𝟏𝟒 𝐝𝐢𝐜𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞
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James e io entriamo a casa dei suoi genitori. La prima ad accoglierci è Julie, che tiene le braccia aperte in attesa di un abbraccio. «Eccola qui la mia persona preferita!»
James mi sorpassa e si avvicina a sua madre con le braccia spalancate, ma lei lo scosta di lato e viene ad abbracciare me.
Trattengo una risata difronte alla faccia offesa e indignata di James, che ha ancora le braccia aperte mentre è sconvolto. «Ciao, mamma. È bello sapere che mi vuoi bene.»
Julie mi lascia andare e si gira verso il mio ragazzo. «In famiglia di figli ne ho quattro, di Brianna solo una.»
«E menomale, aggiungerei.» Una voce di uomo arriva dalla cucina.
«Ciao anche a te, Paul, è sempre bello vederti felice per la mia presenza» dico, sarcastica.
«Entusiasta» ribatte, impassibile.
«Ancora non ci credo che non mi hai abbracciato per primo.» James mette il broncio e incrocia le braccia davanti al petto, guardando male sua madre.
«Tu non mi fai tanti complimenti per il cibo.» Julie si mette le mani sui fianchi, guardando suo figlio con aria di sfida.
«Si invece.»
«No, tu lo fai solo nelle occasioni speciali, Brianna invece lo fa sempre. Anche se le passo un semplice pacchetto di patatine, lei mi ringrazia perché ho scelto le più buone.»
«Lei non fa testo, è un pozzo senza fondo quando si tratta di cibo commestibile» protesta James.
«E questo mi fa sorgere un dubbio. La nutri abbastanza? O quando cucini tu non fai piatti abbastanza buoni e deve rifarsi il palato quando viene qui?»
Il mio ragazzo spalanca la bocca. «Io cucino benissimo!» Poi si gira verso di me. «Diglielo, Brianna.»
Alzo le mani in aria, in segno di resa. «È una questione tra te e tua madre, non mettermi in mezzo.»
James è sconvolto, Julie mi batte il cinque e Paul è esasperato.
Madre e figlio continuano a discutere per un po', fino a quando il rumore del mio stomaco che brontola non interrompe tutti.
«Oh tesoro, scusa! Andiamo subito a mangiare.» Julie mi prende a braccetto e mi trascina in cucina, pronta a saziare la mia fame.
«Non preoccuparti per me, potete continuare tranquillamente la vostra discussione. Mi stavo godendo ogni secondo.»
Dopo che ci ha raggiunto anche Aisha, che era in camera sua a giocare, iniziamo a mangiare.
«Dopo facciamo una partita a Monopoly? Mi servono dei soldi per i vostri regali di Natale.» Aisha guarda me e James.
«Non funziona proprio cos-» James viene interrotto da un mio calcio sul polpaccio.
«Certo, tesoro, tutto quello che vuoi.» Sorrido alla piccola peste.
Aisha mi indica e si gira verso James. «E poi ti è difficile credere che preferisco lei a te?»
Il mio ragazzo spalanca la bocca. «Oggi avete deciso di avercela tutti con me?»
«Non te la prendere, tesoro, prima o poi troverai qualcuno che ti metta in cima alla lista delle persone preferite.» Lo sfotto.
James avvicina la sua testa alla mia per parlarmi all'orecchio. «Quella persona non dovresti essere tu?»
«Non vedo perché dovrei.»
Fa per ribattere, ma il suono del campanello lo interrompe.
«Questa deve essere Sky. Brianna, potresti aprire tu la porta?»
Annuisco e mi alzo da tavola, mentre Paul e James aiutano Julie a sparecchiare.
Apro la porta d'ingresso e saluto Skyler, poi si sente il rumore di alcuni piatti rotti.
La voce di Paul fende l'aria. «Perché l'hai fatta avvicinare a una porta?»
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Un Natale da sfigati
Romance𝙉𝙤𝙫𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙙𝙞 "𝙈𝙖𝙞 𝙖𝙣𝙙𝙖𝙧𝙚 𝙙𝙖𝙡 𝙩𝙖𝙩𝙪𝙖𝙩𝙤𝙧𝙚 𝙨𝙚 𝙡𝙖 𝙨𝙛𝙞𝙜𝙖 𝙩𝙞 𝙥𝙚𝙧𝙨𝙚𝙜𝙪𝙞𝙩𝙖". James Reid non ha mai creduto particolarmente alla sfiga, eppure si è dovuto ricredere nel momento in cui Brianna Lester è entrata a...