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I piedi sbattevano lentamente sul pavimento che lo stava riportando verso la sua camera...

Aveva approfittato del momento in cui Denki si era chiuso in bagno, dopo che entrambi si erano svegliati al suono della sveglia che riproduceva un vecchio brano, e nessuno dei due era riuscito ad aprire bocca nell'accorgersi di essere ancora attaccati con la mano...come se non si fossero permessi nemmeno di respirare pur di non far interrompere quel contatto...

Ma la sveglia era arrivata comunque e con essa anche la consapevolezza di ciò che era successo...di ciò che avevano fatto...di ciò che avevano sentito...

Eppure l'imbarazzo palese che riuscivano a scorgere nel volto silenzioso,dell'altro ragazzo, era come un'ulteriore conferma che qualcosa di sbagliato era avvenuto...

Si... qualcosa di sbagliato...

Izuku si passò una mano tra
i capelli mentre lentamente si avvicinava alla sua porta cercando ancora, incessantemente, di ripetersi che non era così grave...che non era così tremendo...

Ma cosa avrebbe provato lui?

Cosa avrebbe provato nel sapere che il suo Kacchan aveva dormito mano nella mano con un'altra persona?

E soprattutto...gli sarebbe importato?

I piedi si fermarono all'altezza della porta di Shouji, a tre porte dalla sua, e sentì di nuovo quel senso di oppressione stritolargli lo stomaco ed il cuore...

Lo avrebbe rivisto...

Il suo Kacchan lo avrebbe aspettato, come ogni mattina da due mesi, ed avrebbero fatto la strada fino alla mensa insieme...e magari proprio mano nella mano...

Gli avrebbe rivolto quelle quattro parole, inframmezzate da grugniti infastiditi che una volta trovava quasi adorabili, e lo avrebbe preso per mano o sottobraccio per dirgli "Hey...so di non essere il massimo della dolcezza ma sono qui.."

Una lacrima si schiantò sul pavimento tirato a lucido, del terzo piano, dopo aver attraversato la guancia senza che nemmeno se ne rendesse conto..

Che cosa aveva fatto?

Che cosa cazzo gli era saltato in mente?

Aveva dormito con un'altra persona...

Aveva tenuto la mano di quell'altra persona...

Avrebbe voluto....

Un singhiozzo venne soffocato dalla sua stessa mano, quando si rese conto che avrebbe voluto baciare Denki, ed Izuku quasi si ripiegò su se stesso tirandosi dei piccoli colpetti sulla nuca

"Che cos'ho di sbagliato..
Perché cazzo... perché...

Lui...lui è Kacchan...

Che diamine mi sta succedendo... perché penso a queste cose... perché ho bevuto da quella bottiglia...sapevo che cosa significava...
Io SO che cosa significa..

Allora perché?"

La mano aperta si appoggiò al muro ormai fredda come il marmo...

Il respiro sembrava bloccato nei suoi polmoni mentre l'altra mano restava posata sulle labbra che tremavano...

Lui aveva dormito con Denki...

Lui aveva bevuto alla sua bottiglia...

Lui aveva stretto la sua mano e, non contento, si era persino permesso di addormentarsi senza prendere le pastiglie...

Come aveva potuto farlo?

Come aveva potuto addormentarsi serenamente nella camera di Denki se nelle ultime volte che Katsuki aveva dormito da lui non aveva chiuso occhio?

Cosa c'era di sbagliato in lui?

Davvero aveva fatto questo?

Mostro...era solo un mostro...

Un mostro che avrebbe ferito il suo Kacchan perché troppo vigliacco per concedersi a lui...

Un mostro che avrebbe preso quel cambiamento, e quei sentimenti, e li avrebbe buttati come si fa con la roba vecchia... inutile...

E Katsuki non era inutile...

Katsuki era il suo perno...il suo start...la sua maledetta boa dove la sua vita ruotava da sempre...

Ed era prezioso...

Troppo...troppo prezioso per buttare nel cesso ogni suo sforzo ed ogni sorriso che gli regalava ogni giorno..

Katsuki odiava parlare alla mattina eppure, per lui, faceva lo sforzo di farlo...

Odiava le serate film, in comune o in camera da soli, eppure per lui era sempre presente...

Katsuki odiava dover parlare con le "comparse", che non fossero Kirishima o la Bakusquad, eppure ogni tanto andava al suo tavolo salutando persino Todoroki...

No...

Se esisteva un mostro..un ingrato...un bambino che faceva i capricci, per motivi sconosciuti, era solo lui...

Izuku si passò il dorso delle mani sotto gli occhi, cercando disperatamente di fermare quel fiume di lacrime, e si ricompose ricominciando a camminare verso la sua stanza

Ogni passo un colpo....

Ogni passo un ricordo, della serata precedente, che sembrava pugnalargli il petto...

Ogni passo una risata, che sembrava rischiarare le ombre nella sua testa, che si trasformava in un baratro ancora più profondo...

Quella mano...quegli occhi...quelle labbra che socchiuse, o piegate in un sorriso, diventavano zavorre che lo allontanavano dal suo destino...

E mentre apriva la porta della stanza, crollando in ginocchio subito dopo, Izuku quasi scoppiò a ridere...

Perché per quanto si sforzasse il suo destino era solo uno...

Ed aveva il volto del suo Kacchan

YoursWhere stories live. Discover now