Capitolo 2 : Grazie...

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Dopo quel giorno, io e Alexander diventammo migliori amici, sei io combattevo lui combatteva, se mi ferivo lui si feriva. Sembravamo uniti da una telepatia grande quanto quei dragoni visti nelle foto dei viaggi di mio padre.
Come sempre, il pomeriggio andai ad esercitarmi nella mio campo di prova. Prima di ogni battaglia, mi legavo i miei lunghi capelli rossi che andavano sul marrone, essendo consapevole che dopo si sarebbero sciolti. Ovviamente, quei pomeriggi, non poteva mancare Alexander. Quel pomeriggio però non si presentò, il giorno prima non si era nemmeno ferito. Quindi andai a casa sua, alla porta, mi aprì sua madre. Lei era una donna dal cuore grande.
"Oh, ciao cara... Scusa potresti dirmi il tuo nome?" Mi chiese.
"Ciao, mi chiamo Yuri, sono una delle amiche di suo figlio Alexander, sono venuta qua per dirle perché oggi non si é presentato all'esercitazione." Le chiesi con tutta la gentilezza del mondo.
"Oh, sinceramente non saprei, se vuoi entra ora lo chiamo."
"Va bene, la ringrazio."
Mi accomodai sul divano, e nel frattempo la madre di Alexander, lo andò a chiamare.
"Oh, ciao Yu, scusa se non sono venuto all'esercitazione, non avevo visto l'orario." Mi disse dispiaciuto.
"Tranquillo Alex, vatti a cambiare con calma e andiamo."
Ad un certo punto, fuori sentì urlare qualcuno: "AIUTO, QUALCUNO MI AIUTI!"
Corsi alla porta, e lì vidi un altissima figura.
"Oh cazzo. Il Moken."
Il moken, era un altissimo gigante cannibale, con occhi grandi e bianchi, pelato e con i muscoli. Rientrai subito dentro e andai a chiamare Alexander:"ALEX, SBRIGATI!" La porta era aperta allora decisi di entrare. Ma non dovevo. Lo trovai in pettorali, con gli slip e i capelli tutti bagnati.
"Scusami, non volevo." Gli dissi basita.
"Tranquilla piccolina, dimmi."
"Fuori c'è il Moken il grosso gigante cannibale."
Mi guardò scioccato, si mise gli abiti e uscì subito con me.
"Cazzo, é davvero grande."Disse lui
Io non gli risposi, e senza pensare mi misi a correre per arrivare da lui.
"IO NON HO PAURA DI TE STUPIDO CANNIBALE." Dissi io.
Lui si mise a ridere, e con una semplice mossa mi prese, e mi iniziò a guardare.
"NO, POSALA SUBITO TESTA DI CAZZO!"
Alex si precipitò da me, fece un salto enorme, e con tutta la sua forza mi prese dalle gambe.
Ma purtroppo il Moken mi stava stringendo troppo forte. Stavo soffocando.
"A-Alex, V-vai." Gli dissi.
"Io non ti lascio piccolina mia."
Con tutta la forza che aveva, riuscì a prendermi e portarmi in superficie.
Invece di continuare a combattere mi portò dentro casa.
"Come stai Yuri, ti vedo pallida, non lasciarmi ora. Mia madre é un medico ti curerà subito." Mi disse. Io non avevo capito molto perché poi io ero svenuta.
"Yuri,Yuri, ci sei? Yuri?"
Sentì la sua voce, ero ancora stonata.
"Alex, che fine ha fatto il mostro?" Gli chiesi.
"Piccolina mia non é il momento. Tu stavi morendo, io ti ho salvato. Non sei in pericolo di vita, tranquilla."
"Per favore Alex, dimmelo."
"Si, l'ha sconfitto il capo."
Io annuì.
"Grazie piccolo eroe."
"Prego piccolina mia."
Lui mi prese e mi baciò la guancia.
Dentro di me esplosi.
Di certo era stata una giornata strana ma bella.

BUTTLE OF MONSTER "anche in questa storia, l'amore non viene sottovalutato"حيث تعيش القصص. اكتشف الآن