18.A little sweetness

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<<No!Non voglio andare via!Non se lei non viene con noi!>>
Vivio urlava con tutto il fiato che aveva, calde lacrime le solcavano il viso disperato.
<<Ti chiamerò tutti i giorni, più volte al giorno, la tua camera rimarrà intatta per quando potrai tornare, verrò a trovarti, te lo giuro, non ti lascio sola>>
Per quanto volesse urlare, rimase in silenzio mentre sua zia caricava Vivio in macchina, per poi girarsi nella sua direzione.
<<Ti avevo avvertita>>
<<Forse è arrivato il momento che tu capisca che non riuscirai mai ad essere migliore, certe persone a volte nascono così, a volte devi accontentarti delle briciole e ringraziare>>
Gli occhi infuocati di rabbia.
<<Ringraziarti per essere riapparsa dopo anni in cui hai fatto finta che non esistessimo? Non sei venuta neanche al funerale>>
Senza dire una parola sua zia salì in macchina e partì.
Mentre la macchina si allontanava diventando sempre più piccola, Yuri iniziò a fremere.
Rientrò in casa dove trovò suo padre, seduto sul divano con lo sguardo perso nel vuoto.
<<Tu lo sai vero che Vivio è andata via?>>
Suo padre non accennò neanche ad alzare gli occhi.
<<È andata via>>
Nulla.
<<Zia l'ha portata con sé perché pensa che qui non stia bene>>
Le mani tremavano quando un libro venne scagliato contro il muro vicino a suo padre.
<<Dannazione rispondimi! Tua figlia è andata via e tu neanche te ne accorgi! Che razza di padre sei?>>
Si avvicinò con grandi falcate all'uomo e lo afferrò dalla camicia bianca che indossava.
<<Alza lo sguardo>>
Ma non lo fece.
<<Guardami, cazzo! Voglio che mi guardi in faccia e affronti ciò che hai cresciuto! Tua moglie è morta e io la odiavo tanto quanto odio te! Guarda come mi hai ridotto!>>
Qualche minuto più tardi, dell'intero salone l'unica cosa rimasta intera era il divano.
Suo padre no, lui era inevitabilmente rotto da anni.
<<Lei non ti amava, non l'ha mai fatto, perché eri triste, scontroso, lunatico e un padre orribile e neanche tu la amavi, perché due persone che si amano non si comportano così! L'unica che ancora provava un briciolo di sentimento per te è andata via, mi hai distrutta, e ora cosa ti rimane? Eh?>>
Gli occhi dell'uomo accanto a lei si alzarono e per la prima volta in anni, entrarono in collisione con i suoi.
<<Non rispondi?Te lo dico io cosa ti rimane: niente che tu possa amare.>>
Rimango io, la figlia che non hai mai voluto, e il vuoto che ti accompagna dalla morte della persona che consideravi tua, nonostante la odiassi.

Improvvisamente l'aria si fece più leggera, ma solo per Yuri, si era tolta un peso dal petto, aveva tolto un macigno e, per quanto fosse spregevole, godeva alla vista che aveva davanti: suo padre accovacciato su se stesso che singhiozzava farfugliando il nome di sua moglie.

Yuri rimase lì a fissarlo per un tempo che sembrava interminabile prima di muovere un passo ed uscire da quella casa.
Non avrebbe dormito lì, non quella sera.
Non voleva e non poteva.
Chiamò Tamaki e chiese ospitalità, che venne subito acconsentita.

<<È successo qualcosa?>>
Quando la voce calda del suo amico la raggiunse, Yuri pensò di collassare.
<<L'ha portata via>>
Tamaki si limitò ad abbracciarla stretta, accarezzandole la schiena.
<<Domani pomeriggio ho il primo allenamento con Hawks, non credo di venire a scuola>>
Tamaki semplicemente annuì e poi lascio la stanza.

Il giorno seguente passò molto lentamente, senza Tamaki in casa non aveva nulla da fare, così si mise a cercare qualcosa su Hawks.
Togliendo le solite cose: l'eroe più veloce, più giovane, il numero due e tutto il resto che già conosceva a memoria.
Scrollò senza prestare attenzione molto pagine finché una attirò la sua attenzione.
C'era l'immagine di una ragazza, una sua intervista, ma che c'entrava Hawks con lei?

Un ragazzo serio e per nulla divertente come mostra.
Non aveva mai tempo per me, sempre dedito al lavoro, una vera seccatura, una donna ha bisogno di attenzioni! L'ho lasciato perché non sopportavo più di essere calcolata solo un momento in tutta la giornata! La sua facciata da ragazzo spiccato e con la battuta pronta è appunto, solo questo!Una facciata! Nella vita reale è un rammollito! Non era neanche tanto dolce, una vera delusione.

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