10.Amore e Guerra

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Respiro affannato mentre corro attraverso i corridoi vuoti della scuola, il suono frenetico dei miei passi risuona nell'aria silenziosa. Il timore di non arrivare in tempo alla lezione è palpabile, e la corsa sfrenata è il mio unico rimedio.

Arrivo finalmente davanti alla porta della palestra, ma uno strano silenzio si cela dietro quelle pareti solitamente animate. La curiosità si insinua nella mia mente, e quando apro la porta con cautela, scopro che la lezione è stata annullata.

La notizia della rissa negli spogliatoi si diffonde tra i corridoi come un sottile filo di voci sussurrate. Il cuore accelera quando sento i nomi coinvolti: Justin e Logan. La mia mente vaga tra il timore e la preoccupazione mentre mi avvicino al luogo della rissa.

In un angolo degli spogliatoi, trovo un gruppo di ragazze che parlano sottovoce. "Hai sentito? Justin e Logan se le sono date di santa ragione!" sussurra una di loro, gli occhi spalancati dall'emozione del pettegolezzo.

Il mio istinto mi spinge ad avvicinarmi, la curiosità e l'ansia intrecciate nel mio petto. Non posso fare a meno di chiedere: "Ma cosa è successo?"

Le ragazze mi guardano, un misto di stupore e soddisfazione nei loro occhi. "Sono andati alle mani per una questione di gelosia, credo. E chissà cosa si sono detti!"

Senza pensarci troppo, mi avvio in fretta verso gli spogliatoi, determinata a vedere con i miei occhi cosa sta accadendo.

Gli spogliatoi sono semi-deserti, e l'atmosfera è tesa. Intravedo una piccola folla che si è radunata attorno a due figure centrali: Justin e Logan. Entrambi hanno sguardi feroci, le mani ancora contratte in pugni serrati.

"Justin, basta!" imploro interiormente, ma la distanza tra noi sembra aumentare con ogni passo. La preoccupazione per il mio migliore amico, Logan, si unisce al turbamento per l'inspiegabile comportamento di Justin.

La folla si divide quando mi avvicino, e la scena davanti a me è surreale. I loro volti, normalmente così familiari, sono distorti dall'ira. Non riesco a sentire cosa stanno dicendo, ma l'energia aggressiva nell'aria è tangibile.

"Smettila, smettila!" esclamo, la mia voce tagliente come un coltello nell'aria carica di tensione. Mi avvicino a loro, tentando di piantarmi tra i due contendenti.

Il viso di Logan è segnato da lividi e graffi, mentre Justin sembra anch'esso aver subito i contraccolpi della rissa. "Ellen, lasciaci fare," sibila Justin, il suo sguardo ancora acceso dall'ira.

"No, non lascerò che vi facciate del male a vicenda!" ribatto, cercando di far passare il messaggio attraverso il mio tono deciso. La situazione è surreale, e il cuore mi batte forte mentre cerco di capire cosa abbia scatenato questa violenta collisione tra due persone che conosco così bene.

La tensione è palpabile, e un silenzio imbarazzante segue il mio intervento. Gli occhi di Justin incontrano i miei, e per un attimo vedo uno squarcio di riconoscimento nella sua espressione. Poi, come una tempesta repentina, il fuoco nell'anima di Justin si attenua, e Logan si allontana con un'ultima occhiata carica di rabbia.

Il mio cuore batte forte mentre osservo i due allontanarsi, la folla che si disperde lentamente. La palestra, un luogo solitamente vivace, è ora permeata da un'atmosfera pesante.

"Justin," chiamo quando la folla si disperde, e la sua attenzione si volta verso di me. "Che cosa è successo?"

Il suo sguardo si abbassa, una miscela di emozioni passa velocemente nei suoi occhi. "Non è niente, Ellen. Solo questioni tra uomini."

La sua risposta è vaga, e so che c'è molto di più dietro a questa storia. Ma la mia preoccupazione per Logan mi spinge ad andare oltre. "Logan è il mio migliore amico, Justin. Come hai potuto..."

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