Evan & Emily

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"Ho bisogno della mia stella polare, Em, perché mi sono perso."

Estratto

Scorro con gli occhi le copertine di ognuno di loro sulle mensole, quando, d'un tratto, un corpo possente mi immobilizza da dietro, i grandi palmi delle mani che sbattono contro lo scaffale e le braccia tese che mi tengono intrappolata nel mezzo.

Chiunque sia, con il viso mi sfiora il collo, e solo in quel momento lo riconosco, il suo profumo.

Ho un sussulto.

«Evan! Ma che fai?» Bisbiglio a bassa voce, e mi scopro ad ansimare mentre lo dico, perché qualcosa mi si è già acceso dentro. Il mio cuore batte ad un ritmo impazzito e il calore del suo corpo mi brucia i vestiti.

Lui si avvicina con la bocca al mio orecchio e, quando me lo sfiora, sussulto di nuovo. Un formicolio rovente mi pizzica tutto il corpo.

«Non ho smesso di pensarti, dopo l'altra notte.» Mi rivela sottovoce, e il mio battito aumenta ancora, come se mi fossi appena buttata senza paracadute da un aeroplano.

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Nota dell'autrice

Leggendo questa storia può darsi che vi chiederete se davvero è possibile innamorarsi di qualcuno a prima vista e provare sentimenti travolgenti nel giro di pochi mesi per una persona che si conosce appena.
Lo so, sembra assurdo. Ma tranquilli, sarei stata scettica pure io, in effetti.
Ed è per questo che vorrei condividere con voi un pezzetto della mia storia personale e di come è nata questa trilogia...
Avevo solo diciassette anni la sera in cui la mia vita è cambiata per sempre. Ancora non sapevo che sarebbe stato lui, a stravolgerla, ma nell'attimo in cui i nostri sguardi si sono incrociati per la prima volta, un brivido assurdo mi ha travolta, e nel profondo l'ho capito.
In quel periodo ero intrappolata in una relazione tossica, in cui venivo usata dal mio ex solo quando gli faceva comodo. Vivevo aspettando un suo messaggio, che arrivava puntualmente a notte fonda, e io come una stupida accettavo di vederlo ad orari assurdi.
Mi sono piegata alle sue volontà per mesi, senza mai un vero appuntamento, un'uscita al cinema o una passeggiata alla luce del sole.
Sì, col senno di poi mi rendo conto di essere stata una totale cretina, ma quello che voglio farvi capire è che, a volte, quando ci sei dentro, non vedi le cose più ovvie (quindi, abbiate pietà per Emily).
Dopo aver incrociato lo sguardo di quello sconosciuto, la notte di halloween, e dopo essere stata baciata nella maniera più dolce che potessi conoscere, abbiamo iniziato a messaggiare e a parlare di tutto. Lui era tenero e timido, e mi faceva ridere. Aveva ventidue anni, proprio come il mio ex, solo che, a differenza sua, lui era decisamente più maturo.
Poi, siccome io ero totalmente cieca, gli ho mandato un e-mail dove gli dicevo che non potevamo più sentirci, che non era giusto nei suoi confronti che io tenessi due piedi in una scarpa.
Ragazzi, giuro che gli ho scritto proprio così.
Non vi dico quanto c'è rimasto male...
E mi ci sono voluti quasi tre mesi per trovare il coraggio di lasciare lo stronzo che mi ha fatto credere che fosse normale vedersi solo di notte ed essere tenuta nascosta nell'oscurità del suo appartamento.
Il giorno in cui ho trovato la forza di ascoltare davvero il mio cuore, ho ricominciato a volermi bene. E l'universo ha pensato al resto.
Ha rimesso quel ragazzo sulla mia strada, ancora una volta, e non mi ci è voluto molto per capire che era quello giusto.
Sono passati quattordici anni da allora, e, sì, vi posso dire che l'amore a prima vista esiste davvero. Forse è raro, e forse non tutti hanno la fortuna di viverlo, ma io ve lo auguro con tutto il cuore, perché è la miglior cosa che vi possa capitare.

Ciò che ho imparato dalla mia esperienza è che, prima di tutto, bisogna imparare ad amare sé stessi. Trovare ciò che ci fa stare bene, sperimentare cose nuove e inseguire i propri sogni, senza lasciarsi frenare dalla paura di fallire.
È stato lui ad insegnarmi tutte queste cose e a spronarmi quando avevo paura. Mi ha sempre sostenuta e ha lasciato che facessi i miei errori, rimanendomi accanto e aiutandomi a rialzarmi quando cadevo.
Questo è amore.
E questa trilogia la dedico a lui, l'amore della mia vita, che mi ama ogni giorno da quasi quindici anni, accettandomi così come sono e ripetendomi ogni giorno che sono bellissima e che lui è l'uomo più fortunato del mondo.

La storia di Evan e Emily non parla di noi, ma posso dirvi di aver preso spunto dalla nostra, per certi versi.
Non ho scelto l'hockey tanto per renderla più popolare, come purtroppo sta succedendo sempre più spesso, ma perché il mio lui è stato un giocatore di hockey per più di dieci anni, e io non mi sono mai persa una sua partita.

Detto ciò, vi auguro buona lettura, amici di Wattpad!
E ricordatevi che siete perfetti così come siete.
Amate prima di tutto voi stessi e non accontentavi solo perché avete paura di non trovare di meglio <3
Con affetto
Katia

SIRIO - FRAMMENTI DI LUCEWhere stories live. Discover now