2. The last angel fell out from the sky

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Se avessi avuto scelta, avrei scelto di non scegliere.



Appena tornata a casa mi infilai nel mio pigiama di pile preferito, presi il telecomando della tv e mi rannicchiai sotto le coperte calde

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Appena tornata a casa mi infilai nel mio pigiama di pile preferito, presi il telecomando della tv e mi rannicchiai sotto le coperte calde.

Avevo ancora un paio d'ore prima di dover cominciare a prepararmi per la serata, e avevo deciso che le avrei passate sul mio letto a guardare qualche puntata di Gossip Girl, per la millesima volta.

Non ci potevo fare niente, era la mia serie tv preferita, mi faceva sentire al sicuro sapere già come sarebbe finita e ripercorrere episodio dopo episodio le avventure di Blair, Serena e dei loro amici dell'Upper East Side.

Guardai un paio di episodi, Georgina era tornata in città e dava del filo da torcere a Serena, il cui grande segreto stava per essere svelato. Per fortuna che S aveva sempre dalla sua parte B, che avrebbe fatto di tutto per lei, compreso infilarla in una vasca da bagno di acqua ghiacciata per farle passare una sbronza.

Avrei voluto anche io avere un'amica così, che si prendesse cura di me e di cui prendermi cura nel momento del bisogno.

Forse solo una ragazza che conoscevo poteva avvicinarsi alla definizione di amica, e pensandoci bene la avrei vista proprio quella sera.

Anzi, la avrei vista se mi fossi data una mossa a prepararmi visto che ero in fottuto ritardo!

Mi lanciai fuori dal letto e corsi in bagno, aprii l'acqua calda della doccia e mentre aspettavo raggiungesse una temperatura accettabile mi spogliai del tutto.

Appoggiai il pigiama sul lavandino e lanciai la biancheria nel cesto dei panni sporchi.

A pensarci bene, avrei dovuto fare una lavatrice se non volevo che la roba in quel cesto prendesse vita durante la notte e si lavasse da sola per disperazione.

Mi infilai in doccia, l'acqua prese a scorrere bollente sulla mia pelle pallida e fredda, riscaldandomi rapidamente.

Alzai il viso verso il soffione e, beandomi di quella sensazione di calore che mi penetrava il corpo stanco, cercai di trovare un minimo accenno di pace.

Presi il bagnoschiuma ai fiori di narciso che tanto amavo, ne versai una noce sulla spugna verde e cominciai a passarmi l'intero corpo, cercando di assorbire quanto più potevo quel profumo così caldo e accogliente.

Una volta finito di insaponarmi, lasciai correre di nuovo l'acqua calda su tutto il corpo e mi lavai i lunghi capelli rossi, frutto di numerose tinte che avevo dovuto cominciare a fare per nascondere i primi capelli bianchi.

Lo so, avevo solo 25 anni ma la natura aveva decisamente scelto di essere crudele con me.

Mi risciacquai completamente e misi il primo piede sul tappeto fuori dal box, afferrando l'accappatoio azzurro lasciato appeso lì vicino.

𝚩𝐋𝚨𝐂𝚱𝐎𝐔𝐓Where stories live. Discover now