19.The test

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La mattina seguente Yuri si presentò con dei biscotti salati, il giorno dopo ancora con delle crepes e quello dopo ancora con dei panini.
Ormai la lezione non era più alle sedici, ma leggermente più tardi.
Molte volte Hawks mangiava qualcosa oppure lo portava a casa ma si rese conto che Yuri non toccava quasi mai nulla.
Quando quello che portava a Hawks non piaceva lo lasciava alle segretarie o ai dipendenti dell'agenzia che, in pochissimo tempo, iniziarono ad adorarla.
<<Mangia qualcosa anche tu>>
Hawks le porse un cornetto al cioccolato.
<<No, grazie, mangialo pure tu>>
Yuri sorrise dolcemente ma in modo stanco.
Era passato quasi un mese da quando si allenava con Hawks e le cose erano cambiate.
L'atmosfera con lui era più tranquilla ma gli allenamenti erano devastanti.
Il suo fisico era cambiato, improvvisamente da quel corpo magro e senza forme si ritrovò a fare i conti con un corpo femminile e più tonico.
Tuttavia non pensava mai che fosse abbastanza, si allenava anche fuori dall'orario degli incontri, mangiava in maniera ristretta e cose molto caloriche per rimanere in forze e rimaneva fino a tarda sera a studiare.
<<Sembri distrutta, dovresti mangiare qualcosa prima che tu ti senta male>>
<<Non serve, davvero>>

<<Non sono molto d'accordo con la dieta che stai facendo>>
Yuri alzò lo sguardo.
<<Te l'ho detto, sto solo cercando di mangiare più sano>>
E bastò questo per attivare Hawks.
<<No, tu non stai cercando di mangiare più sano, stai cercando di non mangiare proprio, sei costantemente stanca e senza energie, per rimanere sana non serve che tu muoia di fame, inoltre ho capito che non ti alleni solo quando sei con me, sei in sovrallenamento e sembra anche che tu non dorma abbastanza, hai delle occhiaie da paura>>
Yuri abbassò lo sguardo ma alzò la voce.
<<Arrivo e me ne vado a piedi da qui, ci metto mezz'ora all'andata e quasi più di un'ora al ritorno perché sono stanca e prima o poi dovrò studiare, ti ricordo che vado anche a scuola.
Per il cibo e l'allenamento -abbassò anche il tono di voce- sto cercando solo di fare del mio meglio>>

<<Per cosa?>>

<<Per te!Per questo! È passata quasi un mese da quando abbiamo iniziato e tu mi hai detto che mi avresti messo alla prova, se in questo mese non ti ho convinto non avrò più nessuno a farmi da mentore, non hai idea di quanto questo conti per me! E se il prezzo da pagare per migliorare e dimostrarti che vale la pena tenermi con te è quello di dormire qualche ora in meno e spaccarmi di allenamento giorno e notte, mi va bene>>
Il discorso venne interrotto da Hawks che le piantava il cornetto in bocca, quasi a soffocarla.
<<Lo so quanto questo è importante per te, ma non dormire e non mangiare non ti aiuteranno a migliorare anzi, sovraccaricarti fino a collassare avrà l'effetto opposto, puoi mangiare quello che vuoi quando vuoi e se senti che per te è importante seguire una specie di dieta, fai solo attenzione alle quantità ma non a quello che mangi, se hai problemi con i passaggi bastava dirlo, ti avrei accompagnata io>>
A Yuri quasi venne da piangere.
<<Non volevo dare fastidio, perdi già un sacco di tempo allenandomi ogni giorno e non sono sicura neanche di essere migliorata, è già un fastidio per te prendere come apprendista una come me, non volevo infierire>>

<<Se fosse un fastidio allenarti ti avrei già mandata via, non pensare che io mi faccia problemi di questo genere, se sei qui è perché ti ho richiesta io e me ne prendo le responsabilità.
Ora mangia quel cornetto e quando hai finito ti riaccompagno a casa>>
Yuri nascose il viso per non vedere come le sue guance si fossero colorate leggermente di rosso per il complimento velato di Hawks.
Si avventò con fame sul cornetto sotto lo sguardo compiaciuto del ragazzo.
Era da tantissimo che non ne mangiava uno e decise di fare con calma.

Yuri aveva immaginato che essere accompagnata da Hawks potesse essere un'esperienza strana, ma di certo non si aspettava lui che le porgeva la mano pronto a spiccare il volo.
<<Sei proprio sicuro?Posso andare a piedi->>
<<Prendi la mia mano e sbrigati, non ti lascerò cadere se è questo che ti spaventa>>
Yuri afferrò la sua mano e Hawks portò la sua sul fianco della corvina avvicinandola a sé.
Con un battito d'ali si ritrovarono a viaggiare sopra Tokyo, con una panorama mozzafiato.
Yuri strinse le braccia intorno al collo di Hawks e nascose il volto nel suo collo.
<<Devi dirmi dove andare>>
La corvina spiegò velocemente dove fosse casa di Tamaki e tornò a nascondere il viso.
<<Puoi anche essere un po' più rilassata>>
Yuri non rispose finché Hawks non atterrò per poi prenderla dai fianchi e appoggiarla delicatamente a terra.
<<Grazie mille, davvero, anche per non avermi fatta cadere>> ridacchiò lei.
<<Non ti lascerei mai cadere, neanche se mi rompessi un braccio in volo>>
Yuri si ritrovò ad arrossire leggermente davanti a quella frase.
<<Sei sicura che questa sia casa tua?Il cognome non è lo stesso>>
La ragazza spiegò come per il momento non vivesse a casa sua a causa di alcuni problemi e che un suo amico le stava dando ospitalità per un po', finché le cose non si fossero sistemare.
Hawks aggrottò leggermente le sopracciglia e Yuri giurò di vedere le sue ali spiegarsi leggermente prima di salutarla e volare via.

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