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Marx

Sto diventando pazzo.

Sono pazzo di lei, non ci riesco a togliermela dalla testa, è troppo difficile.

Ho passato anni a guardarla da lontano è ora c'è l'ho cosi vicina a me. Sono attratto da lei, e lei da me l'ho notato che effetto gli faccio, la mia bimba.

<< Raggiona >> mi bisbiglio.

Lei non è qui da me, e in questa maledetta clinica e qui perché ha bisogno di aiuto, devo rimettermi con la testa a posto e mettere da parte la voglia che ho di lei. Prima devo aiutarla poi gli farò perdere la testa per me.

°°°

Prendo dal sedile diffianco a me la mia valigetta è scendo dall'auto la chiudo è mi dirigo all'ingresso della clinica, prima di andare nel mio ufficio faccio una tappa nella mensa per prendere un doppio caffè.

La mensa è piena ci sono tutti i ragazzi che fanno colazione il mio sguardo scorre fra i tavoli per poi posarsi su Zoe, sta facendo colazione con la sua compagna di stanza Alisa e Maia.

Arriva diffianco a me Clark un collega.
<< Ei Marx ti unisci a noi? >>

<< Si certo, fammi prendere del caffè è arrivo >> Rispondo per poi dirigermi al bancone dove prendo un doppio caffè e un pezzo di torta variegata. Porto tutto al tavolo dei miei colleghi.
Dove iniziamo a chiacchierare ogni tanto lancio un occhiata al tavolo di Zoe per vedere se si accorge di me, ma nulla.

<< Marx che bello averti qui con noi >>
Annuncia arrivando al tavolo, Mirta, si accomoda diffianco a me.

<< Si non potevo rinunciare a un bel caffè >> prendo un pezzo di torta portantola alla bocca, dopo aver ingoiato il bocco mi accorgo che mi sta fissando.

<< Stai bene >> Mirta scuote la testa per poi sorridermi

<< Sisi, ti volevo chiedere una cosa >> È nervosa, si sta mordicchiando il labbro inferiore.

<< Dimmi pure >> Mi porto un altro pezzo di torta in bocca.

<< Ehm...Si volevo chiedere se ti andrebbe di cenare insieme stasera >> Continua a sorridermi.

Gli ripongo altrettanto un sorriso per poi declinare l'invito. << Oh pultroppo stasera devo fermarmi un po' di più, Robinson mi ha mandado un messaggio che vorrebbe parlarmi >>

<< Ah.. ok fa niente magari un altra volta >> Continua a sorridere per nascondere il fatto che ne sia delusa.

<< Ora è meglio che vadi ho il primo appuntamento fra venti minuti >> gli dico per poi prendere il bicchiere di caffè è la valigetta, saluto sia lei che gli altri che sono seduti al tavolo, Prima di uscire dalle mensa lancio un ultima occhiata al suo tavolo che pultroppo lo ritrovo vuoto.

Mi dirigo nel mio ufficio, appoggio la valigetta sulla scrivania apro la finestra per fare cambiare l'aria e mi siedo sulla poltrona. Apro il primo cassetto della scrivania prendendo l'agenda e controllo che appuntamenti ho oggi scorro fra i nomi appuntati: David, Leyla, Oliver mi fermo quando leggo il nome di Oliver.
Non riesco a fermarlo piacere, C'è qualcosa in lui che non riesco a capire che mi fa imbestialire.

Chiudo l'agenda irritato che oggi non veda Zoe. Prendo una sigaretta dal mio pacchetto l'accendo e inizio a fumarla.
Faccio il primo tiro per poi aprire il cassetto con dentro tutti i fascicoli in ordine alfabetico scorro il dito sui fascicoli per poi fermarmi su quello di David lo prendo.
Faccio il secondo tiro di sigarette è apro la cartellina leggo molto velocemente gli ultimi appunti che avevo scritto su di lui

le mie lacrime sono tueWhere stories live. Discover now