divinità greca oserebbe dire

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"Veramente ma dove cazzo è il taxi?!" sbotta Jimin ormai erano ben venti minuti che stava aspettando che la macchina gialla arrivasse a prenderlo ma come se non bastasse si era alzato anche il vento e per i vestiti che indossava il biondo non era una bella cosa, si strinse nella camicia di raso nera senza spalline e si avviò per le strade dei bassi fondi di Seoul in cerca di riparo "già mi hanno fatto venire senza preavviso e pure si dimenticano di darmi un passagio? Al diavolo Yeosang!" pensa mentre prende un vicoletto che è più riparato dal vento gelido di Aprile, a mezzanotte e cinquanta era impossible trovare locali aperti che non siano bordelli o discoteche ma, miracolo! in fondo alla via sulla destra c'era un locale che sembrava avere tutte le regole igeniche a norma. Jimin ci si fiondo letteralmente all'interno, appena varcata la soglia sembrò che locale avesse preso vita, c'era movimento ovunque, le cameriere -si suppone- avevano dei pattini a rotelle rosa con payette dorate tutte in torno, danzavano sul parque in legno d'abete a ritmo di musica, le poltroncine erano di velluto color albicocca, su alcune cerano delle macchie di solo il creatore sa cosa, i tavolini in acero erano stracolmi di bevande e cartacce. 

Per un attimo a Jimin venne da svenire ma un signore sulla trentina ben impostato lo venne ad accogliere "ehila angelo! Prima volta qui? Io sono Choi Seungcheol ma puoi chiamarmi semplicemente Seung, sono il proprietario di questa bella baracca!" disse cingendo le spalle del biondo che alle sue narici arrivò una vampata di Dior Sauvage, Seungcheol sarà stato qualche centimetro in più di lui ma sicuramente il proprietario era ben impostato, i suoi capelli rossi luminescenti erano legati con una mezza coda ben fatta, vestito di punto con uno smoking total black firmato Hermès, "anche se siamo nei bassi fondi c'è chi si tratta bene" pensò Jimin mentre veniva accompagnato ad un tavolino dove ci erano sedute altre tre persone, "ti presento dei miei amici quello con i capelli neri è Joshua, mentre quei due che si stanno facendo un'esplorazione lagro-faringea sono Mingyu e Jihyo" dice prendendo posto accanto a Joshua dove appena il loro sguardo si incrocia si battono il pugno, Jimin si siede timidamente dalla parte opposta del tavolo vicino a Jihyo la quale si stava mettendo sulle labbra sottili ma rimpolpate un rossetto rosso color pomperiano in tinta con il suo vestito dove al centro allogiava un pericoloso scollo a goccia dove si vedeva l'incrocio dei due seni piccoli ma sodi, La combricola sembrava spassarsela e coinvolsero anche il biondo che un po' titubante iniziò a conversare animamente con loro.

all'una spaccata tutte le luci del locale si spensero a parte quelle del palco da dove spuntarono tre ragazzi e una ragazza, lo sguardo di Jimin cadde immediatamente su quello che sembrava essere il cantante; le gambe toniche e muscolose fasciate da un jeans scolorito per i troppi lavaggi sulle cosce, una camicia bianca arrotolata fino ai gomiti trasparente, al collo aveva una collanina con un ciondolo a forma di cigno con al centro un rubino, i capelli sul retro della nuca lunghi fino alla fine del collo e davanti in una frangetta color pece, Jimin notò anche il piercing all'sopracciglio e il snake bites al labbro inferiore, quelle labbra sottili ma piene,gli occhi vispi e grandi di color neri come il buoi ipnotizzarono subito lo sguardo del biondo che ebbe un sussulto non aveva mai visto una bellezza del genere mai in vita sua, "loro sono gli Wings un bell'applauso" disse un ragazzo prima di sparire e lasciare spazio alla band.

"The sadness in your eyes
Your voice so dry
When was the last time
We walked side by side"

La sua voce, cazzo quella voce così profonda ti penetra in profondo e resta attaccata alla colea e non se se va più, il corvino continuava a stregare tutti con le note di long for you compreso Jimin

"The night's so cold that it's almost unreal
I wake up in another silence
And I close my eyes
The white flower we planted together has bloomed
I do not dare pick it
Now it withers away"

il ritornello lo cantò la ragazza, anche lei con una voce divina ma non come quella del suo amico, lo sguardo del corvino vagò nella stanza finchè non si incrociò con quello di Jimin e per poco quest'ultimo non svenne, era bello da mozzare il fiato, una divinità greca oserebbe dire, il corvino si leccò le labbra con una lentezza infinta e riprese a cantare 

"So I long for you
And I long for you
And I'll long for you
So I can keep loving you
So I could be loving you
And morе"

La canzone si concluse e il cantante sorrise al biondo.


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