BRICIOLE DI VERITÀ

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Alle undici di sera, varco l'ingresso del parco. Il silenzio della notte avvolge ogni cosa, interrotto solo dal lontano canto di un gufo che si mescola al leggero fruscio delle foglie mosse dal vento. La fresca brezza della serata mi accoglie, portando con sé il profumo dolce dei fiori e l'odore leggermente pungente dell'erba tagliata. Le ombre si allungano lungo il viale principale, mentre le luci dei lampioni iniziano a illuminare il percorso, creando giochi d'ombra tra gli alberi. Un'atmosfera misteriosa circonda il parco, conferendo al luogo un'aura incantata e surreale, mentre la quiete della notte sembra amplificare ogni suono e movimento. Sentendomi attratto dalla vista di un'altalena solitaria in lontananza, mi dirigo verso di essa e mi ci siedo cominciando a dondolarmi avanti e indietro, lasciandomi trasportare dal movimento regolare. Il vecchio dondolo emette un leggero cigolio, e l'aria gelida della sera mi avvolge aspettando ansiosamente l'arrivo di Damien. Le foglie degli alberi si agitano di poco con una brezza leggera, e le stelle cominciano a brillare nel cielo notturno.

«Verrà o non verrà» sussurro tra me e me, fissando lo sguardo verso i miei piedi che si muovono al ritmo dell'altalena.

L'ansia mi opprime e il manto oscuro della notte sembra amplificare ogni mio pensiero. Attendo con impazienza il suo arrivo, sperando che possa spiegarmi meglio la situazione che ci ha portato a questo incontro nel parco deserto, a quest'ora tarda e solitaria. Ad un tratto, noto un'ombra che si avvicina silenziosamente tra gli alberi. Damien emerge dall'oscurità con un'aria enigmatica, il suo passo delicato attraversa il viale principale del parco, aggiungendo un senso di mistero e fascino all'atmosfera già incantata. Nel frattempo, delle lucciole iniziano a danzare nell'aria, illuminando la notte con le loro scintillanti luci verdi. Ogni loro movimento sembra portare con sé un tocco di magia e bellezza, creando ancora di più un'atmosfera suggestiva e poetica che aggiunge un'aura di meraviglia al nostro incontro nel parco deserto. Damien è avvolto da un sofisticato cappotto che ondeggia leggermente al ritmo del suo passo. Indossa una camicia bianca impeccabile e un paio di pantaloni neri che si adattano perfettamente alla sua figura. I suoi capelli scuri cadono leggermente sulla fronte, conferendogli un'aria ancora più affascinante del solito.

«Scusa per il ritardo, ma sono stato trattenuto da circostanze impreviste» dice Damien, visibilmente dispiaciuto.

Vedendomi infreddolito, si toglie il cappotto e me lo pone sulle spalle.

«Ecco piccolo Justin, prendi questo, non voglio che tu prenda freddo»

Sento il tepore del cappotto avvolgermi, e lo guardo con gratitudine.

«Damien, apprezzo davvero la tua premura»

Lui sorride leggermente, ma il suo sguardo sembra nascosto dietro un velo di preoccupazione.

«Non c'è di che, Justin. Lo faccio perché ci tengo a te»

Annuisco, poi prendo fiato e lo guardo negli occhi.

«Damien, posso chiederti qualcosa? Durante la nostra ultima telefonata, hai menzionato l'esistenza di una ragazza nella tua vita. Mi chiedo perché non me ne hai parlato direttamente e ho dovuto scoprirlo da tua sorella. Mi piacerebbe capire di più su questa situazione e comprendere il motivo per cui non me ne hai parlato prima»

Lui abbassa gli occhi per un istante, poi li solleva di nuovo per incontrare i miei.

«Justin, capisco che tutto questo possa sembrare strano» risponde con voce calma.

«Si, ho menzionato una ragazza al telefono. Ma ci sono delle cose che devi sapere. Non è esattamente come sembra» dice Damien con un'espressione seria, i suoi occhi rivelano una miscela di tristezza e preoccupazione. Lo guardo attentamente, cercando di cogliere ogni sfumatura di emozione dal suo viso, ma sembra nascondere molto di più di quanto stia rivelando.

«Damien, spiegami tutto. Per favore»

Dopo un momento di esitazione, lui inizia a parlare, rivelando un segreto sconvolgente.

«Justin, la verità è che a causa della mia ricchezza e delle aspettative della mia famiglia, sono stato costretto a un matrimonio combinato con questa ragazza. Ma in realtà, non l'ho mai amata e non desidero sposarla. È una situazione complicata e mi trovo intrappolato in un vortice di responsabilità familiari e aspettative sociali. Non sapevo come affrontare questa situazione, e per questo non ho parlato apertamente di questo problema con te»

Dopo un momento di silenzio, riesco a trovare le parole.

«Damien, non posso nemmeno immaginare quanto sia difficile per te. Dev'essere terribile sentirti intrappolato in una situazione del genere. Ma sappi che puoi contare su di me. Insieme troveremo un modo per affrontare tutto questo»

Il suo sguardo si illumina di una fievole speranza, ma so che le sue preoccupazioni non svaniranno facilmente. Mentre lo guardo, rifletto su quanto sia coraggioso a condividere questo peso con me.

«Dopo tutto, questo matrimonio combinato stato organizzato quando eravamo solo dei bambini» aggiunge Damien, la sua voce è traboccante di amarezza.

« come se il mio destino fosse stato deciso per me ancor prima che potessi capire cosa volessi dalla vita» mi dice, fissandomi con occhi pieni di emozione, e accarezzandomi delicatamente i capelli.

Perché mi guarda in questo modo? Vuole farmi capire che sono io il suo tutto adesso? Mi chiedo, mentre il suo sguardo intenso sembra svelare un desiderio profondo di condividere ogni istante con me, come se il tempo si fosse fermato solo per noi due.

Mentre cerco di decifrare le sue intenzioni, i miei pensieri si intrecciano con le parole che vorrei pronunciare. Tuttavia, prima che possa esprimere i miei dubbi, il suo telefono squilla. Estrae il dispositivo e una voce femminile, carica di disapprovazione, si fa sentire:

«Dove sei finito, Damien? Avevi promesso di non mancare alla cena di stasera. Tua madre ha preparato tutto con tanto impegno, e anche io mi sono impegnata tanto nel farmi carina per te. Non dirmi che ci hai dato buca per stare con quella nullità di cui parlavi nel pomeriggio a casa?»

Le parole mi colpiscono come un pugno allo stomaco e un senso di disagio si diffonde in me. Mi alzo di scatto dall'altalena, cercando di mascherare la delusione che si è insinuata nel mio cuore. Mentre mi sollevo, sento improvvisamente la presa calda e rassicurante di Damien sulla mia mano. Il contatto improvviso mi fa voltare verso di lui, e nei suoi occhi scorgo una determinazione silenziosa, come se volesse trasmettermi la forza di affrontare insieme qualsiasi difficoltà.

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