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Era l'ultima settimana del mese e tutto era finalmente pronto, le pubblicità, il packaging, la grande produzione del kimchi.

"Quanto manca Y/n?" Mi chiese SungMin tirandomi delle gomitate mentre stavamo seduti sul pavimento per lasciare il divano libero per i nostri genitori "a mezzanotte in punto" risposi per la milionesima volta.

Tutta la famiglia compresa Minji si trovava proprio qui ora, noi giovani per terra e i più avanti d'età sul divano mentre aspettavamo la mia pubblicità nella tv accesa "non ci credo che tra poco il tuo prodotto verrà trasmesso di continuo!" Esclamò la mia migliore amica contenta quanto me, anche se l'avevamo vista ed esaminato per un centinaio di volte prima di dare l'okay per la pubblicazione ero elettrizzata del fatto di poterla vedere anche da casa "mancano dieci secondi a mezzanotte zitti!" Continuò mia madre poggiando il suo telefono sul divano e puntò con gli occhi lo schermo e proprio allora la mia pubblicità venne trasmessa.

Sarebbe dovuto durare esattamente trenta secondi ma proprio al suo inizio mi squillò il telefono notando una chiamata da parte del capo, mi alzai cercando di non coprire la visione per gli altri.

Uscì sul piccolo quadrato di balconcino dove si trovavano le scale per poter salire in casa e accettai la chiamata in arrivo "ero convinto che mi avresti ignorato" iniziò a parlare non appena entrammo in collegamento "ero tentata" risposi ironicamente perdendomi del tutto la mia pubblicità "congratulazioni" mi bloccai sul posto e fissai il vuoto più assoluto, cosa aveva appena detto? "Chi ha rapito il mio vero capo? Il riccone arrogante intendo" lo feci ridacchiare e fui certa di star avendo dei mancamenti di battiti cardiaci "problemi se per pranzo vengo da voi a mangiare?" Chiese ma sta volta fui io quella a ridacchiare "ordina da casa o da ufficio, sei ufficialmente bandito dai nostri tavoli Jungkook" risposi giocosamente "che tristezza, allora credo proprio di voler ordinare un tavolo più vicino alla cucina" sorrisi "che divertente, e grazie per prima" mi girai e mi assicurai che nessuno mi stesse osservando "te lo sei meritata, ottimo lavoro! Non vedo l'ora del prossimo progetto" mi informò accendendo nel mio petto una strana fiamma che non ebbi mai avuto in precedenza con nessuno "ci sentiamo più tardi a lavoro?" Gli chiesi sorprendendomi pure di me stessa ma fu troppo tardi essendo che spense la chiamata proprio quando glielo chiesi, spensi lo schermo e lasciai scivolare la mano con il telefono fino a rimanere eretta "credo che ci vedremo eccome" sorrisi e rientrai in casa per festeggiare con la mia famiglia.

La mattina stessa mi svegliai fresca quanto l'alito di una mucca dopo aver mangiato chissà che cosa di schifoso "Y/n! Devi andare a lavoro!" Sentì esclamare da mia madre, mi alzai dal letto e vidi l'ora sulla sveglia "merda!" Esclamai saltando giù dal letto per correre con il mio pigiama verso il bagno per lavarmi subito i denti e la faccia.

Aprì la porta della mia cameretta e passai davanti il soggiorno "grazie per avermi-" mi gelai sul posto "che diamine ci fai qui?" Chiesi guardando con occhi spalancati il mio caro capo "avevo chiesto di ordinare il tavolo più vicino alla cucina, e quale tavolo migliore c'era se non questo" rispose guardandomi da testa a piedi per poi ritornare a guardarmi in faccia, abbassai lo sguardo sul mio corpo e mi vidi con il pigiama più terribile esistente sulla faccia della terra con sopra raffigurate cosce di pollo, mi coprì immediatamente il minimo che le mie braccia potevano fare e corsi ancora nella mia stanza, mi guardai allo specchio e mi colpì la testa, non sarei mai più uscita dalla mia stanza con il mio pigiama d'ora in avanti.

Camminai fino al piccolo armadio e da lì tirai fuori una t-shirt bianca con delle immagini carine e un jeans in denim.

Mi cambiai al volo e pettinai i capelli, passai una salvietta per tutta la faccia per rimuovere quel poco di mascara sbavato e ritornai fuori "sono in ritardo e devo prepararmi" lo avvisai nonostante lui fosse il mio dannato capo che mi aveva appena vista come soltanto Minji aveva potuto "prenditi tutto il tempo che vuoi, oggi non c'è molto da fare per nostra fortuna" lo fissai male mentre lo sorpassai ed entrai nel bagno.

Che bugiardo, ogni singolo giorno c'era tanto lavoro in agenzia... ed era davvero rarissimo il caso che non ci fosse molto da fare, scossi la testa e mi sciacquai la faccia con dell'acqua tiepida, lavai i denti e misi della crema sulla pelle per poi ritornarmene in soggiorno dove seduto comodamente sul divano si trovava Jungkook.

Korean chicken restaurant ~Jeon Jungkook~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora