Capitolo 10. La cena

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Seul, 26 dicembre 2013, ore 19:45

Tutto ormai era pronto, alla fine avevano scartato l'idea del ristorante e avevano deciso di ordinare delle pizze a domicilio, così da non costringere tutti ad andare al ristorante.
Quando i genitori di Christopher e il suo fratellino arrivarono Jisung come al solito lo portò via per giocare insieme
-non fate gli scalmamati come al solito- li riprese HaeWon -e tu Jisu non arrampicarti!-
-va bene mamma- disse il bambino tenendo per mano il suo amichetto portandolo nella sua stanza mentre i più grandi se ne stavano in sala, Jisung notò qualcosa di strano negli occhi di Minho e fu molto preoccupato quando non lo vide chissà quanto coinvolto nel loro gioco
-Min, va tutto bene?- chiese il bambino preoccupato
-lo sai perchè io e la mia famiglia siamo qui vero?- domandò
-si certo dobbiamo festeggiare il fidanzamento di mio fratello con il tuo- rispose annuendo
-la cosa non ti disturba?- lo guardò -cioè insomma saremo parenti da oggi in poi, non è strano?-
-parenti?- lo fissò Jisung
-si Jiji- confermò Minho -non potremo più essere amici-
-perchè?- piagnucolò l'altro
-le famiglie funzionano così- fece spallucce -anche i miei genitori biologici erano amici e quando si sono messi insieme la loro vita è stata stravolta-
-come lo sai?- domandò
-ho guardato gli archivi di papà- spiegò - -e ho trovato delle informazioni su i "signori Lee". Mio padre ha ucciso mia madre e ha tentato di uccidere anche me, ecco perchè cammino zoppicando-
-pensavo fosse una malformazione- lo guardò -comunque sia, la nostra famiglia non cambierà. Noi saremo amici per sempre, sei il mio migliore amico!-
-non capisci Jisung- lo guardò severo Minho -per quanto tempo andrà avanti prima che si sgretoli tutto?-
-che intendi?- domandò ma quando capì si coprì la bocca con le mani -Minho, mio fratello non ucciderà il tuo ne viceversa. Lo so è il trauma a parlare, ma io sono la prova vivente che si può ricominciare, io sono il secondo genito della mamma e il primo del papà. Questo fa di me e Binbin fratellastri-
-almeno tu hai qualcosa in comune con tuo fratello, io non condivido niente con lui. Ho costantemente paura di essere abbandonato...-
Jisung non disse nulla e si limitò ad abbracciare quel bambino già così fragile e maturo e la loro discussione finì li.
Quando tornarono in cucina Christopher stava fissando Minho in modo strano che avesse sentito i loro discorsi? O forse era solo preoccupato? Questo non potevano saperlo ma comunque i bambini non ci diedero peso e si misero a sedere senza indagare sul perchè di quello stato d'animo di Chris. Quando le pizze arrivarono il tavolo si riempì di allegria e i due bambini scordarono i loro discorsi di prima e Jisung potè notare quanto Minho si sentisse a suo agio in quella grande famiglia che si era creata. Ma comunque sul suo volto c'era un ombra che la mamma di Chris notò subito
-Minmin che c'è amore mio- se lo mise in braccio e il bambino legò le sue braccia dietro al collo della madre accoccolandosi
-mammina ho fatto una cosa che non avrei dovuto fare- contefessò -ho visto i documenti del papà e ho trovato la storia dei miei genitori-
-piccolo mio, mi dispiace che tu l'abbia saputo così...- sua madre sospirò e accarezzò la sua testa e poi si rivolse a suo marito -amore Minho sa tutto-
-piccolo- si aggiunse alle coccole l'uomo
-perchè mi avete lasciato il mio cognome?- scoppiò in lacrime -io voglio quello di papà-
-davvero amore?- chiese commosso suo padre
-si, voglio essere vostro figlio al cento per cento- annuì il bambino
-cavolo aspettavo questo giorno da quattro anni, quando tuo padre trovò il tuo fascicolo a lavoro, io in quegli occhietti spenti ci vidi una richiesta, i tuoi occhi urlavamo "mamma salvami" però ci dissero di non cambiarti il cognome, per motivi legali tu sei ancora figlio di quel mostro. Ma tra qualche giorno ci sarà un altro appello e chiederemo di cambiare il tuo cognome una volta per tutte e prometto che non avrai più niente a che fare con quel mostro- lo cullò appena sua madre
-grazie mammina, sei la mamma migliore del mondo- sorrise Minho mentre tutta la sua sofferenza venne spazzata via dalle braccia di quella donna che lo stringeva forte promettendole di cambiare il suo piccolo mondo e che il suo vero papà non si sarebbe mai più avvicinato a lui, nemmeno una volta uscito di prigione. Ma quell'accaduto gettò un velo di tristezza sulla tavola, facendo spanzientire Christopher che sbattè le posate sul tavolo alzandosi
-vado con lui- disse alzandosi ChangBin -ha bisogno di me-
-vai- acconsentì JiHun dandogli il permesso di alzarsi e una volta alzatosi raggiunse il suo ragazzo beccandolo a fumare nascosto
-ora ti sei messo a fumare?- domandò sedendosi vicino a lui
-Bin!- gettò la sua sigaretta -non è come pensi non lo faccio quasi mai-
-vabbè non importa- fece spallucce -perchè sei andato via in quel modo?-
-sapere la storia di Min mi ha gettato nel panico- confessò -e mi sono arrabbiato perchè odio sapere le cose così, il mio piccolo fratellino ha sofferto così tanto e nemmeno ne avevamo qualche idea ne io ne lui. Ti sembra giusto?-
-ascolta Chris- gli prese una mano delicatamente stringendola -quando mio padre morì io ero troppo piccolo per ricordarmene, mia madre all'inizio cercò di proteggermi non dicendomi come era morto e quando lo scoprii fui furioso, ma capii anche che la mamma stava cercando solo di difendermi dal dolore. Minho è un bambino fragile e comprendo perchè i vostri genitori gli hanno tenuto nascosto tutto quello. Ricordi cosa mi dissi quando stava per nascere Jisung?-
-certo, che essere fratelli magiori era una figata e che saresti stato il suo punto di riferimento da quel giorno in poi- annuì
-tu hai fatto lo stesso con Minho?- domandò
-che domande! Certo!- disse -io amo mio fratello anche se siamo fratelli adottivi amo essere il suo fratellone-
-beh allora non hai nulla da recriminarti, giusto?- domandò Bin
-certo Bin- rispose Chris -ho solo paura che lui possa chiudersi in se stesso ancora di più-
-se lo farà tu dovrai esserci per lui lo stesso, questo fanno i fratelli magiori. Noi siamo la loro guida, non abbatterti mai, io sono comunque dalla tua parte- sorrise e Chris in risposta a tutto quello lo coinvolse in un bacio appasionato
-posso confessarti una cosa?- domandò staccandosi poco dopo
-tutto quello che vuoi- annuì ChangBin
-io ti amo- lo guardò con le lacrime agli occhi e in tutta risposta l'altro lo strinse in un abbraccio mentre tra le lacrime mormorava "anch'io ti amo Chris".

𝐁𝐫𝐨𝐭𝐡𝐞𝐫𝐬 || 𝐁𝐢𝐧𝐂𝐡𝐚𝐧/𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠 ||Where stories live. Discover now