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"Now you're just somebody
that I used to know."

HARRY SE NE STAVA SEDUTO SUL LETTO CON LO SGUARDO PERSO NEL VUOTO, mentre pensava a cosa sarebbe potuto succedere in quel torneo

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HARRY SE NE STAVA SEDUTO SUL LETTO CON LO SGUARDO PERSO NEL VUOTO, mentre pensava a cosa sarebbe potuto succedere in quel torneo. Non poteva credere che Silente avrebbe potuto accettare la cosa senza neanche obbiettare. Lui chiaramente era sicuro di non aver fatto nulla, anche se ben presto avrebbe scoperto che non tutti lo ritenevano innocente, a partire dal suo migliore amico.

"Come hai fatto?" Gli chiese Ron mentre sistemava qualche maglietta.

"A fare cosa?" Chiese Harry risvegliandosi dai suoi pensieri.

"Lascia perdere, non importa..." Rispose il rosso andando verso il suo letto. "Avresti potuto informare il tuo migliore amico..."

"Non sono stato io a mettere il mio nome nel calice, ne tantomeno ho chiesto a qualcuno di farlo. Se davvero credi di essere il mio migliore amico, queste cose dovresti averle capite da solo. Ti comporti da stupido!" Rispose Harry arrabbiato, mettendosi sotto le coperte.

"Già, è quello che sono... lo stupido amico di Harry Potter" Disse Ron.

Harry si arrabbiò di più e si alzò dal letto, andando verso quello di Ron.

"Ti ripeto che non ho messo io il mio nome nel Calice, io non voglio la gloria eterna voglio solo essere...." normale avrebbe voluto dire, ma Ron non avrebbe capito perché troppo accecato dall'odio in quel momento. "Senti, non so cosa sia successo e non so neanche perché ma è successo. Chiaro?" Detto ciò i due ragazzi andarono a letto arrabbiati l'uno con l'altro.

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La mattina successiva i quattro campioni vennero chiamati per delle interviste da parte di Rita Sketeer.

"Che quartetto carismatico!" Esclamò la giornalista. "Iniziamo da te, Harry, che sei il più giovane."

Harry seguì Rita in uno stanzino dove si sarebbe tenuta l'intervista.

"Oh, è intimo..." Sussurrò lei a pochi centimetri da Harry. Il ragazzo spalancò gli occhi e rispose : "Ci mettono le scope..."

"Perfetto, allora ti sentirai come a casa tua!" Esclamò lei. "Bene iniziamo."

Una lunga conversazione iniziò parlando di come Harry avesse fatto a mettere il suo nome nel calice e terminò parlando dei suoi genitori. Quell'intervista era sempre più scorretta nei confronti di Harry, anche perché Rita stava appuntando ciò che riteneva lei vero e non quello che stava evidentemente dicendo Harry.

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Passarono giorni da quell'intervista e tra i quattro ragazzi non scorreva proprio buon sangue, infatti si erano allontanati e divisi in due gruppi : uno formato da Ron ed Hermione e l'altro da Max ed Harry.

𝐒𝐄𝐂𝐑𝐄𝐓 || 𝘩𝘢𝘳𝘳𝘺 𝘱𝘰𝘵𝘵𝘦𝘳Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora