XIV; 𝐯𝐚𝐦𝐩𝐢𝐫𝐞 𝐨𝐫 𝐡𝐮𝐦𝐚𝐧?

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Alastor uscì quasi subito dalla stanza della donna, si avvicinò a lui e disse:
《Andiamo, Anthony.》
Il biondino titubante, lanciò uno sguardo su Nifty che sembrava occupata in quel momento ad apparecchiare il tavolo del soggiorno per la cena, si girò nuovamente verso l'uomo e annuì.

La carrozza stava aspettando loro.
Entrambi salirono all'interno e il cocchiere fece schioccare le corde con un'incitazione ai cavalli che si mossero subito; arrivarono alla locanda a tarda sera. Il viaggio sembrò per lui più lumgo e tortuoso del solito. Era stanco, così tanto che sarebbe crollato nel letto dopo cena. Ne era sicuro più che mai.

I due arrivarono davanti alla locanda, scesero dalla carrozza.
Da fuori si vedevano già per l'appunto tutte le luci che filtravano dalle finestre e un grande casino già si sentiva al di fuori, tra chiacchiericcio e musiche varie popolari. 
Era un posto così animato.
I loro alloggi invece si trovavano al piano superiore.

《Sono così esausto.》
Sospirò Anthony, lasciandosi cadere su una sedia di legno davanti a un bel piatto di cibo. Lo osservò attentamente; c'era carne...tanta carne.
Lui si ritrovò a storcere il naso, non era abitato a mangiarne così tanta e in Inghilterra invece i piatti erano diversi. L'odore pungente della carne bruciata gli arrivò dritta nel naso come un pugno, ma lui aveva così tanta fame che non ci pensó  più di tanto.
Linserviente che aveva appoggiato i piatti aveva detto che fosse musacá,  o qualcosa del genere, non che ci avesse capito molto.
Ad Alastor non interessava molto siccome stava addentando la sua parte di carne come un animale affamato.
Gli avevano portato una tagliata grande quanto la sua testa, accompagnata da un misto di verdure bollite.
Poi al centro del tavolo, invece, c'era un tagliere di salumi e formaggi, accompagnato a una cesta di pane.

《Sei sicuro che funzionerà quell'antidoto?》
Anthony intavoló  il discorso, mentre infilzò  la forchetta nella sua carne tritata speziata, ne assaggió  giusto un po'. Nonostante l'odore pungente che, in condizioni normali, lo avrebbe portato a respingere il piatto al centro della tavola, quella volta invece mangiò quasi metà piatto.
Il sapore del peperoncino pizzicó  le sue papille gustative e quasi lo risvegliò  dalla stanchezza.

《Posso contare su Rosie.
Lei sai il fatto suo.
Ed è molto brava in quello che fa. Altrimenti non mi sarei fatto un lungo viaggio in treno e una lenta e tortuosa strada di montagna per sradicare un fiore.》
Alastor stava mangiando con gusto la sua tagliata, tagliando svariati pezzetti di essa e assaggiandone  uno a uno. A differenza sua, sembrava piacergli molto quel piatto, lui ancora non sapeva ancora se gli piacesse o meno.

I pensieri di Anthony andarono subito a quel vampiro che avevano incontrato sui Carpazi.
Era strano; diverso rispetto gli altri che aveva incontrato.
Aprì la bocca intrecciando le dita sotto il mento e facendo ricadere gli occhi bicolore sulla figura del vescovo.
《Alastor...ma quel vampiro...lo hai notato anche tu vero ?》
L'uomo, a quella domanda, spinse le posate nel piatto, facendole tintinnare sulla ceramica e si pulì  le labbra.

《Sembrava più umano.》
Mormorò il maggiore, spingendosi gli occhiali tondi sul naso con un sospiro.
《L'ho notato. Era diverso dagli altri Anthony.》
Anche lui appoggiò la testa sulle dita intrecciate, perdendo interesse nella fetta di carne che si stava gustando e puntando tutta la sua attenzione sul ragazzo.

《Più...》

《Umano.》

《Ecco.》
Concluse il biondino con uno sbadiglio. Era così stanco e sentiva tutto il peso della giornata sulla schiena e sulle gambe. Doveva chiedere ad Alastor di portarlo in camera perché lui in quelle condizioni non riusciva nemmeno a tenere gli occhi aperti. Non aveva nemmeno finito di mangiare.
《Mi porti in camera, Sir ?》
Lo stuzzicò  alla fine, alzando le labbra in un sorriso.

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Arrivarono in camera; Anthony era stato  letteralmente trascinato di peso dalla sala grande al piano superiore dove si trovavano tutte le stanze.
Dentro, subito il biondino chiese ad Alastor di portarlo in bagno; aveva bisogno prima di un bel bagno per dormire.

Aveva bisogno di stendere tutti i muscoli e, aperta la porta, facendosi aiutare dal maggiore nel spogliarsi, notò che non ci fosse nessun imbarazzo tra i due.
Alastor lo aveva già visto nudo al monastero; lui aveva solo dimenticato che sapore avessero le sue dita che spingevano lungo la sua pelle.
Aveva bisogno di sentire nuovamente quei tocchi; per questo, Anthony prese la mano dell'altro e se la appoggiò al centro del petto scoperto.
Ormai la sua camicia era finita sul pavimento insieme al panciotto, gli rimanevano da togliere solo i pantaloni.
《Vuoi fare il bagno con me ?》

𝐅𝐢𝐧𝐚𝐥 𝐦𝐚𝐬𝐪𝐮𝐞𝐫𝐚𝐝𝐞 (Hazbin hotel )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora