9 - 🌸​Interviste e Uruk-hai🌸​(pt.1)

98 10 19
                                    

Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re, metà pellicola: l'assedio di Minas Tirith

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re, metà pellicola: l'assedio di Minas Tirith.

Quella era casa mia dalle sette e trenta di mattina alle undici di sera da cinque giorni a quella parte. Orde di giornalisti si abbarbicavano urlando sulla porta d'ingresso come orchi nati dal fango si scagliavano contro le mura di cinta dell'Ultimo Baluardo degli uomini; alcuni degli assedianti, con estrema accuratezza storica, avevano persino montato delle tende nel mio giardino.

Un ariete, un paio di Olifanti e la ricostruzione sarebbe stata completa. Peccato solo che l'Oscuro Signore dei miei nemici non fosse un grosso e inquietante occhio di fuoco sulla cima di una torre, ma un uomo ultrasessantenne mezzo pelato di nome Sandro Verri.

I primi giorni erano stati una crisi di panico dietro l'altra, inframmezzata da qualche insulto tirato al vento e molta rabbia sfogata sui cuscini del soggiorno. Questo fino a che non ero stata costretta ad accettare un'intervista per una grossa rivista di gossip italiana.

Mi ero rifiutata di capirci più del necessario, ma a quanto pareva la storia del dramma padre-figlia stava piacendo tantissimo in patria e Camille mi aveva avvisata che se non mi fossi esposta non avrei avuto pace fino all'inizio del processo.

Mi allontanai dalla finestra e mi sedetti sul divano riavvicinandomi il cellulare all'orecchio. «Scusami, Camille, dicevi?»

Camille interruppe il rumore bianco che era diventata la sua voce negli ultimi cinque minuti e sbuffò. "Dove ti ho persa?"

Forse era merito dei soldi che le avevo dato, ma questa donna nell'ultimo periodo era la pazienza fatta persona.

«A cosa non devo dire? Credo.»

Un sassetto arrivò contro la finestra del soggiorno.

«Comunque io faccio una strage, ti avviso», ringhiai.

"Ancora i paparazzi?"

«Posso investirli con l'auto?»

"No, non puoi. Stai calma. Mi sto occupando io di loro."

«Non ne posso più!» Sbraitai stringendo i pugni.

"Ma sei sicura di sentirtela martedì?"

«E lasciare che quello là continui a farmi passare per la ricca stupidina e Il ritorno dei morti viventi qui fuori continui a tenermi casa sotto assedio? Sì, me la sento.» Ero in ansia e molto preoccupata per quell'intervista, certo, ma la barra della rabbia restava comunque molto più alta.

"Okay, bene. Però adesso ascoltami o non ne usciamo."

«Sì, aspetta un secondo», misi la chiamata in vivavoce e aprii il blocco note del cellulare. «Vai.»

"Non menzionare mai direttamente la causa;

Di tua nonna parla solo di quando eri bambina;

Sul vostro rapporto attuale, se te lo chiedono, racconta solo dei Natali insieme - possibilmente mostrandoti molto affettuosa nei suoi confronti;

Eredità in rosaWhere stories live. Discover now