e andando verso le sue stanze. Sospirai sentendo il cuore a mille e una strana sensazione di asfissia, come se mi mancasse l'aria; fui costretta ad uscire dal tempio, cercando di calmarmi e di trattenere le lacrime. Avevo sperato con tutta me stessa che questo potesse servire a qualcosa, invece niente. La guerra sarebbe arrivata, probabilmente era alle porte, e io non avrei potuto tirarmi indietro. Sapevo che c'era l'eventualità che finissi contro il mio migliore amico, ma ora la cosa era vera, era tangibile, e il non sapevo cosa fare.

Tornai all'istituto verso il tramonto, confusa con la testa in panne e con l'ansia che mi stava sbranando viva. "Eccoti qua" disse Gojo mentre mi guardava, mi stava aspettando seduto sulle scalinate  dell'entrata dell'istituto con una maglietta scura e dei pantaloni della tuta. Sospirai sedendomi accanto a lui "già eccomi" dissi sbuffando e  guardando in basso "hai provato a farlo ragionare?" "Si" "ha funzionato?" "Assolutamente no" dissi scoppiando a ridere e guardando il bianco "non ti chiederò cos'è successo, ma apprezzo che tu ci abbia provato" "ma ho fallito, miseramente" dissi "però ci hai voluto provare, sono sicuro che Geto ci penserà a lungo proprio perché glielo hai detto tu" disse tirandosi in piedi e stirandosi la schiena "andiamo, si sta facendo tardi" disse sorridendo "hai ragione, ci sarà da fare e i bambini sono in missione" dissi sorridendo e alzandomi a mia volta. Mi guardò per un attimo allungando la mano verso di me, la guardai per un secondo, stringendo la mano del bianco seguendolo "io punterei per fare un pisolino tu che dici?" Chiesi guardandolo e avvicinandomi a lui "ottima idea! Aspetta... Come un pisolino?! Io pensavo di spogliarti!" "SATORU SMETTILA!... Anche se non sarebbe una cattiva idea." Dissi sorridendo ed entrando in istituto.
La giornata si era chiusa così. Ero tornata dalla persona a cui tenevo davvero e nella mia mente c'era la fastidiosa pulce di dover uccidere Geto, eppure, ora come ora ero solo felice di vedere Gojo. Volete sapere tutti i segreti che ci sono dietro alla mia storia? Tutti gli intrighi amorosi da sedicenne? Bene, entrate nella mia mente per un po' e vi sarà tutto più chiaro, ebbe inizio nei primi del 2000 quando avevo 16 anni e tutto andava alla grande, o almeno così speravo...

🩵HEHEHE🩵
SI PARTE CON LA STAGIONE DUE!
SI PIANGE RAGA!! E finalmente avrete la Lemon che a quanto pare state aspettando i capitoli solo per quello

spero che il capitolo vi sia piaciuto

A presto
ALIX 💜

il vuoto dell'infinito [Gojo x Reader]Where stories live. Discover now