Chapter 24 ~ Leggenda

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La maledizione cambia nome: da adesso è Soulmate, non Soulmates :)
COOMUNQUE... Questo capitolo è abbastanza corto, ma non posso spoilerare niente sul prossimo e... No, basta XD
Il giochino del nome è stato vinto da @iwantleovaldez, appena potrò usare il computer (mi hanno ridato il telefono *giggles*) le dedicherò il capitolo ^w^

Dai registri di Fairy Tail

- Magic and Curses, Capitolo IV

Acqua era una dea molto volubile.

Spesso, provocava mareggiate e tempeste molto violente, danneggiando le imbarcazioni dei poveri uomini che avevano come unico sostentamento la pesca. Altre volte, si ritirava dai fiumi e dai laghi e causava siccità e aridità, lasciando a patire la fame gli uomini che aravano e seminavano la terra per vivere.

Gelo, invece, era un dio dispettoso.

Si divertiva a far congelare le messi e l'erba, solidificava la pioggia in grandine, correva instancabilmente tra le montagne provocando valanghe e forti nevicate. Il suo passatempo preferito era mandare i gelidi venti che componevano parte del suo corpo etereo a fischiare tra gli alberi e a far sbattere le imposte delle case, per spaventare i bambini.

Ed era inevitabile che, un giorno, quei due si incontrassero.

Acqua sciabordava allegramente in un laghetto d'alta montagna, quando Gelo arrivò di corsa e iniziò a pattinare sulla sua schiena, che si congelò sotto i piedi incorporei dell'Elemento.

- Chi sei? - chiese Acqua al dio sconosciuto, stizzita.

- Io? Io sono Gelo, il potente dio del freddo. E tu? Chi sei tu? - rispose Gelo.

- Acqua. La magnifica dea a cui è affidato questo prezioso oro blu. - ribattè lei.

Pigramente, Acqua alzò una mano, facendo alzare il livello del lago fino agli argini che aveva creato l'uomo.

- Meglio. - commentò agitando la sua chioma liquida.

- Quindi sei Acqua... Mi hai sempre affascinato, lo sai? Il ghiaccio ha origine da te, e senz'Acqua, io non potrei congelare. Certo, tutti avrebbero un gran freddo, ma il sole mi scaccerebbe presto, senza lasciare alcuna traccia.

Il dio su avvicinò alla sua simile, senza scatenare il suo potere.

- E dovrebbe importare, ad Acqua? Lei esiste sia che tu viva, sia che tu muoia. Non sei rilevante, nella sua vita.

Gelo catturò una grande goccia di quell'acqua così limpida e pura, ed iniziò a modellarla in una forma che l'altra dea non riusciva a vedere.

- Che cos'è?

- Un pezzo di me. Anzi, un pezzo di noi due.

Gelo le porse un oggetto di ghiaccio, scolpito in maniera da sembrare un cuore umano. Lei lo prese in mano, ammirandolo in tutte le sue sfaccettature.

Sembrava davvero un cuore, ma colore e consistenza erano, ovviamente, completamente diversi. Una spessa crosta di ghiaccio liscio ed azzurrino ricopriva la parte più interna, composta da acqua allo stato liquido simile a sangue trasparente.

- Tu l'hai mai avuto, un cuore? - le chiese Gelo.

Acqua non rispose, incantata dalla bellezza dell'oggetto.

- No... - mormorò in seguito.

- Allora potrei fartene dono! - esclamò il dio compiendo una giravolta su sè stesso - Ma ad una condizione. Voglio che tu

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