Roma II.

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Parte II

Christian era appena uscito dalla doccia, la seconda o forse la terza della giornata. Si sente così appagato ora, così in pace, così dannatamente tranquillo come non gli capitava da tempo.
Solo il più piccolo riusciva ad avere questo effetto su di lui.
No, non si tratta del sesso.
Sì, per carità, quello appaga un desiderio primordiale ma la pace non deriva da quello.
La pace deriva dalla presenza di Mattia Zenzola, lì con lui.





Christian stava pubblicando una foto con l’asciugamano vita come sola cosa a coprirlo e la notifica del like di Mattia arrivò istantanea .
Quest'ultimo sorrise guardando il suo fidanzato e poi nella sua mente arrivò il pensiero che lui non era l'unico a vederlo così, ma che tante altre persone lo stavano vedendo in questo momento.
Così guardò verso la porta del bagno, sorride sentendosi un po' malvagio per la sua prossima mossa e anche lui si scattò una foto a torso nudo e solo l'elastico dei boxer che si intravedeva.





Ma la gelosia è una di quelle cose che sia Mattia che Christian condividono alla grande.
Quando Christian uscì dal bagno con in mano il suo telefono e la storia di Mattia aperta, quest'ultimo che per lui è finita.
Guardò prima il telefono e poi sollevò lo sguardo fino a scontrarsi con quello di Christian, così ancora fissandolo dritto negli occhi iniziò a muovere le mani sulle lenzuola fino ad arrivare al suo cellulare e anche lui gli mostrò qualcosa.

—Touché. - disse il corvino con un sorrisetto di lato.

Poi il suo sorriso lasciò il suo volto quando lesse un messaggio da un certo "Antony<3" che diceva qualcosa come «quando torni matti? ci manchi già» e Christian non era uno stupido, sapeva benissimo chi erano.

—Ops. - sussurrò con un sorriso innocente Mattia, quando lesse anche lui il messaggio e vide la reazione del suo ragazzo.

—Mattia.

—Che ci posso fare se gli manco... - fece spallucce, ridendo, giocando con la sua pazienza.

—Gli mancherai ancora un po'. - disse il bergamasco, mettendogli una mano intorno al collo per poi baciarlo con passione.

—C-chri... - respirò male il più piccolo, dopo essersi staccato dal fidanzato con le labbra rosse. —Sai che la mano intorno al collo è un mio punto debole...

—Oh, ma guardati Matti... - addolcì il suo tono di voce. —Sei eccitato per due dita che ti ho messo intorno al collo? Non ho neanche iniziato a stringere... Mi fa piacere sapere che l'astinenza non fa male solo a me, tesoro. - si burló di lui.

—Qualcosa mi dice che ne hai sofferto più tu che io... - lo stuzzicò come sapeva fare lui, lanciando uno sguardo al membro duro del suo fidanzato che si intravedeva sotto l’asciugamano.

—Questo è quello che faremo. - iniziò dicendo il più grande mentre la sua mano teneva ferma la mascella del più piccolo.
Già vide luccicare gli occhi di Mattia, erano pieni di lussuria e attenti a ogni suo ordine. —Ora tu ti abbasserai e mi succhierai il cazzo, finché io non verrò in questa bella boccuccia che ti ritrovi. Farai quello che ti dico come il "bravo bimbo che sei" e poi vedremo se sarò così buono da far venire anche te. Ci siamo intesi?

—S-sì... S-sì, C-Chri... - balbettò con il cervello completamente in pappa.





Il più grande aveva questo potere su di lui e Mattia aveva un debole quando il bergamasco assumeva l'intero controllo.
Amava che gli parlasse sporco, che gli dicesse cosa fare, che glielo ordinasse, che quasi lo pretendesse da lui.
E il biondino sapeva come far sì che Christian arrivasse a quel limite di pazienza sufficiente perché lo governasse come più gli pareva.
Sapeva esattamente che tasti toccare se voleva essere scopato duro e forte, proprio come piaceva a lui.




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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 16 ⏰

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