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La luce della salvezza mi aveva dato una nuova carica.

Ero ancora vivo, sebbene i miei sentimenti fossero un groviglio di angoscia e malinconia.

Più andavo avanti lungo quel cammino, più capivo che le possibilità di riabbracciare mio fratello erano scarse.

E il suo ricordo sfumava dalla mia mente.

Il passo delle croci

Enea era sfuggito da quel groviglio di bisbiglii e ombre. Non sapeva neanche lui come.

Si fermò a riprendere il fiato.

Nel guardarsi dietro, il bosco gli apparve come un normale bosco. Nessuna ombra a guardarlo, o a sussurrargli parole sconosciute.

Gli alberi erano alberi. I cespugli erano cespugli. Funghi e foglie erano comuni funghi e foglie.

Sospirò nel capire che tutto era finito. Che quell'incubo l'aveva abbandonato.

Rabbrividì per il freddo sceso con la notte, arrivata mentre lui era ancora nel bosco. Non aveva avvertito lo trascorrere del tempo: per lui non era passata che solo un'ora, da quando vi si era inoltrato, e invece era passata una giornata.

Ma non ebbe tempo di meravigliarsi troppo di quel fatto.

Davanti a lui vi era un sentiero aperto che prese a inseguire, accompagnato dalle croci. Dalle più svariate forme e dimensioni, sembravano formare un cimitero ai lati del cammino.

Ogni croce che superò gli fece rizzare i peli delle braccia. Si sentiva ancora più osservato che tra gli alberi, e si immaginò una fila di lenzuoli bianchi dietro quelle tombe che non lo perdevano di vista un attimo.

Strinse le bretelle dello zaino sulle spalle, cercando di farsi più coraggio. Era uscito da quell'incubo, dopotutto, poteva superare anche quel percorso.

In realtà, quel silenzio calato come una coltre di nebbia fu quasi un toccasana, per lui: riprese il normale funzionamento dei polmoni, i suoi pensieri si tranquillizzarono, il tremore del suo corpo si calmò.

Osservò le stelle alte nel cielo, domandandosi quanto fosse lontano da suo fratello. Dopo tutto quello che aveva visto, l'idea che fosse ancora vivo, catturato da una creatura orribile, non gli sembrava più così tanto impossibile.

Se pure ci fossero state altre presenze con lui, non lo intimidivano. Se ne stavano ferme ai margini della strada, senza toccarlo o inseguirlo come avrebbero fatto nel bosco. Forse lo sfidavano, con quelle attenzioni. Forse volevano condurlo con loro, tra il terriccio e il marmo.

Forse stavano soltanto aspettando il momento giusto per fare la loro mossa.

Ce l'avrebbe fatta a superare quel passo che era stata la morte per così tante persone? O avrebbe vinto loro, aumentando il loro seguito?

Si strinse nel giaccone, cercando di evitare al freddo di penetrargli nelle ossa.

Parecchi passi dopo, qualcosa cominciò a cambiare.

Di nuovo quei bisbiglii. Eppure non sembravano malevoli, bensì avvertimenti. Le mani che avevano cercato di catturarlo tra gli alberi, lì sembravano volerlo trattenere per non farlo avanzare.

A cosa stava andando incontro? Aveva sbagliato a giudicare quelle anime?

Perché avrebbero dovuto aiutarlo?

Non diede peso a quegli ammonimenti. Nulla ormai lo avrebbe fermato.

Doveva trovare suo fratello a tutti i costi. Solo così avrebbe trovato la pace dentro di lui.

CaleidoscopioWhere stories live. Discover now