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«Si! Te l'ho fatta!» urlò Shoko parecchio divertita.

Aveva deciso di fare uno scherzo ad Haibara ovvero il compagno di classe di Nanami.

Shoko e Haibara scherzano sempre e sta volta la ragazza gli ha buttato un sacco di farina in testa ed ora il povero ragazzo la sta rincorrendo per tutto il cortile imbeccando, ricoperto di farina.

Io sono seduta ai piedi di un albero e sto disegnando, anzi scarabocchiando, qualche schizzo su uno stupido taccuino, per liberare la mente.

La visita al Cimitero mi ha scombussolato parecchio... però grazie alle parole di Shoko, sto vedendo la situazione sotto un altro punto di vista.

Infondo infondo aveva ragione, ma io non volevo accettarlo, almeno non del tutto. Alex era una brava persona e non saprei spiegare perché quella sera avesse iniziato ad aggredirmi all'improvviso.

Raccontai tutto ciò che era successo al Cimitero a mio fratello che concordò pienamente con Shoko.
Inoltre era contento che la mora sapesse... Secondo Suguru lei non mi avrebbe abbandonata. Ma mi avrebbe aiutata e supportata.

Non mi riteneva un mostro, almeno questo pensavo e speravo.

Inoltre mio fratello e Sei Occhi si erano ripresi quella mattina, quindi potevano ritornare alle loro solite giornate scolastiche ma dovevano fare attenzione ad usare le loro tecniche.

🖤🍷☕️

Le lezioni finirono infretta. E la cena era alle porte così dopo essermi lavata e vestita scesi giù dove trovai quasi tutti seduti pronti a mangiare. Una cena come tutte, tranquilla come al solito.

Quando tutti finimmo aiutai Hina, la signora delle pulizie, a sparecchiare e lavare i piatti. Quella donna si faceva in quattro per dare da mangiare agli studenti e pulire tutto l'Istituto. Anche se era composto da pochi studenti era sempre una tortura pulire, sistemare, fare da mangiare perlopiù da sola...

La aiutavo spesso, perché mi dispiaceva che facesse tutto lei e poi odio il disordine... Quindi automaticamente se vedo qualcosa fuori posto la devo sistemare.

«Signiorina Geto può andare non c'è bisogno che mi aiuti-» iniziò a parlare la signora ma la interruppi.

«Hina lo sa come sono fatta e per me non è un peso aiutarla, anzi mi fa stare bene. Almeno passò un po' di tempo con lei e stacco la testa dai pensieri» risposi.

«E va bene... infondo fai sempre di testa tua» disse la signora sorridendo continuando a lavare i piatti.

Continuai ad aiutarla per ben due ore. Poi ci salutammo, lei tornò a casa mentre io mi incamminai verso la mia stanza.

Entrai in camera e mi buttai sul letto come un bisonte. Ero stanca, terribilmente stanca e non mi sentivo per niente bene, avevo un mal di testa atroce.

Sperai non fosse il mal di testa a causa della mia tecnica... ma con tutta la sfortuna che ho è proprio quello...

Questo maledetto mal di testa capitava spesso a causa del controllo mentale che non è del tutto perfetto. Solo Suguru riusciva ad alleviarmi almeno un minimo il dolore.

Nella mia testa c'era un martello che continuava a colpire.

Il dolore era costante e pesante.

Fase 1: Dolore.

Daddy's home, home for me. (Gojo Satoru X Reader) JJKWhere stories live. Discover now