Capitolo quattro

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Adeline si guardò allo specchio e non poté fare a meno di notare che l'uniforme di Serpeverde le stava magnificamente. Sembrava che il verde fosse il colore che le calzava a pennello. Adesso che era stata smistata, l'uniforme che aveva comprato a Diagon Alley aveva subito dei cambiamenti per mostrare a tutti quale fosse la sua Casa. La cravatta non era più nera, era verde con delle strisce d'argento. La fodera del mantello era verde e adesso all'altezza del cuore non c'era più lo stemma di Hogwarts, bensì c'era quello di Serpeverde. Adeline aveva ricevuto una copia dell'orario e di certo di poteva dire che il suo primo giorno sarebbe stato impegnativo. Come prima cosa, avrebbe avuto un'ora di Storia della Magia, seguita da una di Divinazione, poi ci sarebbe stato l'intervallo. Due ore di Pozioni, un altro intervallo e per finire in bellezza un ora di Trasfigurazione e una di Difesa Contro le Arti Oscure.

Adeline prese la borsa di stoffa con dentro i libri di testo, l'inchiostro, la penna d'oca, la bacchetta e tutto il necessario per le lezioni, poi uscì dalla stanza. Scese la scala a chiocciola che collegava i dormitori alla sala comune e uscì, facendo finta di non  aver visto più di una persona guardarla e sussurrare qualcosa nell'orecchio della persona accanto. Una volta fuori dal Sotterraneo di Serpeverde, Adeline salì una rampa di scale e girò a destra, prendendo la scalinata principale di cui James le aveva parlato. Essa non era una normale scala infatti, non lo era neanche lontanamente. Si trattava infatti di una marea di scale che si spostavano per condurre gli studenti in diverse zone del castello, anche se a dir la verità andava un po' a fortuna dato che non si sapeva mai quando le scale si sarebbero spostate di nuovo.

Adeline entrò nella Sala Grande e si sedette in disparte, lontana dai suoi compagni. Alcuni di essi continuavano a parlare di lei e di come gli avesse stupiti che lei fosse stata smistata nella Casa rivale della sua famiglia. Ovviamente gli ignorò, ma ciò non significava che per lei quelle parole non avessero un peso. Adeline guardò verso il tavolo dei Grifondoro, ma di suo fratello o dei suoi amici non c'era neanche l'ombra. Anche se dopo aver aguzzato la vista, vide Remus. Ovviamente essendo un prefetto la puntualità era il suo forte, mentre James e gli altri sarebbero arrivati in ritardo di mezz'ora come minimo. Non appena Remus si accorse di Adeline, le rivolse un dolce e debole sorriso e la salutò agitando la mano, ma lei distolse lo sguardo. Remus non tentò di parlarle dato che quello di Adeline era chiaramente un segnale che diceva "parlami e muori".

Dopo la colazione, Adeline uscì dalla Sala Grande per andare verso l'aula di Storia della Magia. L'unico problema era che non sapeva esattamente dove fosse, quindi andò in giro un po' a caso. Poi in lontananza vide un trio decisamente famigliare. James, Sirius e Peter stavano camminando lungo il corridoio discutendo di chissà cosa. Adeline si approfittò del fatto che non l'avessero ancora vista per cambiare direzione, ma proprio quando si girò James alzò lo sguardo e la vide. Adeline si girò per mezzo secondo e i due si fissarono negli occhi. Sui volti dei tre ragazzi non c'era alcun sorriso, solo un'espressione piena di rammarico. Adeline si girò di nuovo e accelerò il passo per cercare di evitare una conversazione indesiderata, ma sentì dei passi che la seguivano.

"Adeline!" era James. "Adeline, dobbiamo parlare. Non puoi continuare a ignorarmi come se non ci conoscessimo." affermò afferrandole il polso per fermarla.

"Lasciami in pace, non voglio parlarne." rispose lei, liberandosi dalla sua presa con uno strattone. Però non andò via.

Suo fratello sospirò. "Ascolta, lo so che credi di essere sbagliata solo perché sei finita in Serpeverde e non in Grifondoro come tutta la famiglia, ma ciò non significa che sei giustificata a tagliarmi fuori." affermò.

"Non ti sto tagliando fuori perché mi sento sbagliata, lo sto facendo perché volevo evitare questa ramanzina da fratello iperprotettivo." ribatté lei.

James rimase in silenzio per qualche istante. "Però ti senti sbagliata." disse James. "e questo l'hai anche ammesso senza rendertene conto." purtroppo, aveva ragione. "insomma, anche Sirius è stato smistato in una Casa che non è quella della sua famiglia e-" Adeline lo interruppe.

I should hate you, Regulus Black, but I love you.Where stories live. Discover now