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Questa notte,
nulla di particolare in realtà,
è una notte come altre
e come nessuna:
sono tornato a casa
che domani lavoro
e martedì me ne vado.
Lascio tutto qua
famiglia, libri e problemi;
vado via per qualche giorno.
Ci penso e ci ripenso
e mi piace come pensiero,
perché in questi giorni sono allegro
anche se non ho reali motivi per esserlo:
ma sognare non rende meno validi
quei momenti che passiamo assonnati.
Ho bevuto troppo caffè
e guardato troppa tv
però mi piace l'atmosfera che respiro:
senza i miei vizi e le mie tossicità.
Solo passioni: per la lettura
per la scrittura per l'amore
e per il tempo,
colla sua inesorabile evoluzione
senza pari, e senza ostacoli.
Sono insaziabile di te G.
che mi sfami delle tue preoccupazioni:
ti vediamo tutti lontano da noi,
troppo in alto per accarezzarti.
Tutti senza coraggio,
ed io non ci sto.
Mio padre mi ha vietato di dormire
qui sul divano del salotto;
ma non capisce quanti divani avrei riposato,
e senza vergogna anche il tuo.
Quanta libertà mi serve nel letto
se non posso più condividerlo se non con me ?
Sto bene pure nell'angolo,
mettendomi le coperte solo per la sensazione
d'essere protetti da qualcosa,
abbracciati da qualcuno.
Non so cosa mi riservano le 3:30
ma M. vorrei tornasse, che non ce la faccio
non ce l'ho mai fatta da solo.
Però stringiamoci il mignolo
giocando sulla giostra del contatto,
nessuno dei due si sentirà a disagio
perché è solo il mignolo di Agosto.
Sono sereno, o almeno ci credo:
mi immagino seduto sotto l'albero
al solito posto di ogni giorno insieme.
Torna tutto, anche se non lo capisco:
ho odiato ogni amore ricambiato
ed amato ogni rifiuto ricevuto,
colla risacca che mi minacciava.
È una notte come tante
non c'è ieri, e non c'è domani.
Non c'è prima, e non c'è dopo.
Io partirò, e tornerò.
Tutto qua.
Dormo sul divano G.
siediti e per una volta
dammi tu un bacio in fronte,
che Agosto non finisce: evolve.
Noi con lui.
Proverò a dormire con la musica
allunato dalle fessure della finestra
e vedrò quant'era bella M. sul divano
spoglia, e viva, e dolorosa
unica e brillante con ogni dettaglio
accecante pure nel sangue
della sua carne profumata;
rifletterò su quanto mi sia pentito di F.
in doccia con me, fradicio
ch'era stupendo e gentile
ma pur comunque un giocattolo
perché amo solo M.
e niente di questa normalità
sembra voler cambiare ciò.
Distrarmi e distrarmi dalla noia
dal tedio del sesso che guarderò A.
particolare ed eccitante
solo per l'idea che da.
Ah G. perché non capisci che è questo
solo questo: la diapositiva
che spazia la diapositiva
senza cancellare, la diapositiva.
Ogni pelo rasato, sapore strano
seno immaginato, capello strozzato
bacio asciugato e tocco spezzato
rimane per sempre e sempre
non finisce mai: sto sul divano
per la libertà di provarlo ancora
e ancora, e ancora, e ancora
che non finisce mai, e mai, e mai:
con spensieratezza e tranquillità.
Sono solo un ragazzo a cui
pensare alle ragazze ammorba,
a cui pensare ai ragazzi, ammorba,
e che il tempo ha fatto crescere in un ragazzo
dall'indole morbosa.
Ho visto il mio manoscritto in libreria,
nessuno comprarlo e finire nel dimenticatoio.
Però è solo Agosto, e crescerà
fino al momento giusto per cui
aver pianto, esser stato pagato senza vestiti
bevuto fino a svenire, scritto
anche senza nulla da dire,
"amato" anche senza nulla da donare -
se non un corpo tagliato
e bucato dalla rabbia -;
sarà valso a qualcosa. Fingere.
Stringimi il mignolo,
aiutami ad assorbirmi: Agosto è un miraggio
e Settembre sarà un acquarello,
ma crescerà tutto, senza cambiare
e ciò che ho detto
sarà comunque uguale uguale:
da rileggere e rivivere.
Ho parlato troppo per qualcosa
che invece non ti preoccupa.
Ignorerai ciò, anche se c'è
come M. ignora me
ed io ignoro F. che ancora mi aspetta.
Ma non torna mai Agosto
e non è che finisce: semplicemente
diventa più grande.

Po3try ( vol. 1 ) Where stories live. Discover now