19. Tenersi a distanza

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Capitolo 19: "Tenersi a distanza"

*Federico's Pov*

Le sue labbra sulle mie.
Le sue braccia intorno al mio collo.
Quel brivido, che solo lei è capace di farmi provare.
Quella vendetta che ha provato a compiere.
E ancora: la mano di lui che le stringe la coscia. La voglia incontrollabile di staccargliela dal resto del braccio.
Quel momento in cui ho realizzato, che ogni cosa che stesse facendo, era solo per infastidirmi.

«Stop! Va bene così, passiamo agli schemi» mi risveglio dai pensieri.
È lunedì mattina e sono in Continassa per gli allenamenti, ma ho la testa completamente da un'altra parte.
Ripenso agli avvenimenti di quel sabato.
Quando l'ho vista arrivare, bellissima, stretta in quel mini abito nero, che si era alzato troppo sulle gambe. Il modo in cui ha mosso i capelli, quasi provocatorio. I momenti in cui, durante le domande di quel gioco stupido, non facevamo che stuzzicarci a vicenda.
Tutto questo, vissuto nuovamente attraverso dei ricordi, simili a dei flashback.
Per mia fortuna, il mio corpo si muove in maniera automatica, abituato già ai diversi esercizi che eseguiamo ogni giorno, perché al momento la testa non aiuta per niente. È totalmente catturata da lei.
Quando è il momento di mettere in pratica gli schermi, però, cerco di ritrovare la mia concentrazione, altrimenti rischio di farmi male.

Prendo un respiro, e una volta indossata la pettorina blu da sopra la divisa gialla, ci posizioniamo in campo e iniziamo.
Per fortuna, ritrovo la mia lucidità, e ci metto il massimo impegno in questa fase finale dell'allenamento. Corriamo da una parte all'altra del campo, mettendo in pratica i vari schemi, cercando di tenere quanto più possibile il possesso della palla. E per fortuna, per un po', riesco a non pensarci più a Chloe. Malgrado trovi sempre il modo per entrare con prepotenza tra i miei pensieri. È sempre stato così.

L'allenamento si protrae per diverso tempo ancora. Ci alleniamo duramente e con costanza.
Sotto il sole che batte imperterrito su Torino, ci è difficile, ma continuiamo sempre con il massimo impegno. Io e gli altri siamo carichi, come probabilmente non siamo stati nei giorni precedenti. Noto più precisione nei passaggi, ma in generale in tutti gli esercizi svolti.

«Bene così ragazzi, per oggi può bastare» grida il mister dal bordo campo. Ci fermiamo tutti, il fiato corto e la stanchezza che inizia a farsi sentire.

Tiro un sospiro di sollievo quando l'allenamento finisce, soprattutto perché non riesco più a sentirmi le gambe. Oggi abbiamo spinto più degli altri giorni.

Raccogliamo le nostre cose e ci dirigiamo in spogliatoio.
È da sabato sera che vedo Dusan un po' distratto. Non abbiamo parlato molto, nemmeno oggi durante gli allenamenti. È stato un po' sulle sue, con la testa tra le nuvole, ma è riuscito a tenere ugualmente la testa concentrata. L'ho osservato, di tanto in tanto mi voltavo a guardarlo, ma era sempre molto pensieroso. Chissà cosa gli starà passando per la testa.

Silenzioso e in maniera abbastanza veloce, mi spoglio e vado a farmi la doccia.
Oggi non vedo l'ora di rientrare a casa e godermi il pomeriggio con Marlon Brando. Non chiedo altro.
Sento il bisogno di restare un po' da solo.

Una volta pronto, isso il borsone in spalla.
«Ci vediamo domani ragazzi» saluto gli altri e mi dirigo verso la mia auto.
Metto la borsa nel portabagagli e sto per salire in macchina, quando Dusan mi richiama.

«Fede, aspetta» arresto i miei movimenti e resto a guardarlo mentre fa una piccola corsetta per raggiungermi.
Dove le troverà mai tutte queste energie, mi chiedo.
«Avrei bisogno di parlarti» mi dice, una volta avvicinatosi a me.
Io annuisco e aspetto che continui, ma lui non lo fa.
«Non qui, andiamo a casa mia dai. Si tratta di qualcosa di importante» propone.
Io sospiro rumorosamente, ma come potrei dirgli di no? Lui è sempre stato al mio fianco quando avevo bisogno di lui.
"Addio alla mia bella idea di passare del tempo ad oziare" mi ritrovo a pensare.
«Va bene, ci vediamo da te allora» alzo la mano in modo saluto ed entro in auto.

L'intervista • Come tutto è cambiato || F.CDove le storie prendono vita. Scoprilo ora