Nove

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Derek non si fa più sentire, Stiles nemmeno lo incrocia per strada e il giorno del matrimonio è Stiles a togliersi dai paraggi. Ha letto le pubblicazioni il giorno prima, quindi ha preso un borsone ed è andato al mare, a due ore di distanza. Ha deciso che tornerà solo il giorno dopo.
Spegne il cellulare e si siede in spiaggia tutto il giorno, si bea del silenzio di quella spiaggetta deserta e cerca di mettere in ordine i pensieri. Sa che gli passerà, prima o poi, ma ora vuole viversi il dolore, non vuole sopprimerlo. Ci ha creduto, ci ha sperato ed è rimasto deluso e l’unico modo per andare avanti è accettarlo.

Si mette in auto nel tardo pomeriggio, stare in quel posto gli ha fatto bene e, stranamente, è anche riuscito a dormire discretamente. Mette la musica a tutto volume e decide di passare per casa prima di chiudersi di nuovo nel suo appartamento con una pizza e una birra.

Ad aprirgli è sua madre che inaspettatamente lo stringe forte appena entra in casa. Non è un abbraccio solito, dura troppo per essere solo un saluto.

“Mamma, stai bene?” chiede in ansia, quando lo lascia andare.

“Io sì” risponde. “Tu non credo, però. Cos’hai Stiles? Non sei mai scappato per stare solo.”

Stiles abbassa lo sguardo mentre la segue in salotto.
“Tuo padre non c’è” lo esorta lei e Stiles si lascia scappare una lacrima. C’è sua madre, la donna più importante della sua vita, la persona più importante della sua vita che lo guarda comprensiva e preoccupata e Stiles lo dice per la prima volta a voce alta. “Mi sono innamorato, ma lui ha scelto un’altra.”

E solo dirlo ad alta voce rende tutto più concreto e anche leggero allo stesso tempo. Sente di star condividendo finalmente quel peso e si concede di essere di nuovo un ragazzino, di pensare che ora sarà sua madre a risolvere quel pasticcio, come faceva quando era piccolo.

Claudia, invece, ovviamente non può farci nulla, ma a Stiles basta sentirla al suo fianco, sentirsi stringere e cullare da quelle braccia che lo fanno dal suo primo giorno. “Non è possibile che possa cambiare idea?” sussurra lei.

A Stiles scappa una risata. “Beh, è sposato, quindi non credo.”

Claudia stringe più forte, poi si alza e va in cucina; torna poco dopo con la cioccolata calda. “Dormi qui stanotte?”

Stiles fa cenno di no. “Non mi va di vedere anche papà stasera. Ma domattina vengo a prenderti e ti porto a fare colazione, okay?”

Parlare con sua madre gli ha fatto bene, parcheggia sotto casa che quasi sta sorridendo. Prende lo zaino e si avvia pensando solo che vuole fare una doccia e mettersi a dormire. Sta sfilando le chiavi dalla tasca, quando vede qualcuno seduto di fianco al portone. Indossa una tuta, di fianco a lui sul gradino ci sono due sacchetti del McDonald e ha l’aria stanca. “Ho due richieste” dice Derek, senza però alzarsi.

Stiles tace, bloccato, e lui continua. Dovrebbe dirlgi che non ha nessun diritto di richiedere qualcosa, ma le parole non vengono fuori. “La prima è che tu mi offra un bicchiere d’acqua, che ho finito la mia questa mattina.”

“Da quanto sei qui?” chiede Stiles.

“Da ieri mattina” risponde.

“E... e la seconda richiesta?” la voce gli viene fuori un po’ tremante, ma Stiles comincia a credere di avere un’allucinazione.

Vede Derek alzarsi, afferrando tutti i sacchetti e gli si avvicina. Stiles vorrebbe arretrare, ma non riesce a muoversi. Derek risponde guardandolo fisso negli occhi. “Anche io voglio essere felice con te. Solo con te posso esserlo. Perdonami, Stiles.”

Stiles è completamente colto alla spovvista. Sentire quelle parole era tutto quello che voleva ma si è talmente convinto di aver perso ogni possibilità che il cervello sembra non riuscire a comprendere a pieno le richieste di Derek. Apre la porta, getta il borsone a terra e si avvia verso la cucina. Prende un bicchiere, lo riempie d’acqua e lo porge a Derek che lo ha seguito. “Jennifer?” gli domanda a bruciapelo.

“Mi aspettavo una sceneggiata, pensavo mi prendesse a schiaffi. Invece ha semplicemente detto che lo aveva capito ma sperava che non lo capissi io.”

“Quando glielo hai detto?”

“La sera prima del matrimonio. Sarei voluto correre subito da te ma abbiamo avuto delle questioni logistiche piuttosto urgenti da sbrigare.”

Stiles continua a non crederci, tutto quello non gli sembra vero. È tutto così assurdo e meraviglioso che è impossibile sia vero. Derek gli si avvicina lentamente come se avesse paura di spaventarlo. “Stai bene?”

“Sì. Io… credo di sì.”

“Pensavo mi saresti saltato addosso, sai? Non credevo avessi cambiato idea. È anche vero che te ne ho fatte passare così tante che è comprensibil-“

“Ti amo” lo interrompe Stiles.

Derek spalanca la bocca per poi fare un piccolo sorriso. Allarga le braccia. “Vieni qui, ragazzino.”

Stiles ci si lancia dentro lasciandosi stringere da Derek. Lo bacia ridendo e piangendo insieme. “Sei davvero qui.”

“E non ho intenzione di andare da nessun’altra parte.”

“Io però domani mattina ho un impegno importante.”

“Cosa?”

“Ho promesso a mamma che la porto a fare colazione. Mi piacerebbe davvero che venissi anche tu ma le ho appena detto di avere il cuore spezzato e… ho un po’ paura della sua reazione.”

Derek gli prende il viso tra le mani e lo bacia piano. “Prenditi tutto il tempo che ti serve. E quando ti sentirai pronto sarò al tuo fianco.”

Stiles non potrebbe essere più felice di così, il cuore che gli batte furiosamente. “Mancano ancora tante ore a domani mattina e non ho intenzione di farti uscire dal letto.”

Derek ridacchia. “Non ho alcuna obiezione da fare.”


Ed eccoci giunte anche alla fine di questa storia. Speriamo vi sia piaciuta.
Siamo già al lavoro sulla prossima che speriamo di riuscire a condividere con voi al più presto.
Grazie come sempre per le stelline e i commenti.

Vostre
Pampu e Blu

Amici MaiWhere stories live. Discover now