cigarette out the window

dreams and reality

stavamo camminando su un prato di un parco tenendoci per mano.
<lo sai che il cielo racchiude emozioni?>
che significava il cielo racchiude emozioni?
<mhm?>
<ti giuro. guarda quella nuvola>
punta l'indice verso il cielo e indica una nuvola a forma di cuore.
<quella nuvola ha trovato la sua anima gemella, ovvero la nuvola vicino a lei>
si gira verso di me e mi sorride mentre continuavo ad osservare quella nuvola.
<un po' come noi due..>
la sveglia suonò.
mi alzai svogliatamente dopo aver realizzato che quello era tutto un sogno e che non sarei arrivato nemmeno ai 40anni.
jisung mi aveva scritto un messaggio la sera prima.
"domani andiamo insieme alla jyp, tanto jyp non c'è"
mi limitai a scrivere "va bene" e mi preparai anche un po' a caso.
mi misi fuori casa con il telefono scarico aspettando che jisung arrivasse.
abitavamo in due strade parallele quindi non ci voleva davvero tanto ad arrivare.
lo vidi fare una piccola corsetta verso di me.
<minhoo!>
mi salto addosso abbracciandomi.
<ei> dissi.
<allora? andiamo?>
<certo, andiamo>
salimmo sulla moto e partimmo verso la jyp.
arrivammo e mi parcheggiai nel parcheggio interno, giusto per stare più sicuro.
entrai lì dentro dopo molti mesi.
era cambiata molto.
c'erano nuovi cartelloni sponsor dei gruppi, per lo più femminili, che stavano debuttando o che avevano appena debuttato.
le pareti era blu e non più grigie tendenti al blu.
faceva strano non sentire la voce di chan nei corridoi.
sentire ogni persona che lo salutava con un "ei, chris!".
era cambiato tutto.