𝕿𝖍𝖊 𝖒𝖚𝖘𝖐𝖊𝖙𝖊𝖊𝖗𝖘 𝖘𝖊𝖗𝖎𝖊𝖘
I fratelli Lacroix sono famosi nel Bushwick, uno dei quartieri più malfamati di Brooklyn, e nessuno osa avvicinarsi a loro o ai locali che possiedono per nascondere tutti i loro traffici.
Morgan è abituata...
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┌───────────── •✝︎• ────────────┐ «Meglio regnare all'inferno che servire in cielo» John Milton └───────────── •✝︎• ────────────┘
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Ero nervoso, infastidito e scocciato.
Odiavo quando qualcuno mi costringeva a fare qualcosa ed erano ormai troppi anni che dovevo sottostare a qualcuno, senza poter fare niente per cambiare le cose.
Digrignai i denti quando guardai l'orologio appeso al muro, picchiettando con l'indice sul bicipite, avendo le braccia incrociate al petto.
Quando diamine sarebbe arrivato quel dannato fattorino?! Il suo ritardo era di ben cinque minuti e ormai aspettavo la sua chiamata.
Alexander voleva che integrassimo di più la moglie e così ero stato costretto ad invitarli a cena a casa mia. Non sapevo in che modo potessimo farla sentire più a casa quando neanche noi due lo eravamo effettivamente. Casa nostra era lontana e ormai non lo era neanche più.
Casa eravamo noi tre, da parecchio tempo ormai. Io, Alexander e Killian.
E per di più era una cosa più che forzata, quella cena. Sua moglie mi stava altamente sulle palle. Troppo diversa da noi, troppo diversa da lui. Snob, pettegola e narcisista.
«Cosa ti ha fatto di male quell'orologio?» Morgan entrò in salone, con le stampelle ai lati del corpo e un'espressione curiosa.
Per fortuna poggiava già la punta e non le era più così tanto faticoso camminare. Perciò si stava curando bene, anche se il fattore principale per una pronta guarigione era il riposo. Non doveva sforzarla quella caviglia.
Cazzo!
Per un momento mi ero dimenticato che fosse lì, che vivessi con qualcuno. Sempre abituato ad essere un lupo solitario...
Non l'avevo avvisata e lei era ancora in pigiama. Le piaceva restare in quel modo fino al pomeriggio, poi si appropriava della mia vasca per un'ora e mezza e alla fine si vestiva. Per poi rimettersi in pigiama dopo cena, piazzarsi sul mio divano, manicare un qualsiasi dolce che avesse cucinato quel giorno e obbligarmi a vedere con lei qualsiasi cosa.
