Abisso infinito

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"Chi lotta con i mostri deve guardarsi di non diventare, così facendo, un mostro. E se tu scruterai a lungo in un abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te." Questo è tra gli aforismi più famosi del filosofo Nietzsche, e che mostra la realtà dei fatti, per quello che è veramente. Nella nostra vita, tutti noi abbiamo qualcosa o qualcuno come nemico, e quanti sono i traumi o i ricordi che ci trasformano, in meglio o in peggio? Tutti noi, pur essendo così simili come umani, reagiamo in maniera diversa a seconda delle esperienze della vita che viviamo, e altre situazioni che riempiono la nostra testa di pensieri, che ci portano a guardare questo abisso, che ha varie interpretazioni. Può essere considerato il lato più profondo della nostra anima, la paura in qualcosa di più grande di noi, che ci renderebbe un'essere spregevole, fuori dal comune, che odia persino se stesso. Non c'è una vera e propria definizione, essendo tutto quanto soggettivo e relativo, quindi, fine a se stesso. Cosa si bisogna fare, per sopravvivere ad un eterno conflitto con noi stessi? Creati il tuo Paradiso, cavalcando il tuo Inferno. Questo è il concetto che sta alla base di ogni essere vivente, e gli esseri che vivono nel benessere, si lamentano del più e del meno, ma devono essere comunque aiutati e perdonati. Povera gente. Non sanno quello che dicono. Loro sono umani con un ego smisurato, con una capacità di pensiero molto bassa, perché non sanno cosa significhi il dolore, il rimpianto, la tristezza, il pentimento. Sono emozioni che prova l'uomo comune, l'uomo forte, cose che chi sta più in alto di noi nella società, difficilmente riesce a provare, per via della sua vita, che appare migliore della plebe, ma che comunque ha da ridire. Non riescono a vedere oltre il confine che l'occhio gli pone, non riescono a raggiungere e superare i limiti della propria mente, e rimangono al loro stato "anormale". Anormale perché non può essere considerato normale, una persona che, pur stando bene, ha da criticare il suo modo di vivere, trovando il pelo nell'uovo. Al posto di autocommiserarti, fai qualcosa per rendere il mondo un posto migliore per te e per gli altri, fai qualcosa per cui valga la pena ricordare il tuo nome e le tue gesta. Abbiate la forza, la pazienza e la determinazione, per cui combattere in ciò che credete, senza mai porvi un blocco, perché noi non siamo quello che crediamo, facendo però attenzione, a non diventare quello che l'abisso ci mostra. Più l'osserveremo, più scopriremo creature orribili, generate da impulsi del nostro inconscio, pronte ad uscire fuori e a sbranarci l'anima. Rischieremo così di diventare esseri senza spirito, senza una vera coscienza, delle marionette controllate da emozioni che sono effettivamente nostre, ma che non hanno niente di positivo. La mente potrebbe giocarci talmente tanti di quei brutti scherzi, che ci renderebbe uomini primordiali, violenti che compiono azioni senza rifletterci due volte. Per questo, dobbiamo affrontare i nostri demoni il più presto possibile, sennò ci sbraneranno con le loro zanne affilate.

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