CAPITOLO 5 - A COLAZIONE CON I SOVRANI ( seconda parte)

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Nei corridoi del palazzo si sentivano solo i passi di Mina e Izuku.

Entrambi erano in silenzio lei con un sorriso stampato in volto mentre lui con il terrore di sbagliare dipinto in faccia.

Arrivarono davanti ad una grandissima porta, Izuku si fermó ad osservarla, era stupenda, in legno, incisa e con delle rifinita con decorazioni in oro massiccio.

Mina lo guardava sempre sorridendo.

- pronto -.

- no, ma entriamo che i sovrani aspettano - sospirò.

Così Mina busso alla porta e dopo che delle cameriere aprirono la porta, davanti ad Izuku si presentò una bellissima sala, con un gigantesco tavolo lungo circa cinque metri in legno di castagno, dodici eleganti sedie in noce ricoperte in tessuto, un tavolino d'appoggio anch'esso in noce, servizio completo da dodici persone con lo stemma del castello, doppio bagno di servizio con lavabi in marmo, due dipinti ad olio su tela che rappresentavano la natura morta e a completare questo magnifico salone un lampadario in vetro rosa e polvere di corallo e oro.

Izuku degluti forte a quella vista, ma incoraggiato dalla sua amica entrò dentro dove erano già accomodati il Re e la Regina.

- Buongiorno Vostre Maestà, ho accompagnato come da vostra richiesta il ragazzo -. disse Mina inchinandosi davanti ai sovrani.

- perfetto Mina grazie. Vieni qui ragazzo ti voglio presentare la mia consorte, la Regina Bakugo -. Disse il Re invitando Izuku ad andare davanti a loro.

- ce..ce..certo vostra m...m...Maestà!-. Balbettare Izuku.

- non essere nervoso, non mangeranno te per colazione ahahhah -. Gli disse Mina sottovoce.

Izuku la guardò con gli occhioni di un bambino, ma capi che poteva fidarsi e stare tranquillo.

- Lei è la mia consorte, la Regina Mitsuki Bakugo -. Disse il Re rivolgendosi a Izuku.

- Buongiorno Vostra Maestà, io sono Asahi, onorato di fare la Vostra conoscenza -. disse inchinandosi davanti alla regina.

La Regina era una donna sui quarant'anni, con capelli biondi e occhi color fuoco.

- Ti sono tornati i ricordi figliolo? - Domandò il Re guardando con stupore il ragazzo.

- Purtroppo no Sire. Il nome è stato suggerito da Mina -. Disse rosso in viso e con il capo chino.

- oh capisco! Vorrà dire allora che per ora ti chiameremo tutti Asahi se sei d'accordo -.

- si vostra Maestà va benissimo -.

- alzati in piedi ragazzo, fatti vedere bene in viso per favore -. Disse con voce gentile la Regina.

Izuku si alzo e con titubanza la guardò in viso.

- molto piacere di conoscerti Asahi, spero che ti troverai bene qui finché non ritorneranno i tuoi ricordi -.

Ma osservando meglio il volto del ragazzo la regina impallidi.

Quel ragazzo che ora si trovava davanti a lei assomigliava in tutto e per tutto a una persona a lei cara.

Il Re accortosi che la regina non preferiva più parola intervenne.

- tutto bene mia regina?-.

- ahm...si si tutto bene. Sono solo un po stanca. Che ne dite se ora facciamo colazione? -.

Il Re concordó con la consorte ma sentiva che qualcosa la turbava.

Si sedettero tutti e tre a tavola è furono servite moltissime prelibatezze.

- Non Vi ho ancora ringraziato per la vostra ospitalità e per avermi salvato in quella radura Sire. Esordì Izuku.

- Fatemi sdebitarmi in qualche modo vi prego -. Continuó guardando in modo serio ma allo stesso tempo gentile il Re.

- come vuoi ragazzo ti troverò qualcosa da fare, anche se non è necessario davvero -.

Nel mentre che i due parlavano la Regina non smetteva un attimo di osservare quel ragazzo a lei tanto familiare.

Quegli occhi! maledizione quegli occhi erano identici a quelli della sua amica! per non parlare dei capelli dello stesso colore e quel sorriso e i modi gentili ed educati.

Tutto il contrario di suo figlio Katsuki, che aveva il carattere fumentino, con modi non proprio aggraziati.

Eppure si ricordava bene quando da piccolo Katsuki aveva il suo amico del cuore dai capelli verdi e due occhioni grandi dello stesso colore accanto a lui, il suo temperamento cambiava, riusciva ad essere quasi gentile anche con lei.

Ma quel ragazzo non poteva essere lui! Erano anni che avevano perso i contatti con la famiglia Midoriya, ma era venuta a sapere che il loro regno era stato invaso e distrutto e nessuno della famiglia era sopravvissuto.

Quindi quel ragazzo non poteva essere il figlio di Inko e di suo marito Hisashi.

Immersa nei suoi pensieri non si accorse che il marito la stava chiamando.

Si senti appoggiare una mano solla spalla e vide suo marito con il viso preoccupato.

- Mitsuki amore tutto bene? -

- ehm..eh? Ah Masaru! Si si tutto bene ero solo immersa nei miei pensieri scusa -.

Anche questa volta il Re non ne era tanto convinto che sua moglie stesse poi così bene.

- va bene. Ascolta vai a riposare, io ti raggiungo tra poco -.

Poi si rivolse ad Asahi e disse

- ragazzo, mi spiace non dedicarti del tempo ma la mia consorte non si sente molto bene. Ti affido a Mina che ti farà fare un giro del castello. Finisci con calma la tua colazione, ci vediamo a pranzo -.

Izuku annuì, si alzo in modo educato e si inchinó davanti alla Regina.

- mi auguro non sia nulla di grave Vostra Maestà. Le auguro buon riposo e spero di rivederla presto - disse rivolgendosi alla Regina.

La Regina gli sorrise e lo guardò in modo materno.

- non è nulla di grave tranquillo è solo stanchezza. Ci vediamo presto -.

E senza rendersene conto abbracció il ragazzo a lei tanto familiare.

Izuku rimase stupido di tale gesto per non parlare del sovrano che la guardò allibito perché nemmeno con loro figlio era così affettuosa pensò.

I tre si salutarono e Izuku raggiungesse Mina che lo attendeva sulla soglia della porta.
- allora? Come è andata eh eh? Sono persone squisite vero? -.

- si avevi ragione tu! Sono persone straordinarie; mi sono trovato benissimo in loro compagnia, come se....-. Lascio la frase in sospeso.

-come se? -. Chiese Mina.

Izuku: -come se...come se li conoscessi da sempre. Non so..è una sensazione strana-.

- si, ti fanno sentire parte della famiglia anche se non sei di sangue reale -.

- no è molto di più di questo Mina! Non me lo so spiegare, ma quando la Regina mi ha abbracciato, ho avuto la sensazione di aver già ricevuto abbracci da parte sua..come se già ci fossimo incontrati -.

Mina lo guardò in maniera strana, ma lasció perdere.

Cosi senza più priferire parola, si diressero verso i giardini.

RICORDATI DI MEWhere stories live. Discover now