Ho preso l'influenza, con raffreddore e tosse che mi hanno reso difficile dormire per diverse notti, ma almeno questo mi ha permesso di rimandare l'invito di lord Edward in campagna. Il giorno dopo il temporale mia zia ha avvisato subito la sua famiglia e, prontamente, il mio corteggiatore ha manifestato la sua vicinanza inviandomi un meraviglioso mazzo di fiori con un biglietto d'auguri per una pronta guarigione.
So benissimo che questa non è una vittoria, ma solo lo spostamento di un appuntamento inevitabile, tuttavia i giorni scorsi mi hanno aiutata a stare un po' da sola con i miei pensieri.
Attraverso il tramite di Sarah e Thomas ho potuto avvertire anche lady Amelia e lord Anthony delle mie condizioni di salute, così è ormai una settimana che non vedo nessuno di loro, anche se oggi mi sento un po' meglio e vorrei tanto uscire in giardino a prendere un po' di sole. Mi alzo in piedi e scosto le tende, quando qualcuno bussa alla porta della mia stanza.
«Come ti senti, Sophie?» chiede mia zia, con aria preoccupata. Dopo l'ultima lite che abbiamo avuto quella sera mi è sempre stata accanto, accudendomi in maniera premurosa e materna, ma in quei frangenti ero troppo febbricitante per prestarvi la dovuta attenzione. Adesso che sto guarendo, la triste realtà torna a cadermi addosso con tutta la sua inevitabilità.
«Un po' meglio. Vorrei uscire a fare uno spuntino.»
«Molto bene. Ti prego di fare attenzione ai colpi d'aria, quindi resta nel nostro giardino per favore. Io andrò a un banchetto organizzato dalla Baronessa Berners e tornerò tardi. Ci sarà anche lord Edward, gli dirò che andremo a visitare la sua tenuta in campagna alla fine della prossima settimana, in modo da darti l'occasione di guarire perfettamente» dice tutto d'un fiato. «Per qualsiasi cosa tu abbia bisogno, affidati a Sarah e agli altri domestici.»
Prima di uscire dalla stanza esita per un secondo, come se volesse dirmi qualcosa, ma non lo fa. Forse si sente in colpa per il modo in cui l'ha detto, ma non rinnegherà mai ciò che è uscito dalla sua bocca la sera del temporale: le devo obbedienza, fine. E questo mi fa sentire ancor più la mancanza di mia madre. Magari lei avrebbe ascoltato la volontà del mio cuore. O magari no e io sono solo una povera illusa.
Rimango alla finestra per un tempo indefinito, sentendo la carrozza che si allontana e un vociare al piano terra. Poi qualcuno bussa nuovamente alla mia porta.
«Permettete?» la voce di Sarah giunge poco dopo alle mie orecchie, facendomi voltare.
«Dimmi tutto.»
«Volevo dirvi che ho fatto in modo di mandare al mercato la cuoca e il maggiordomo. Vi aiuto a indossare la vestaglia.»
«E per quale motivo li hai mandati al mercato?» chiedo con innocenza, non riuscendo a seguire il filo del discorso.
Intanto Sarah mi aiuta a indossare una vestaglia verde chiaro, che si unisce all'altezza del seno con una spilla a forma di cigno le cui ali sono abbellite da piume bianche. Mentre chiude il fermaglio, la mia cameriera sorride. «Avete una visita.»
E subito dopo sento bussare di nuovo alla porta della stanza. «Avanti» dico in modo incerto.
Thomas avanza giusto di un passo all'interno, facendomi un breve inchino. «Perdonate l'assenza di preavviso, lady Sophie, ma abbiamo ritenuto tutti che fosse meglio così per le circostanze. Vi annuncio l'arrivo di lord Anthony.»
Subito dopo di lui, il Duca fa il suo ingresso lasciandomi senza fiato.
Sarah si avvicina al mio orecchio, sussurrandomi qualcosa. «Saremo nella stanza accanto, per qualsiasi cosa abbiate bisogno vi basterà alzare la voce o suonare la campanella sul comodino.»
Le faccio un breve cenno d'assenso e sia lei che Thomas attraversano la porta, congedandosi da noi. Improvvisamente tutta l'aria della stanza sembra essere sparita, prosciugata dalla presenza dell'uomo che ho di fronte. I suoi capelli neri sono lievemente arruffati e indossa uno dei suoi abiti scuri, con un gilet indaco dai motivi floreali, la camicia con un bottone di troppo aperto sul petto.
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Eyes of Love
Historical Fiction[COMPLETA] Londra, 1817. Lady Sophie Sinclair si ritrova a vivere presso l'abitazione della zia Bridget per affrontare il debutto a Corte, dopo la perdita dei suoi genitori e di suo fratello. Mostrando interesse per i ceti meno abbienti, i poveri e...