Capitolo 19

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POV READER
"Ok facciamo una scommessa" dissi dando un colpetto sul petto del bianco, mentre guardavo quella brutta catapecchia in cui si erano infilate quelle due povere disgraziate. Eravamo soliti fare scommesse, giusto per non annoiarsi nella missione, del resto il nostro gruppo era tra i migliori di tutto il Giappone, di conseguenza ci potevamo permettere di cazzeggiare e sfotterci a vicenda "spara" "secondo me Iori scappa a gambe levate, e appena ti vede se la prende con te" dissi puntando un indice sul suo pettorale di marmo "secondo me Mei la tiene a bada" disse il bianco con un ghigno divertito "poco importa tanto farai lo stronzo in ogni caso e la farai innervosire, povera donna" sentimmo in lontananza Geto che si stava mettendo dalla parte opposta nel caso in cui sarebbero uscite da quel lato o per controllare che non fossero già uscite "Shoko dov'è?" Chiesi guardandomi intorno, nella speranza di vederla "sarà all'ombra a fumarsi una sigaretta in santa pace" rispose Geto facendo il giro della casa alla ricerca di un punto debole o di qualcosa di ambiguo (oltre a me e Satoru).
Satoru mi guardò e sbuffò annoiato "carta forbice sasso per chi entra prima" disse il ragazzo facendomi sorridere "accetto!" Ci mettemmo uno davanti all'altro pronti a giocare, ma evidentemente le due ragazze avevano trovato un modo per uscire e rovinare il nostro giochino. "che cazzo... Stavamo giocando" sussurrò il bianco sistemandosi gli occhiali vedendo che la casa aveva fatto una pessima fine.  

Sotto di noi c'erano le ceneri di quello che ne era rimasto "dove sono?" Chiesi sporgendomi per vedere se fossero sotto qualche pezzo della casa o se fossero in salvo. Vidi una roccia muoversi e subito dopo spuntare due codini morbidi, castano scuro, con quell'abito tradizionale giapponese rosso, facendomi fare un sospiro di sollievo "meno male é ancora viva." Accanto a me Satoru piantò un piede su una sporgenza, guardando quel buco dove era finita Iori "ma guarda un po' chi si vede! La maledizione cattiva ti ha fatto la bua Utahime?" Chiese schernendola, aspettando una risposta da parte della ragazza "SATORU! Maledetto, se ti prendo ti de-" si bloccò dalla paura, sentendo una maledizione alle sue spalle, probabilmente la stessa che stava abitando quella catapecchia barcollante; anche se venne prontamente mangiata da una delle maledizioni di Geto "non digerirla, la assorbirò più tardi" disse il corvino, parlando con una delle sue maledizioni, camminando con tutta calma accanto ad essa, che faceva strani versi gutturali e bassi. aprì gli occhi, facendo un tantino fatica ad abituarsi alla luce tanto intensa, mentre guardava prima la ragazza per vedere se stesse effettivamente bene e poi guardando noi due che stavamo un tantino più in alto, rispetto a loro due. Non ci eravamo nemmeno accorti che Mei era accanto a noi e che  si stava riparando dal sole cocente con il suo ombrellino da borsa, sfoggiando uno dei suoi sorrisetti beffardi, facendo muovere i capelli sempre ben curati, racchiusi in una coda di cavallo alta e dei ciuffettini che le corniciavano il viso, invidiavo i suoi capelli bianchi con delle sfumature azzurre, erano così belli che non riuscivo a smettere di fissarli. 

Gojo nel mentre stava ancora inveendo contro la povera ragazza, nettamente più fifona di chiunque di noi, nonostante questo suo essere fifona aveva intrapreso la carriera dello stregone, chissà come mai. Geto nel mentre era arrivato accanto a me, con le mani in tasca con un piccolo sorriso nel vedere quei due che si stavano sputando addosso tutte le maledizioni possibili ed immaginabili. "Grazie per avermi svegliato sta mattina, ieri sera ero talmente tanto stanco che sono crollato e non mi sarei più svegliato di quel passo" guardai il corvino con un sorriso. All'epoca ero affascinata da lui, mi piaceva molto e da un lato ne ero attratta inspiegabilmente, sebbene il mio cuore pensavo fosse suo, la mia anima si opponeva con le unghie e con i denti per distogliere la mia attenzione da Geto e concentrarmi sin da subito su Gojo. "Figurati, anzi mi dispiace averti messo in imbarazzo" dissi dandogli un colpetto col fianco mentre ridacchiavo, facendolo un tantino arrossire "sei tutto rosso" sussurrai vicino al suo orecchio, facendogli voltare il viso dall'altra parte, rispetto alla mia. Sentivo il suo calore, il suo imbarazzo, sentivo che avrebbe voluto dire qualcosa, ma si stava trattenendo. Decisi di non indagare e che sarebbe stato meglio evitare di fare troppe domande scomode, soprattutto perchè non eravamo da soli, per questo decidi di cambiare discorso "cosa cavolo avete fatto in una settimana?" chiesi guardando le due ragazze "una settimana?" chiese Iori che stava quasi per mettersi a pestare Satoru "si, siete state lì dentro per ben sette giorni" dissi guardando entrambe che sembravano non capire minimamente quello che stavo dicendo "probabilmente quando siamo entrati la nostra concezione del tempo è stata completamente sballata da quello che era effettivamente la realtà e non ci siamo resi conto del tempo effettivo ceh stavamo scorrendo dentro quelle quattro mura, anche se, ho lavorato per ben sette giorni, dovrò aumentare la mia parcella e farmi pagare di più" tutti noi ci guardammo male e poco dopo finalmente era arrivata anche Shoko che si stava stiracchiando, come se avesse appena fatto un bel pisolino ristoratore "ciao ragazze, finalmente siete uscite" Iori appena vide la ragazza le corse incontro, saltandole al collo e  stringendola forte "Shoko almeno tu, non diventare come loro tre!"  disse piangendo mentre io Gojo e Geto ci guardavamo con una faccia un po' perplessa come a voler dire -noi? ma se siamo dei santi!- 

Grazie a dio la giornata era finita o per lo meno la missione mattutina era finita e potevamo tornare all'istituto senza fare troppe storie. Mi cambiai i vestiti, mettendomi una felpa e dei pantaloncini fino al ginocchio. Non pensiate che sia andato tutto così bene... il preside ha saputo della nostra missine movimentata e di conseguenza sia io che Satoru ci siamo beccati un bellissimo pugno educativo che ci ha rassettato tutti i neuroni. "hey, tutto bene?" chiese Geto alle mie spalle; una piccolissima parte di me sperava fosse Satoru, invece era lui, levai quello stupidissimo pensiero dalla mia mente e mi fermai a guardarlo "si sto bene, andiamo" dissi entrando in palestra, notando Satoru che si lanciava la palla sulla testa in un raro momento in cui non aveva gli occhiali, pensai che fosse dannatamente bello senza gli occhiali e col viso libero da tutti gli intoppi che si metteva per coprire gli occhi "cos'è stavate facendo una sveltina?" chiese il bianco facendo morire di imbarazzo Geto e facendomi ridere "Gojo, non credo che Geto duri così poco, ad ogni modo che stavate dicendo?" chiesi prima che ci sedessimo accanto a lui "niente, tsk, che palle quel vecchio scemo. Mi fa ancora male la testa, è un miracolo che non mi abbia distrutto il cranio" disse il bianco mentre si lamentava e Shoko stava giocando con gli occhiali neri di Satoru "è colpa nostra se tu fai stronzate?" chiese Geto facendolo irritare "guarda che senza di noi quelle due ci avrebbero messo un mese per uscire ed è solo colpa loro se hanno fatto un casino disumano e soprattutto non abbiamo fatto niente!  serviamo solo per sistemare le maledizioni e proteggere i non stregoni" disse il bianco facendo canestro "qua la situazione si fa bollente e io non voglio altri guai, quindi addio!" disse la ragazza scappando via. "cos'è il signorino si sente sprecato nel proteggere le persone?" chiese geto mentre prendeva la palla al bianco "andiamo, tu non hai idea di che potenziale io abbia. tu piuttosto, cos'è ti senti in minoranza a stare con me e lei?" chiese indicandomi "non osare mettermi in mezzo, state litigando voi due, a me non interessa minimamente" ribattei "lasciala stare stai parlando con me." disse Geto "pensi che non sappia cavarsela? La proteggi perché hai paura" chiese il bianco "tsk, vuoi che ti ribalti tutti i connotati Satoru?" "risolviamola dove vuoi e quando vuoi, io sono pronto" dissero uno davnti all'altro ad un palmo di distanza l'uno dall'altro. tirai la maglietta di entrambi allontanandoli "state zitti! basta fare gli idioti" dissi stizzita, sentendo le porte aprirsi con il preside che faceva capolino, mentre tutti e tre facevamo finta di niente, mettendoci a fare stretching come se niente fosse "cosa stare facendo voi tre?" "niente." esordimmo. "Shoko dov'è?" Chiese subito dopo "sarà al cesso" "gojo..." "Poetico, oserei dire dantesco" dissi sospirando "bene visto che siete solo voi tre, andrete in missione, di nuovo "oh dio..." "Sarà un miracolo se non ci ammazziamo" sussurrarono i due uomini mentre io mi sbattevo una mano in faccia Per la disperazione.

🩵HEHEHE🩵
CIAOOOO
come state?
Avete idee di quello che potrei aver fatto? Vi ho dato degli indizi chiari ahahaha (Alix non dire cazzate che ne hai dato solo uno e mezzo.)

Spero che il capitolo vi sia piaciuto

A presto
ALIX 💜✨

il vuoto dell'infinito [Gojo x Reader]Where stories live. Discover now