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Cᴀʀᴏ ᴅɪᴀʀɪᴏ,

Ho voluto seguire il consiglio di mia zia: andare alla festa di inizio anno.
Tralasciando questo, mi sento in dovere di raccontarti come sia andata la prima giornata:
In primo luogo mi sono sentita giù un po' osservata, in secondo luogo ho fatto la conoscenza di Mr.Popolarità il classico 'bello e dannato' (come lo descriverebbe mia madre).
Jecob così si chiama, é un ragazzo alto, con una corporatura atletica e allo stesso tempo imponente, i capelli corvini come la notte e gli occhi santi numi... glaciali come una tormenta di neve, per farla breve uno di quelli che ti entrano nel profondo e che ti scavano l'anima.
Tornando al discorso della festa, devo dire che è stato piacevole passare una serata diversa dalle altre.
Ah mi sono dimenticata di dirti che stasera Jecob ha ballato con me per gran parte del tempo, ammetto che mi sono sentita giusto un po' a disagio per via degli sguardi poco 'carini' che ricevevo dalle sue ammiratrici.
Oltre a Jecob ho conosciuto anche un'altro ragazzo: Alexander lui è stato come il mio 'angelo custode' quando stupidamente ho deciso di addentrarmi nella boscaglia.
A differenza di Jecob, il mio salvatore ha quel tipo di bellezza che riassumerei come 'surreale'.
Adesso penso che mi farò una bella dormita, ti scriverò presto.
𝓔𝓭𝓮𝓷

Richiudo il piccolo diario quasi di scatto, da quando scrivo così di un ragazzo? Non mi faccio troppe domande a riguardo, oppure semplicemente evito di darmi una risposta.
Mi rigiro tra le lenzuola rosso scarlatto del mio letto, alla ricerca disperata di una posizione confortevole, che non tarda a farsi trovare.
Sospiro prima di cadere tra le dolci braccia di Morfeo, ignara che due occhi glaciali osservano ogni mio movimento.

Alexander's pov

In ogni momento esiste una scelta.
Possiamo aggrapparci al passato o abbracciare l'inevitabilità del cambiamento e lasciare che un futuro più luminoso si dispieghi davanti a noi. Ciò che è stato fatto non può essere disfatto. Rimane dentro di noi. Una storia che raccontiamo a noi stessi per sapere chi siamo.
Queste sono le parole che mi vengono da pensare mentre finisco di sotterrare il cadavere che, fino a una decina di minuti fa era stata la mia cena.

"Presumo che chiamarti Satana sia un insulto a lui" dice una voce alle mie spalle
"Non ti hanno insegnato che è maleducazione spiare la gente?"
"Non se la persona in questione arriva nella MIA città e pensa di usarla come ristorante"
"Onestamente non so se sei più coraggioso o più stupito, ma dopotutto la vita è fatta da un proverbiale testa o croce" rispondo con un mezzo sorriso
"Cosa sei venuto a fare, una bella abbuffata? Te lo dirò solo una volta: vattene se hai cara la vita"
A quelle parole scoppiai a ridere
"Credi di farmi paura tu e il tuo branco di cani rognosi? Ho sterminato interi branchi insieme ai loro Alpha, ma tu, ahahah sei divertente lo ammetto" dico avvicinandomi a lui.
Mi avvicino sempre di più, finché non siamo faccia a faccia; le iridi del lupo si sono fatte gialle in segno di avvertimento, normalmente un loro morso può uccidere un vampiro, ma io non sono come gli altri.
"Sai perché la gente ha paura? Semplicemente ho il potere per farlo e tu, sei una delle tante formiche che credono di avere qualche speranza con me. La morte offre più ritmo di quella che meriti" concludo.
Stavo quasi per andarmene quando il mio interlocutore ricomincia nuovamente a parlare.

"Stai lontano dalla ragazza Dracula o ti vengo a impalare"
"Ora capisco... sei venuto da me per questo, per lei. Immagino sia la tua compagna, visto che ti sei esposto tanto. Sai dovresti tenerla d'occhio, dopotutto è una fragile umana..." conclusi.

Povs'Jacob

Maledetto parassita, come osava dire a me cosa fare con la Mia donna?
Ma le sue parole erano sensate, era umana e tutto ciò che riguardava il mio mondo inevitabilmente l'avrebbe portata ad una fine precoce se non avessi fatto la dovuta attenzione.
Dovevo proteggerla finché non sarebbe arrivato il momento giusto.
Il battito del mio cuore accelleró di colpo, chissà come l'avrebbe presa, non è una cosa che si dice normalmente ad un'essere umano, cioè che lupi mannari, vampiri, streghe e demoni esistono, che non sono solo leggende tramandate per terrorizzare i bambini la notte.
Senza accorgermene sono davanti a casa sua, il suo odore si sente anche qui fuori; le luci sono spente quindi deduco che sia andata a letto, mi perdo a immaginare il suo viso dormiente.
Cosa mi hai fatto piccola umana? Sarai capace di amare un mostro come me? Oppure scapperai?
Questo pensiero mi assillano la mente in modo incessante.
Guardo in direzione di un'albero che da proprio la vista là dove il suo odore è più intenso.
Con agilità mi arrampico, eccola, la mia dolce Eden.
Rimango incantato da lei, anche dalle piccole e graziose smorfie che compaiono sul suo viso.
Decido di chiudere gli occhi e cullato dal silenzio della notte mi abbandono a un sonno profondo.

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⏰ Last updated: Apr 01 ⏰

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