Capitolo 18

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"Vostro padre non vorrebbe che stiate da soli. Davvero potete venire a stare da noi, almeno finché tra cinque mesi non andrete all'università" dice mio padre cercando di convincere Benjamin e Justin a trasferirsi da noi. Questo dopo il funerale del signor Harris.
Non sono riuscita a capire nulla di quello che è successo ma Justin ha la folle fissazione di voler scoprire chi ha ucciso suo padre e vendicarsi.

Sono passate due settimane dal funerale e i fratelli Harris hanno accettato di trasferirsi da noi, finché non finiscono l'anno delle superiori per poi andare in un dormitorio dell'università che intendono fare.
Ho deciso, e sono stata irremovibile su questo che la stanza mia resterà mia.
Il letto di mio fratello, vuoto come quel maledetto traditore che si trova a Oxford, lo possiamo spostare in salotto così uno dorme suola brandina di mio fratello e un altro sul divano.
Queste sono le mie condizioni.

È sera e mi sto preparando per il mio appuntamento con Kamil.
Opto per un semplice vestito intero che arriva a metà gamba, di color azzurro pastello con delle bretelle sottili.
Tacchi d'oro, come degli orecchini.
Decido di abbondare un pò più del normale col trucco, ma non così tanto da trasformarmi in un'altra persona.
Litigo con i miei capelli che non vogliono stare fermi, l'aria che entra dalle finestre aperte del bagno non li fanno stare fermi e ora sono anche gonfi, l'unica alternativa che mi rimane è usare la piastra e farli mossi.

Dopo mezz'ora di commiserazione perché questa ha proprio l'aspetto di essere una giornata storta, sono pronta di andare all'appuntamento.
Kamil ha avuto l'idea di fare un picnic in riva al mare al tramonto. Molto romantico da parte sua devo dire.
Certo lo potrebbe anche essere se l'unica cosa che sento al momento è una fitta alla testa e la sola cosa che voglio sia dormire.

All'uscita dalla mia stanza mi scontro con Benjamin.
"Come se non fosse abbastanza sapere che abiti sotto il mio stesso tetto. Potresti per lo meno cercare di evitare di incontrarmi?" dico cercando di mantenere la calma.
"Ho capito che hai saltato la tua tradizione di camomilla e Spider-man ma veramente, se vuoi te la puoi fare anche adesso ho l'impressione che ti serva" dice lui e io urlo all'improvviso aggrappandomi a lui.
Un'ape!
"Dimmi quando quella bestia di Satana se ne va!" urlo usandolo come scudo mentre cerco di non morire d'infarto.
"Sai che senza le api non avresti il miele che metti dentro la tua camomilla?" mi chiede Benjamin con voce evidentemente divertita.
"Stai zitto, non mi pare che gli scudi umani parlassero" dico strattonando la sua maglietta verso il mio viso per nascondermi dall'ape. È anche gigantesca.
"Per te solo il meglio" dice girandosi facendomi l'occhiolino e io gli rivolgo uno sguardo schifato.
"Certo, ho l'onore di avere il trattamento speciale da Benjamin Harris il cantante del paese più famoso ma per niente cavaliere"  dico con voce sommessa dal pianto, perché l'ape non se ne va?
"Ma una curiosità, che profumo ti sei messa?" mi chiede.
"Lavanda, perché?" chiedo.
"Eh, non lo sia che le api sono attratte dalla lavanda?"chiede ridendo di me.
"Si, ma l'ho mischiato con la vaniglia, pensavo che perdesse l'effetto!" ribatto cercando di difendermi.
"Si certo Elizabeth certo" dice trattandomi come una bambina, mentre sussulto a vedere la ape avvicinarsi a me ancora di più.
"Non ti pungono se non le irriti" dice Benjamin cercando di tranquillizzarmi.
"Magari questa ha il ciclo, che ne dovrei sapere io!" ribatto strattonando ancora una volta la sua maglietta, sentiamo la porta del corridoio aprirsi.
"Ciao..." dice Kamil letteralmente imbarazzato dalla scena a cui sta assistendo, dove io sono mezza aggrappata a Benjamin e lui cerca di non morire soffocato da me che gli tengo le braccia attorno al collo per tenermi.
Scendo subito da lui, tenendomi a tre metri di distanza.
"Stavo cercando di sopravvivere a un assalto di un'ape" spiego mordendomi il labbro.

Quella dannata estateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora