Capitolo 18

377 39 26
                                    

<Non ci posso credere che tu e Bakugou state insieme> disse Shoto non appena salirono in macchina.

Izuku sbuffò. Era qualcosa come la ventesima volta che lo sentiva ripetere nell'arco di meno di quindici ore. Ormai non gli faceva nemmeno più effetto sentire quelle parole. Quasi.

La sera prima, dopo che Katsuki se n'era andato, Izuku aveva subito il terzo grado da parte di tutti i fratelli Todoroki. Era nei suoi piani parlarne con Natsuo e Fuyumi e dir loro quanto fosse felice eccetera, ma mai si sarebbe aspettato lo stesso livello di interesse anche da parte di Shoto. Era incredibilmente inquietante constatare quanto anche lui pendesse dalle sue labbra.

Avevano tutti preteso un racconto dettagliato, ma più che dire "ci siamo baciati e mi ha detto che ora sono il suo ragazzo", Izuku non aveva fatto. Di certo non si sarebbe messo a raccontare per filo e per segno com'era stato sentire l'umidità della lingua di Katsuki in bocca, oppure le sue mani sul proprio sedere. Non era stato nei suoi piani raccontarlo in assenza di Shoto e non lo sarebbe stato nemmeno con lui presente.

Lo avevano lasciato stare solo dopo più di tre quarti d'ora, con Natsuo e Fuyumi che sembravano sul punto di esplodere dalla gioia e Shoto che sembrava sconvolto, come se non avesse mai preso in considerazione che il fratellastro sfigato avrebbe potuto mettersi con qualcuno del loro gruppo di amici. Con Katsuki, soprattutto.

Te vist, Sho?

In quel momento erano in macchina, e lo sguardo del ragazzo continuava a essere sorpreso. Izuku si stufò.

<Shoto, mi spieghi cosa c'è di tanto incredibile?>

L'altro si voltò verso di lui con un'espressione stupita. Probabilmente non si aspettava il tono brusco. Lo guardò male. <Primo, sta' a cuccia e lasciami superare quello che ho visto. Secondo, di tanto incredibile c'è che non capisco come sia successo. Cioè...> Si voltò verso di lui e si grattò la fronte. Izuku probabilmente non lo aveva mai visto tanto concentrato a parlargli. <Lui è Bakugou. E tu sei Izuku. Cosa cazzo c'entrate?>

Izuku scrollò le spalle, un po' ferito da quelle parole. <E io che ne so. È successo e basta. Me lo sono chiesto diverse volte, non pensare.>

Shoto scosse la testa, le palpebre leggermente sgranate. <Dio, non riesco a immaginarti a scopare con lui.>

Izuku lo guardò sconvolto. Per poco non gli tirò uno schiaffo. <Ma infatti non devi immaginare proprio nulla! Ma che schifo, Shoto!>

<Ma che cazzo vuoi?!> replicò lui. <È la verità!>

<Sì, ma- oddio, questa conversazione non ha senso.> Izuku si rimise a sedere dritto e scosse la testa. <Stiamo insieme da tipo dodici ore. Ho bisogno di processarlo anche io.>

<Oh, be'> commentò l'altro rimettendosi a sedere composto. <Almeno non sono l'unico.>

Izuku avrebbe tanto voluto fargli il medio.

Arrivarono a scuola sorprendentemente in fretta, e per questo Izuku ringraziò ogni singola divinità di cui era a conoscenza - giusto per essere sicuro di ringraziare qualsiasi entità avesse reso quel viaggio più veloce.

Scese dalla macchina non appena la sentì fermarsi e si precipitò tra tutti gli altri studenti. Mai avrebbe detto che sarebbe stata proprio la presenza della folla a premettergli di riprendere fiato.

Si guardò attorno, cercando una qualsiasi faccia amica, e individuò immediatamente Hitoshi. Per una volta, pareva che la sveglia di quel ragazzo fosse suonata prima.

Andò verso di lui cercando di non sembrare troppo agitato, nonostante tutto quello che voleva fare fosse urlare.

Izuku stesso non sapeva come fosse possibile che la frase "Io e Katsuki stiamo insieme" non fosse solo frutto di un sogno che aveva fatto la notte prima. O forse lo era? Per quanto lo riguardava, avrebbe tranquillamente potuto credere di sì.

Getting BetterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora