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Marx

Non riesco a dormire, non riesco a togliermela dalla testa è un punto fermo ogni volta che chiudo gli occhi e li davanti a me con quei occhi ghiacchiati che mi fissano mi studiano.

Oggi per la prima volta sono riuscito ad averla così vicino e parlarle, sono passati quattro anni dalla prima volta che l'ho vista sono sempre stato vicino a Zoe e lei non se ne neanche accorta e sempre stata nel suo mondo.
Ma oggi per la prima volta lei mi ha visto, mi ha osservato molto bene e non riesco a domandarmi se non abbia fatto dei pensieri su di me spero di si, io li faccio sempre su di lei.

Tutti questi pensieri su di lei mi fanno eccitare, allungo la mano e mi afferro il  membro inizio una lenta sega immaginando che la mano in realtà sia sua, Mi guarda con quei occhi e mi parla sussurrando al orecchio di farla venire in tutti i modi possibili che esistano aumento sempre di più la velocità fino ad arrivare.

<< Cazzo >> Grugnisco mi allungo sul comodino per prendere un pacchetto di fazzoletti per pulire il casino che ho fatto per poi andare in cucina a bermi un bicchiere di acqua gelata ritorno in camera lasciandomi a peso morto sul letto per poi addormentando mi.

Non so che ore sono so solo che vengo svegliato da qualcuno che mi bussa alla porta di casa << Dio sempre al momento più bello >> Stavo sognando che ero con lei stavamo facendo l'amore nella vasca da bagno.

<< Arrivo >> Urlo allo stronzo che continua a bussa alla porta mi do una spinta per alzarmi e andare ad aprire la porta.

<< Ti conviene che sia importante >> Ovviamente chi poteva rovinare il mio fantastico sogno se non il mio migliore amico Jeremy mi sorpassa ed entra in casa andando sul divano appoggiando sul tavolino dei caffè.

<< Non mi dire che stavi facendo di nuovo un sogno erotico su lei >> Inizio a borbottare afferrando il bicchiere che contiene la linfa vitale o vero il caffè.

<< Amico dovresti togliertela dalla testa dico sul serio sono anni ormai è non ci hai nemmeno mai parlato quando mai capiterà? >>

<< Ieri >> Jeremy spalanca gli occhi>

<< Che cosa!? l'hai di nuovo incontrata e finalmente ti sei andato a presentare >>

<< Mh... no, è arrivata una settimana fa nella struttura è ieri e stato il nostro primo incontro >>

<< Dio Marx non solo è una tua ossessione ora è anche una tua paziente >>

<< Non ho un ossessione per lei >> non so se devo convincere lui o me con questa frase.

<< Amico da quando l'hai vista pensi solo a  lei, l'ha cerci sempre dappertutto è poi da quanto tempo e che non vai a farti una sana scopata non ti sei stancato di soddisfarti con la mano >>

Si ok forse ho una piccola ossessione per Zoe mi ha colpito la prima volta che l'ho vista e non sono più riuscito a togliermela dalla testa è stato un colpo di fulmine.

<< Quando glielo dirai? >

<< Dire cosa? >>

<< Che sei fottutamente innamorato di lei da anni >> Alzo lo sguardo dal mio amato caffè guardandolo male.

<< Sei pazzo non deve saperlo, mi prenderà per un stalker è non vorrà mai più  vedermi ne parlarmi >> Jeremy sbuffa secondo lui dovrei dirgli la verità ma non posso non voglio perderla non ora che e cosi vicina a me.

Finisco di bermi il caffè è mi fiondo in doccia mi lavo per bene esco dalla doccia sentendo la porta di casa sbattere il che significa che Jeremy se ne andato, mi vesto con i soliti vestiti che uso per lavoro ed esco di casa.

Prima di andare a lavoro passo al supermercato a prendere dei pacchetti di m&m è del thè freddo al limone, pago molto velocemente e ritorno in macchina ripartendo per la struttura.

Arrivo dopo pochi minuti entro nella struttura parcheggiando la macchina nei posti riservati a noi collaboratori prendo il sacchetto per zoe e scendo dall'auto, mentre cammino per i corridoi mi guardo intorno per vedere se la trovo ma per mia disgrazia non riesco a vederla da nessuna parte arrivo nel mio studio metto il sacchetto in uno dei cassetti della scrivania.

Mi sedio sulla sedia girevole prendo il pacchetto di sigarette è né accendo una inizio a sfogliare l'agenda leggendo i appuntamenti che ho oggi.

<< Dio no Oliver >> Come primo paziente c'è lui c'è qualcosa che non va in lui.

Finisco di fumare la sigaretta mi volto verso la finestra che affaccia su una parte del giardino abbastanza nascosta e la vedo seduta ai piedi del albero sta parlando con qualcuno al telefono i miei occhi vengono rapiti dalle sue labbra rosate sono proprio belle lei e bellissima.

Pultroppo vengo disturbato da qualcuno che apre la porta e so già chi e Oliver entra e si siede sul divano.

<< Marx come va? >> inizia così la nostra conversazione che dura ben un ora e mezza.




Come vi sembra il primo capitolo dal punto di vista di Marx

le mie lacrime sono tueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora