Una famiglia... felice

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CAPITOLO 10
DAISY

Non vedevo l'ora di ricevere i risultati del test d'inglese

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Non vedevo l'ora di ricevere i risultati del test d'inglese...

Ho preso quattro. Testo privo di idee.

Ho usato tempi verbali complessi, proprio come richiesto dall'insegnante e per un'ora non ho avuto altri pensieri se non il compito che dovevo svolgere. A prescindere da Aaron, quando studio, tutto il resto scompare. In questo sono sempre stata brava. La priorità a questa età deve essere la scuola, anche se il cuore inizia ad avere piccole ferite. Almeno, questo è il mio pensiero.

E invece tutto mi aspettavo tranne che questo voto. E' la prima volta che prendo quattro. E' la prima volta che ricevo una valutazione inferiore al numero sette. Non sono arrabbiata per questo. Mamma e papà mi hanno sempre detto che il voto non conta, ma c'è qualcosa di assurdo in questa storia. Il tema che mi era stato assegnato era l'amore no? Quindi ho parlato dell'amore verso la mia famiglia e verso i miei fratelli, dell'amore che i miei genitori provano per me e ho parlato anche di sentimenti che nascono all'improvviso, quando meno te lo aspetti. Non ho fatto nomi, non ho citato nessuno. Non sono stupida, so che lei e il vice questore capo sono amici. Perché sono amici, no? Oppure c'è dell'altro? Tanto non sono affari miei. Aaron ha chiuso con me e aveva il colletto della camicia sporco di rossetto. Non il mio. Sarà stato di Marika il rossetto?

Veronika, la ragazza con i capelli verde acqua, continua a guardarmi, anzi, a guardare il voto, dal suo banco. Sta sbirciando, rischiando di diventare una giraffa a furia di allungare il collo. Stanca di essere fissata, mi volto verso di lei.

<< Quattro. Ora rilassati>>.

Lei scuote la testa.

Durante la lezione, non riesco a concentrarmi come vorrei perché sento che quel numero è un'ingiustizia. La professoressa m'ignora ma al termine dell'ora d'inglese, si avvicina a me.

<<Ti aspetto a casa mia, oggi. Voglio spiegarti delle cose del compito>>.

Annuisco. <<Va bene, professoressa>>.

Le ore successive, mi dimentico del brutto voto o meglio, cerco di accantonarlo, merito soprattutto delle due ore di storie dell'arte. Faccio per mettere l'iPad nello zaino quando sento qualcuno avvicinarsi.

<<Stai attenta>>.

E' Veronika.

<<Adesso giochi a fare l'amica?>>

<<Stai. Attenta>>mi ripete.

A cosa dovrei stare attenta?

Nei corridoi, Olga, la tipa scorbutica della segreteria mi blocca e mi consegna un bigliettino bianco. Scompare subito. E' un indirizzo, probabilmente quello di casa di Marika. Mi aspetta nel primo pomeriggio. La professoressa ha chiesto ad Olga di lasciarmi il bigliettino?

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