'' Siamo due peonie cresciute male sul ciglio della tangenziale 🖤 ''
Non era la prima volta purtroppo che a Manuel capitasse di perdere le staffe senza un motivo apparente, le voci contrastanti e prepotenti nella sua testa lo portarono a farlo, l'autocontrollo in quelle situazioni veniva meno facendo uscire fuori una controversa e minacciosa personalità dell'animo tormentato del giovane, una personalità più forte sicuramente, più inquetantemente consapevole ma non lucida
E proprio in quel momento rendendosi conto di quanto in realtà fosse egoista il suo io interiore perse il controllo davanti a quello che sarebbe dovuto diventare il suo confidente, la sua spalla su cui piangere nei momenti di debolezza, la sua ancóra di salvezza nei giorni più bui e duri da affrontare da solo
Ignorava che da quel giorno non era più veramente solo, non lo sarebbe stato mai più.
I suoi occhi si spalancarono in preda al terrore di quello che da lì a poco sarebbe potuto accadere se Simone non lo avesse riportato alla realtà e in una frazione di secondo sentendo la mano del Dottore sulla sua spalla riuscì ad uscirne con effetti devastanti come l'aver rovesciato erroneamente la poltrona con i cuscini blu oltremare e i manici di legno o ancora l'aver provocato un rumore che da fuori avrebbero letto come qualcosa di folle e istintivo
Chissà come se so spaventati fori
Hai visto? L'hai fatto de novo
Nun ho fatto gnente, io nun volevo
Non volevi.. non volevi
Non vuoi mai fare gnente teeppure lo fai
''Basta te prego, lasciami in pace! ''
Si mise le mani nei capelli cercando chiudendo le orecchie di farlo tacere, ma niente può fermare un pensiero autodistruttivo quanto ti attraversa specie se questo nasce da te stesso
'' Manuel? Tutto bene? ''
Inizió a scuoterlo leggermente
'' Mi senti? ''
La voce di quest'ultimo era impaziente, carica di preoccupazione, come un eco di ansia che rimbalzava tra le pareti della stanza
''Manuel concentrati, torna da me''
aggiunse, quasi imperativo, come se ogni parola pronunciata fosse un tentativo di ricondurlo alla realtà
La fronte del più piccolo si imperló di sudore, il respiro divenne irregolare
Sta avendo un attacco di panico
Penso Simone
''Sono qui, non ti lascio solo ok? Respira, piano.. ispira dal naso ed espira dalla bocca''
Tentó di farlo e con non poca difficoltà ma con tanta forza di volontà ci riuscì, inizió a ripetere l'esercizio più e più volte
'' Bene, bravo
lentamente, così
Inspira ed espira, facciamolo insieme''Insieme
Di nuovo questo termine che significó tutto e niente in quel momento
'' Ora guardami ''
I loro occhi si incatenarono, ma fu lo sguardo del romano a parlare per lui
Nelle profondità delle sue iridi turbate danzarono un misto di emozioni
la rabbia
il rimorso
ma anche una flebile scintilla di speranza

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Alterego - Manuel Ferro
Fanfiction> Viaggio nella bisessualità di Manuel SIMUEL AU Dove Simone è lo psicoterapeuta del paziente Ferro