Un'ora no...ma non mi lamento

1.3K 113 146
                                    

CAPITOLO 22
DAISY

<<Un'ora? Glielo succhia un'ora? Sei seria?>>

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

<<Un'ora? Glielo succhia un'ora? Sei seria?>>

<<Ti prego, non urlare>>.

Siamo a scuola e stiamo facendo una pausa. Rexan questa mattina ha pensato di preparare un panino gourmet non solo per me ma anche per Veronika. Da quando ho raccontato a mia sorella Skyler e a mio cognato che la mia nuova amica, abita nella casa famiglia di Kolniak, si sono subito messi all'opera. Le abbiamo dato un sacco di vestiti, un po' miei e un po' di Sky. Sono nuovi ma non li indossiamo più. Spesso chi ha, non si rende conto di tante cose. E per fortuna, Veronika ha accettato tutto volentieri. Il panino è di suo gradimento. Lo mangia con gusto.

<<Ma come fa? Come passa un'ora accucciata su quel coso bavoso?>>

<<Che ne sai che è bavoso?>>

<<Non lo è?>>

<<Non eludere la domanda>>.

<<Posso immaginare...figurati se in casa famiglia si scopa. Mi usciranno i funghi...>>

<<Che schifo>>.

<<Devi battere il record di Brenda>>.

<<Non siamo ancora arrivati a quel punto ma posso dirti con certezza che la sottoscritta, dopo un minuto, avrà la mandibola bloccata>>.

<<E' davvero così grosso come dicono in giro?>>

Scrollo le spalle. Penso di sì ma non ho e non voglio avere, altro metro di paragone.

<<Allora, chi è che lo succhia un'ora?>>domanda Peter, un nostro compagno di classe, completamente ricoperto, anche in volto, di tatuaggi e piercing.  Si siede sul banco di Veronika.

Ho sentito dire che i suoi genitori hanno una mentalità molto aperta e che sono una sorta di hippie che vivono in aperta campagna.

<<Nessuno delle due, idiota>>.

<<Perché sembrate delle verginelle, piuttosto che delle esperte succhiatrici>>.

Veronika gli molla un pugno su una spalla.

<<Calma cavalluccio marino>>.

Scoppio a ridere mentre la mia amica, vorrebbe fulminarlo.

<<Sentite, ho bisogno di un favore>>.

<<Non abbiamo soldi, almeno non io>>.

<<Sentiamo>>dico.

<<Sapete che i miei genitori hanno un canile, no?>>

<<Avete anche dei dobermann? Perché devo far sbranare una persona>>.

E mentre lo dice, la professoressa Pàpovic entra in classe. La pausa però non è ancora finita, quindi, al momento, resto seduta accanto a Veronika, all'ultimo banco, sulla sinistra.

NištaviloWhere stories live. Discover now