save me p.5

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É passata una settimana e Jungkook é sempre più a casa qui con noi. Non resta a dormire ma sembra che ogni  giorno abbia qualcosa da fare qui da noi. Inoltre più tempo Jungkook passa qui da noi, meno vedo Jimin e Taehyung. So che sono impegnati con il lavoro ma ogni volta che resto sola a casa non mi sento tranquilla al 100%. É vero poi arriva Jungkook, ma lui é uno che conosco da una settimana, che succederebbe se...no meglio non pensarci. Lui é in carcere, lui é chiuso dietro le sbarre, non può succedere nulla e poi fra un paio di settimane c'è  l'udienza di divorzio, o meglio dove si spera il mio avvocato riesca a "costringere" Yuta a firmare. All'inizio, vista la situazione, pensavo di poter non andare in tribunale, insomma bastava l'avvocato no? Ma a quanto pare devo per forza presenziare anche io e quindi sarò costretta a rivederlo. A guardarlo in faccia. Non so se ce la farò.
-Y/n vuoi qualcosa da bere? Sei rimasta su quella email per più di 10 minuti- mi chiede Jungkook affacciandosi sul balcone.
-ehm si, faccio io tranquillo tu riposati pure-
Sto per alzarmi dalla sdraio fuori quando lui mi anticipa e scuotendo il capo mi porta un bicchiere di spremuta.
-é fresca, é ricca di vitamina C, antiossidanti e poi aiuta il sistema inmunitario-
-grazie...-
Lui mi sorride e si siede accanto alla sdraio sulla poltroncina in vimini.
-ricordi l'altra sera? Quando mi hai raccontato del tuo ex marito? Cioè del tuo futuro ex marito?-
Ecco si, una sera, se non ricordo male, l'altro ieri, stavo preparando la cena e Jimin e Taehyung stavano per rientrare a momenti. Jungkook era in cucina con me e per sbaglio ho urtato contro il manico della padella facendo cadere tutto a terra. Per fortuna l'olio bollente non ha ferito nessuno dei due però un paio di centimetri e Jungkook si sarebbe ustionato.
Ricordo che istintivamente ho allungato le mani per raccogliere la padella ma lui mi ha fermato ricordandomi che mi sarei potuta bruciare.
Ricordo che le lacrime sono uscite senza che io me ne accorgessi e ovviamente lì non ho potuto più tenere per me nulla. Gli ho raccontato di Yuta e della questione del divorzio, gli ho anche accennato dei maltrattamenti, ma non ho detto tutto o credo avrebbe potuto davvero vomitare.
-si..ricordo, immagino tu abbia altre domande..-
Lui annuisce e io dopo aver fatto un gran bel respiro mi volto verso di lui e annuisco a mia volta.
-chiedimi pure-
-l'altra sera mi hai detto che non ti trattava bene e che qualche volta ti ha anche fatto del male..so che non sono cose che mi riguardano ma ho notato come Jimin scatta appena si accenna anche lontanamente a lui. Non voglio che tu mi racconti cose che ti fanno stare male, vorrei solo capire sul serio che tipo era-
Io sorseggio la spremuta e per qualche istante chiudo gli occhi cercando di regolarizzare il battito  che subito era partito al cardiopalma.
-forse non avrei dovuto chiedertelo..fa finta che non te lo abbia chiesto. Ti vedo agitata-
-no..io...lo psicologo mi ha detto che parlarne  mi aiuterà pian piano a superare tutto...ecco vedi Yuta e io siamo stati insieme per tanti anni, io pensavo potesse davvero essere l'amore della mia vita. All'inizio era dolcissimo, gentile, mi trattava come una principessa, poi non so cosa è realmente scattato in lui e si è trasformato in un mostro..per molti anni io non ho voluto accettare questa cosa, ho lasciato che lui mi..mi facesse qualsiasi cosa gli balenasse in testa. Qualsiasi cosa...poi un giorno, come ti ho già accennato, sono finita in ospedale e per puro sbaglio l'infermiera ha chiamato Jimin e non Yuta. Quello sbaglio mi ha salvato la vita..-
-mi dispiace tanto..ora lui è  in carcere giusto? Non può farti niente, tu sei al sicuro-
Scuoto la testa e dopo essermi fatta coraggio alzo una manica della felpa e gli mostro tutti i segni di bruciatura, cicatrici che ho sulle braccia.
-lui è dietro le sbarre, si forse sono al sicuro qui ma lui continuerà sempre a farmi del male e questi segni me lo ricorderanno sempre...lui..lui ha avuto la pena minima e la colpa é stata mia...durante la prima udienza avevo ancora difficoltà ad accettare il fatto che lui non mi amasse e così ho permesso al suo avvocato di avere ragione su qualche loro menzogna..se ci ripenso vorrei quasi...quasi..vorrei tornare indietro e urlargli tutto il male che mi ha fatto ma non si può tornare indietro giusto? Lui é dentro da un anno e da scontare gli rimangono ancora 3 anni...ho solo paura che il suo avvocato riesca a fargli ottenere la buona condotta e in poco tempo a farlo uscire fuori.. non..non  riuscirei a pensare di vivere tranquilla sapendo che lui é in giro-
Lui posa delicatamente la sua mano sulla mia e anche se è una cosa inaspettata non sento il bisogno di spostarmi.
La sua mano così calda e delicata, accarezza la mia come quando una madre accarezza il bambino piccolo per tranquillizzarlo.
-anche se dovesse uscire, fidati non potrebbe avvicinarsi a te neppure volendo-
Io rido cinicamente. Lui non sa di cosa è minimamente capace quell'uomo.
-solo perché Jimin é qui con me? Jungkook, Yuta non è un uomo normale lui..lui..-
-no..non solo. Hai Jimin, Taehyung.. hai me. Non ti capiterà più nulla di male ok? Non lo permetteremo mai.-
Ha sul serio detto "hai me"? Ho sentito bene?
E poi perché ho di nuovo quel senso di tachicardia? Ma questa volta non é paura, é una tachicardia quasi diversa, é accompagnata da una sensazione nello stomaco e del tepore sulle guance.
-mi conosci solo da una settimana e già faresti ciò per me?-
-io ti conosco da anni grazie ai racconti di Jimin su di te. Non mi aveva mai parlato dello stronzo ma di te si. Mi ha sempre descritto una ragazza molto intelligente, dolce, gentile, e onestamente anche molto bella. La prima sera che ti ho conosciuta mi sembrava di risentire ogni sua parola su di te, ogni parola sembrava avverarsi davanti ai miei occhi. Inoltre mi ha raccontato delle tue passioni e dei tuoi sogni. Del tuo lavoro e del tuo immenso coraggio. Perché fidati che per aver passato quello che hai passato tu, ne hai di coraggio-
Jimin parlava di me a Jungkook? Sul serio?
-non pensavo Jimin parlasse di me ai suoi amici..insomma per anni ci siamo sentiti malapena a Natale..spesso lo allontanavo in malo modo..lui..lui non aveva ragione di dire tutte queste belle cose su di me..-
-si invece. Innanzitutto sei pur sempre sua sorella e poi passando del tempo con te questa settimana ho davvero realizzato quanto vere fossero le cose che diceva su di te. Quando lavori noto quanto sei pragmatica e logica, con me non hai smesso un secondo di essere gentile, ogni volta che ti ho chiesto qualcosa, qualsiasi cosa sei sempre stata disponibile, sei dolce, noto come hai sempre un occhio di riguardo  per Jimin e Taehyung, cucini qualcosa e sei sempre attenta a soddisfare i gusti di tutti..e poi qualsiasi cosa tu faccia, qualsiasi cosa tu decida di indossare,tu..sembri perfetta..in ogni piccola cosa..-
Si ora capisco che succede, sul serio? Non è possibile. Io non posso piacere a Jungkook. Non posso. Perché se piaccio a lui, lui sarà automaticamente in pericolo.
-Jungkook..-
-Y/n..tu mi piaci, davvero...so che quello che hai passato ti spaventa e ti fa essere prevenuta ma vedi io, sembra che, quello che voglio dire é che quando parlo con te mi sembra di conoscerti da sempre, sei un anima speciale e io non vorrei perdere la possibilità di valorizzare la bellezza della tua anima. So che mi conosci da poco ma vedi se mi darai una possibilità io..-
-no. Mi dispiace Jungkook ma vedi, noi non siamo fatti l'uno per l'altro. I mille pensieri che ti sei fatto su di me, sono tutti sbagliati. Tu non mi conosci...-
Così ritirata la mia mano dalla sua, prendo il computer con me e mi chiudo nella mia stanza.
Non posso permettere a Jungkook di rovinarsi la vita da solo. Non posso.

ONE SHOT ON BTS 4Where stories live. Discover now